REQUISITI IGIENICO-SANITARI DEI LUOGHI DI LAVORO

Requisiti igienico-sanitari dei luoghi di lavoro

La regione autonoma Friuli Venezia Giulia sempre più sensibile al problema della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, ha realizzato un documento dal titolo “Requisiti igienico-sanitari dei luoghi di lavoro“.

Con l’adozione della DIRETTIVA 123/2006 CE la Comunità Europea ha chiesto agli Stati membri di creare le condizioni necessarie per il completo esercizio della libertà di stabilimento e di prestazione di servizi nell’UE. Il “principio guida” del documento è dunque la volontà di “uniformare e standardizzare”, sul territorio regionale, i requisiti igienico-sanitari, sia riferiti agli interventi edilizi su impianti produttivi, sia allo svolgimento delle attività produttive.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE E IMPIANTI PRODUTTIVI

Per attività produttive si intendono tutte le attività di produzione di beni e servizi, mentre per impianti produttivi si intendono i fabbricati, gli impianti e altri luoghi in cui si svolgono tutte o parte delle fasi di produzione di beni e servizi.

Ovviamente l’ambito che ci riguarda è quello relativo al microclima e focalizzeremo su questo la nostra attenzione.

MICROCLIMA E AREAZIONE

Nel documento si legge “Nei luoghi di lavoro chiusi deve essere garantita disponibilità di aria salubre in quantità sufficiente, in funzione della destinazione d’uso, ottenuta preferibilmente con aperture naturali e quando ciò non sia possibile, con impianti di aerazione.”

Il Testo Unico Sicurezza è da sempre molto chiaro in merito.

AREAZIONE ARTIFICIALE

La ventilazione artificiale deve comunque intendersi come ricambio d’aria generale e non quale mezzo di allontanamento di inquinanti specifici che vanno sempre captati alla fonte. I ricambi d’aria devono essere proporzionati al tipo di attività svolta e assicurati da flussi razionalmente distribuiti in modo da evitare by-pass nella ventilazione o sacche di ristagno.

La collocazione e l’orientamento delle bocchette di mandata e ripresa dell’aria devono garantire movimenti dell’aria che non comportino sollevamento di inquinanti e/o disturbo alle persone.

Gli impianti aeraulici devono presentare i requisiti previsti dalle norme tecniche applicabili e rispettare le indicazioni di buona tecnica, nonché le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi.

In merito a temperatura, umidità e velocità dell’aria si fa esclusivo riferimento alle norme di settore. Resta fermo l’obbligo di garantire un adeguato microclima.

IL RUOLO FONDAMENTALE DELLA MANUTENZIONE

Per garantire tutto questo, gli impianti devono essere sottoposti a manutenzione periodica.

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