FRESATRICE: SUPERFICI PARALLELE, PERPENDICOLARI, A GRADINI

superfici parallele perpendicolari a gradini

SCOPO DELL’OPERAZIONE

Generare superfici piane, parallele e perpendicolari fra di loro ed a gradini con un solo montaggio.

ATTREZZATURE

Utensili: fresa a disco a tre tagli di spessore leggermente superiore alla larghezza del gradino e di diametro proporzionato al gradino più profondo. Fresa frontale di diametro e altezza adatta al lavoro.

Strumenti di misura e mezzi ausiliari: come nel l’articoli: fresatrice superficie parallela a una esistentefresatrice superfici perpendicolari ad altre esistenti.

PARTICOLARITÀ DELL’OPERAZIONE

La fresa a tre tagli si può usare quando i gradini sono relativamente stretti, lavorando con il moto di alimentazione longitudinale.

Con la fresa frontale si ha il vantaggio di poter sfruttare i due movimenti della tavola (longitudinale e trasversale) che consente di eseguire superfici o gradini perpendicolari fra di loro (figura 8).

Ruotando poi la tavola o collocando la piattaforma girevole e lavorando con il moto trasversale si possono ottenere anche superfici e gradini inclinati fra di loro (figure 9-10).

La caratteristica principale di questa operazione è quella di poter lavorare completamente un pezzo con un solo posizionamento, con eccezione della parte che è servita per il bloccaggio.

METODO DI LAVORO

A) Con fresa a disco a tre tagli:

a) Scegliere la fresa e montarla ben centrata sull’albero portafresa.

b) Fissare il pezzo in relazione alla sua forma e dimensioni.

c) Determinare le condizioni di taglio ed impostarle sulla macchina.

d) Sfiorare la parte superiore del pezzo con la periferia della fresa ed azzerare il tamburo verticale (figura 1).

e) Eseguire lo spostamento verticale della quantità voluta e bloccare la slitta (figura 1).

f) Sfiorare la parte perpendicolare del pezzo con il fianco della fresa ed azzerare il tamburo relativo (figura 1).

g) Stabilire il numero delle passate necessarie (compresa quella di finitura) per asportare il gradino più profondo alla misura voluta.

h) Eseguire le passate di sgrossatura suddette, innestando l’avanzamento automatico poco prima che la fresa tocchi il pezzo (figura 2).

i) Con leggero aumento di velocità e previo controllo delle misure eseguire la passata di finitura contemporaneamente su entrambe le facce (figura 2).

NOTA:dovendo eseguire un secondo (o più gradini) si ripete il ciclo nello stesso ordine, prendendo come base il piano (o i piani) già effettuati (figura 3).

B) Con fresa frontale:

l) Impostare la lavorazione come in: a-b-c-d-e-f (figura 4).

m) Stabilire il numero delle passate necessarie (compresa quella di finitura) per asportare il primo gradino alla misura voluta, notando che se la quota L (figura principale) fosse maggiore del diametro della fresa, si predispongono diverse passate alla stessa altezza.

n) Procedere come in: h-i (figura 5).

NOTA: dovendo fresare più gradini con la fresa frontale conviene eseguire anzitutto il gradino meno profondo e più lungo, e successivamente tutti gli altri (figure 6-7). In questo caso dopo avere effettuato il primo gradino conviene ritornare allo zero iniziale, ed avanzare la tavola (o il carro trasversale) successivamente alle diverse misure. Per ogni gradino si dovrà effettuare il relativo spostamento in altezza, sommando successivamente le diverse misure, dopo l’azzeramento iniziale (figura 7).

AVVERTENZE

  • Lavorando con fresa a disco, prima di iniziare le passate, conviene effettuare una corsa della slitta a fresa ferma, per assicurarsi che il pezzo e le staffe non urtino l’albero portafresa o il sopporto d’estremità.
  • In certi casi si può lavorare con fresa frontale, prescindendo dalla testa verticale, eseguendo l’operazione con la fresa collocata sul mandrino orizzontale della macchina (vedi articolo: fresatrice superfici perpendicolari ad altre esistenti).
  • Nel caso B, se il gradino va eseguito su di un pezzo stretto e lungo, conviene effettuare le passate nel senso della lunghezza fino a pochi decimi dalla quota (figura 6); giunti poi a fine corsa, si sposta trasversalmente il pezzo dopo di averlo posizionato esattamente alla distanza L (figura 7).

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