TORNITURA PIANA O SFACCIATURA DI SPALLAMENTI ESTERNI

Chiamasi spallamento quella superficie piana di collegamento fra due superfici cilindriche coassiali di diametro diverso.

Successione delle fasi di sgrossatura per ottenere:

A) Piccoli spallamenti (figura 1-2):

1. Avanzamento longitudinale con utensile diritto per sgrossatura.
2. Avanzamento longitudinale con utensile a coltello.

B) Grandi spallamenti:

• Utensile frontale con avanzamento trasversale verso l’interno.

Successione delle fasi di finitura (figura 3-4):

1. Sfioratura del cilindro minore.
2. Avanzamento longitudinale.
3. Avanzamento trasversale verso l’esterno.

Per uso degli arresti:

La slitta longitudinale va bloccata durante la sfacciatura. Finita l’operazione, sbloccarla.

SCOPO DELL’OPERAZIONE

È quell’operazione che produce una superficie piana di collegamento fra due cilindri coassiali di diametro diverso.

ATTREZZATURE

Utensili: diritto per cilindrare (UNI 4247); frontale (UNI 4107P); a coltello (UNI 4253).

Strumenti di controllo: calibro a corsoio, guardapiani.

RICHIAMI SUL FISSAGGIO DELL’UTENSILE A COLTELLO

Per sgrossare: con il filo tagliente perpendicolare all’asse (figura 2)

Per finitura: inclinare il tagliente dell’utensile in modo che lavori solo la punta (figura 4)

N.B.: Per ottenere la perpendicolarità dell’utensile con l’asse di rotazione, si avvicina (a tornio fermo) il tagliente al mandrino autocentrante, oppure al disco menabride.

METODO DI LAVORO

1. Montare il pezzo sul tornio (in genere è già sul tornio per la cilindratura).
2. Controllare l’affilatura dell’utensile e collocarlo sul portautensile.
3. In relazione al massimo diametro da sfacciare, impostare il numero di giri.

1° Caso: Piccoli e medi spallamenti

A) Sgrossatura:

1. Mettere in moto il tornio e avvicinare l’utensile, mantenendolo a pochi decimi dalla superficie del cilindro minore (figura 3A)
2. Avanzare la slitta portautensili e avvicinare l’utensile fino a pochi decimi dalla misura dello spallamento (figura 3B)

B) Finitura:

1. Sostituire l’utensile con quello di finitura e sfiorare con cura la superficie del cilindro minore
2. Avanzare automaticamente sino allo spallamento
3. Proseguire a mano l’avanzamento longitudinale sino a raggiungere la quota
4. Bloccare al banco la slitta longitudinale
5. Inserire l’avanzamento trasversale automatico, essendosi preventivamente assicurati che il moto sia diretto verso l’esterno

2° Caso: Grandi spallamenti

A) Sgrossatura:

1. Bloccare la slitta longitudinale
2. Iniziare la passata dall’esterno verso l’interno con utensile frontale, sino a pochi decimi dalla misura (intestatura)
3. Sostituire l’utensile con quello della figura 2 e tornire la parte cilindrica

B) Finitura:

1. Sostituire l’utensile con quello di finitura e sfiorare con cura la superficie del cilindro minore
2. Avanzare automaticamente sino allo spallamento
3. Proseguire a mano l’avanzamento longitudinale sino a raggiungere la quota
4. Bloccare al banco la slitta longitudinale
5. Inserire l’avanzamento trasversale automatico, essendosi preventivamente assicurati che il moto sia diretto verso l’esterno

AVVERTENZE

• Nello spostamento a mano delle slitte far ruotare la rispettiva maniglia sempre con le due mani (figura 3B) per produrre un avanzamento regolare e una superficie liscia.
• La slitta longitudinale si può rendere solidale al blocco, oltreché con l’apposito bullone, anche con le due mezze chiocciole della vite madre.
• Nel caso di spallamenti sinistri si adopera l’utensile da sfacciare sinistro, trattandosi però di pochi pezzi e non disponendo dell’apposito utensile si può capovolgere l’utensile destro e necessariamente il moto di rotazione del pezzo.
• Nei casi di lavorazioni in serie di pezzi aventi diversi spallamenti, si usano i puntalini di arresto a misura appropriate.
• Finita l’operazione ricordarsi di sbloccare la slitta longitudinale.

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