PREVENZIONE DAI RISCHI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI CON L’ATTIVITA’

prevenzione dai rischi per la movimentazione manuale dei carichi

In generale si parla di rischi connessi alla movimentazione dei carichi quando il peso degli stessi è superiore ai 3 kg.

Al di sotto di tale peso il rischio per la schiena può essere generalmente considerato trascurabile. Pertanto, ogni volta che si dovranno maneggiare carichi di peso superiore al predetto limite, è opportuno attenersi a quanto segue:

  • Nel sollevare i carichi si deve mantenere il tronco eretto, piegando le gambe anziché la schiena, il carico deve essere tenuto il più possibile vicino al corpo e si devono evitare torsioni del busto.
  • Per evitare di assumere posizioni pericolose per la schiena è consigliabile spostare oggetti nella zona compresa tra l’altezza delle spalle e quella delle nocche delle mani (braccia distese lungo i fianchi).
  • Se si deve porre in alto un oggetto, bisogna evitare di inarcare la schiena; in tal caso va utilizzato un idoneo sgabello o una scaletta.
  • Non devono essere utilizzati mezzi di fortuna (sedie, cataste di pacchi) per riporre o prelevare materiali dagli scaffali, ma apposite scale che siano rispondenti alla norma.
  • Per pesi eccessivi e lunghi percorsi, devono essere utilizzati idonei carrelli, adeguati al peso da trasportare.
  • Se possibile, il peso va equamente ripartito tra le due mani.
  • In caso di trasporto di carichi tramite più persone, i movimenti devono essere coordinati.
  • Quando si trasportano materiali di particolare lunghezza a spalla, accertarsi di avere sempre la visuale libera e tenere la parte anteriore del carico sollevata oltre l’altezza d’uomo.
  • Si devono usare idonee calzature.
  • Si deve sempre verificare che il pavimento sia stabile ed uniforme.

MISURE COMPORTAMENTALI DI PREVENZIONE

  • Se si deve lavorare a lungo in piedi controllare la posizione della schiena per evitare posizioni viziate, possibilmente appoggiare alternativamente un piede su un rialzo.
  • Quando si sta seduti, per lavoro o riposo, utilizzare sedili con schienale, appoggiare la schiena in posizione retta, appoggiare i piedi a terra davanti al corpo.
  • Se si eseguono seduti lavorazioni manuali, cercare di crearsi un appoggio per le braccia.
  • Per la movimentazione dei carichi utilizzare preferibilmente, sistemi automatizzati di sollevamento, di spinta, di traino e di trasporto.

Se la movimentazione avviene manualmente, per evitare danni alla schiena è consigliabile che:

  • I pesi da movimentare siano compresi tra l’altezza delle spalle e quella del bacino.
  • Lo spostamento degli oggetti sullo stesso piano di lavoro o su due piani a contatto fra loro in modo che avvenga per trascinamento piuttosto che sollevamento.
  • I carrelli manuali per il trasporto siano manovrati tramite le apposite impugnature e non sia superato il peso massimo trasportabile, che è di kg 100 per i carrelli a due ruote (bravette), di 250 per i carrelli quattro ruote, di 600 kg per i transpallet.

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI

Una identificazione attenta dei rischi è vitale per determinare e implementare soluzioni in modo da eliminarli o ridurli. L’applicazione di misure efficaci ridurrà i disturbi dorso-lombari dei lavoratori.

Le misure preventive possono essere classificate sia secondo la direttiva quadro sia secondo i seguenti principi per la prevenzione del rischio professionale:

A) EVITARE I RISCHI

  • Valutare i rischi che non possono essere evitati.
  • Combattere i rischi alla fonte.
  • Adattare il lavoro al lavoratore.
  • Adattarsi al progresso tecnico.
  • Sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o meno pericoloso.
  • Sviluppare un politica generale coerente di prevenzione che riguarda la tecnologia, l’organizzazione del lavoro, le condizioni di lavoro, i rapporti sociali e l’influenza di fattori relativi all’ambiente di lavoro.
  • Dare priorità a misure di protezione collettiva sulle misure di protezione individuali.
  • Dare istruzioni adatte ai lavoratori.

Il metodo più efficace per ridurre la patologie muscoloscheletriche è evitare la movimenta-zione manuale dei carichi. Questo richiede la meccanizzazione o l’automazione delle attività di movimentazione manuale.

B) RIDURRE I RISCHI

Alcune attività di movimentazione manuale possono risultare inevitabili. In tali circostanze, le nuove tecniche o organizzative devono essere applicate per ridurre il rischio di infortunio. Le misure tecniche comprendono l’uso di nastri trasportatori, carrelli, sollevatori, sistema di trasporto pneumatico.

Le misure organizzative possono comprendere:

  • Un cambiamento del metodo di lavoro o della loro sequenza.
  • Ordinando le merci in confezioni più maneggevoli.
  • Garantendo dei periodi di riposo.

C) RIDUZIONE DELLE FONTI DI PERICOLO

SISTEMAZIONE DI UN POSTO DI LAVORO AI BISOGNI DEL LAVORATORE

I posti di lavoro dovrebbero essere equipaggiati con attrezzature e mezzi progettati specificatamente con i requisiti ergonomici. Il posto di lavoro dovrebbe essere organizzato in funzione del tipo di mansioni compiute dal lavoratore. Se non è possibile utilizzare misure di protezione collettive, devono essere utilizzate misure di protezione individuali.

APPLICAZIONE DI NUOVE SOLUZIONI E TECNOLOGIE

La fretta e lo stress provocano metodi e tecnologie di lavoro pericolosi che non sono conformi con la normativa vigente e possono provocare infortuni. L’uso di supporti manuali per la movimentazione di merci pesanti o poco maneggevoli per es. i vetri delle finestre, pietre per lastricati ecc riduce il rischio di infortuni o di malattie.

SOSTITUZIONE DI ASPETTI PERICOLOSI DEL LAVORO CON ALTRI PIU’ SICURI

La generazione e l’accumulo della fatica del lavoratore appartengono agli aspetti pericolosi del lavoro. Un metodo di base per impedire questo fenomeno è introdurre intervalli di tempo adeguati al luogo di lavoro. Per determinare le lunghezze degli intervalli sul lavoro di tempo adeguati.

Si dovrebbe considerare quanto segue:

  • Introduzione di intervalli supplementari sul lavoro è consigliabile nel caso esista uno sforzo di intensità superiore alla media.
  • Il lavoro è più gravoso ed oneroso, prima deve avvenire il primo intervallo, durante i turni di notte e di pomeriggio ci dovrebbero essere più intervalli rispetto ai turni di mattina.
  • Il ritmo interno di lavoro dovrebbe comportare intervalli più frequenti.

Un datore di lavoro è obbligato a trattare le problematiche della sicurezza sul lavoro alla stessa stregua delle attività principali dell’azienda. Questo richiede una politica preventiva coerente e globale.

ADDESTRAMENTO DEL LAVORATORE

L’addestramento di un lavoratore sull’uso adeguato delle attrezzature di sollevamento sulle tecniche di movimentazione manuale aumenta la sua conoscenza e lo rende consapevole dei pericoli e gli permette di assumere comportamenti adeguati durante il lavoro .Inoltre il lavoratore deve essere informato circa le caratteristiche del materiale da maneggiare (per es. peso centro di gravità ecc.) requisiti ergonomici così come sul risultato della valutazione del rischio e sulle misure di sicurezza contro gli infortuni. L’addestramento deve essere efficace.

MISURE PREVENTIVE

Lo scopo è di eliminare il rischio e se questo non è possibile ridurlo, mediante:

  • Introduzione, ove possibile, di ausili o attrezzature meccaniche per ridurre gli sforzi richiesti al lavoratore.
  • Fornitura di attrezzature di supporto adeguate alle attività di movimentazione manuale.
  • Organizzazione del processo di lavoro in modo di assicurare lo spazio di lavoro ed i periodi di riposo ottimale.
  • Addestramento dei lavoratori nell’uso adeguato dei sistemi di sollevamento e delle tecniche di movimentazione manuale.
  • Informazione dei lavoratori circa le caratteristiche del carico.
  • Aumento della conoscenza dei lavoratori circa i rischi connessi con le attività di movimentazione manuale.

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

  • Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale da parte dei lavoratori.
  • Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione dei carichi.
  • Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata, il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sana e sicura.
  • Nei casi di cui al terzo comma il datore di lavoro:
  1. Valuta se possibile, preliminarmente le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione e tiene conto in particolare delle caratteristiche del carico.
  2. Adotta le misure atte ad evitare o ridurre tra l’altro i rischi di lesioni dorso-lombari, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristico dell’ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attività comporta.
  3. Sottopone alla sorveglianza sanitaria gli addetti alle attività di movimentazione dei carichi nel caso in cui sussistono rischi di lesioni dorso-lombari per i lavoratori.
  • Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda:
  1. Il peso di carico.
  2. Il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica.
  3. La movimentazione corretta dei carichi e di rischi che i lavo ratori corrono se queste attività non vengono eseguite in maniera corretta.
  • Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata.

MISURE COMPORTAMENTALI DI PREVENZIONE PER EVITARE DANNI ALLA SCHIENA DURANTE LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI

Per eseguire in maniera corretta la movimentazione manuale dei carichi occorre:

  • Non superare mai i limiti di peso del carico sopra richiamati.
  • Evitare la flessione del rachide, puntando sempre al massimo equilibrio.
  • Evitare di sottoporre la colonna vertebrale ed il resto del corpo a tensioni meccaniche nocive.

Tutti i consigli riguardano oggetti di peso superiore ai 3 kg, al di sotto di questo valore il rischio per la schiena e generalmente trascurabile.

Se gli oggetti devono essere sollevati solo saltuariamente durante la giornata lavorativa o l’attività extra lavorativa, è importante conoscere le posizioni corrette per evitare disturbi alla schiena.

CONSIGLI UTILI

Prima di sollevare o trasportare un oggetto è importante conoscere:

  • Quanto pesa: il peso deve essere scritto sul contenitore.
  • Se supera i valori limite, non va sollevato manualmente da soli, usare preferibilmente un ausilio meccanico oppure effettuare il sollevamento in più operatori.
  • La temperatura esterna dell’oggetto: se troppo calda o fredda è necessario utilizzare indumenti protettivi.
  • Le caratteristiche del contenitore e contenuto. Se pericoloso è necessario manovrarlo con cautela e secondo le specifiche istruzioni.
  • La stabilità del contenuto. Se il peso non è distribuito uniformemente dentro il contenitore o si sposta nel trasporto può derivare pericolo.

Inoltre è bene evitare di:

  • Spostare da soli oggetti troppo ingombranti, che impediscono ad esempio la visibilità.
  • Trasportare oggetti camminando su pavimenti scivolosi o sconnessi.
  • Movimentare oggetti in spazi ristretti.
  • Indossare indumenti o calzature inadeguati.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

E’ opportuno, in relazione ai casi, utilizzare indumenti adatti ed appositi D.P.I. per prevenire i rischi che si presentano durante la movimentazione manuale di carichi; in particolare:

  • Guanti (in quasi tutti i casi per protezione o per migliorare la presa; la tipologia deve essere bene individuata in relazione al tipo di contenitore e/o di materiale movimentato).
  • Scarpe antinfortunistiche (se si devono movimentare a mano carichi che possono cadere sugli arti inferiori).
  • Elmetti (se vi è il rischio di caduta di materiali).
  • Occhiali protettivi (se il carico presenta rischi di rottura e dispersione del contenuto liquido o polverulento).
dispositivi di protezione individuale

Guanti di protezione obbligatoria, calzatura di sicurezza obbligatoria, casco di protezione obbligatoria, protezione obbligatoria degli occhi.

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