FATTORI DI RISCHIO PER LA M.M.C.

ELEMENTI DA CONSIDERARE

fattori di rischio per la mmc
Lo sforzo fisico può presentare un rischio nei seguenti casi: è eccessivo; può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; è compiuto con il corpo in posizione instabile; può comportare un movimento brusco del corpo.

Gli elementi che sono da considerare e che contribuiscono alla definizione del livello di rischio connesso alla attività di movimentazione manuale dei carichi, sono i seguenti:

  • Caratteristiche del carico: troppo pesante (maggiore di 30 Kg per gli uomini, 20 per le donne), troppo ingombrante, instabile ecc..
  • Posizioni che si assumono nel sollevamento: schiena flessa, torsione del tronco, distanza eccessiva del carico dal tronco, ecc..
  • Entità dello sforzo fisico: alta frequenza delle azioni di sollevamento o tempi prolungati di sollevamento.
  • Caratteristiche dell’ambiente di lavoro: presenza di dislivelli (scale, gradini isolati, ecc.), stato delle pavimentazioni, microclima non ottimale ecc..

FATTORI DA RISCHIO

Il rischio da movimentazione manuale dei carichi si presenta ogni volta che occorre movimentare manualmente un carico:

  • Troppo pesante (kg 25 per uomini adulti; 15/20 per donne adulte; riferimenti: ISO 11228; UNI EN 1005, Legge 653/1934).
  • Ingombrante o difficile da afferrare.
  • In equilibrio instabile o il cui contenuto rischia di spostarsi.
  • Collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco.
  • Che può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni dirette al lavoratore, in particolare in caso di urto.

A peggiorare la situazione di rischio possono giocare altri fattori quali:

  • Sforzo fisico richiesto, se eccessivo e/o anomalo. Ad esempio: se il sollevamento può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco, se può comportare un movimento brusco del carico, oppure se è compiuto con il corpo in posizione instabile.
  • Caratteristiche dell’ambiente di lavoro sfavorevoli; possono aumentare le possibilità di rischio se lo spazio libero (in particolare verticale) risulta insufficiente per lo svolgimento dell’attività richiesta, se il pavimento presenta anomalie (per rischi di inciampo o di scivolamento), se il posto o l’ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un’altezza di sicurezza o in buona posizione, se il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico ad altezze diverse, se il pavimento o il punto di appoggio sono instabili, se la temperatura, l’umidità o la circolazione dell’aria sono inadeguate.

CONDIZIONI AGGRAVANTI DI RISCHIO

Occorre poi tenere conto di altri elementi, in quanto condizioni aggravanti, quali:

  • Particolarità connesse con il tipo di lavoro in corso.

L’attività può comportare un rischio (in particolare dorso-lombare) se determina una o più esigenze quali: sforzi fisici che sollecitano la colonna vertebrale; sforzi troppo frequenti o troppo prolungati, con periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente; distanze orizzontali e verticali eccessive (di sollevamento, di abbassamento o di trasporto); ritmi imposti da un processo che non possa in alcun modo essere modulato dal lavoratore

  • Fattori individuali di rischio.

Il lavoratore può correre un rischio nei casi di: sospetta inidoneità fisica a svolgere il compito in questione; indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore; insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione.

  • Movimenti ripetitivi.

Si ritiene infine doveroso trattare (seppur parzialmente) il tema emergente relativo ai rischi derivanti dall’esecuzione di movimenti “ripetitivi” e dalle lavorazioni eseguite in “posizioni incongrue”; tali condizioni certamente inducono effetti sinergici negativi sulla MMC ed inoltre sono in grado, anche se presi a sé stanti, di indurre condizioni di disagio muscolo-scheletriche fino a degenerare in situazioni di interventi chirurgici o inabilità lavorativa.

ALLEGATO XXXIII CARATTERISTICHE DEL CARICO

Il peso del carico (decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81)

La prima caratteristica del carico, rilevante ai fini del rischio per la salute e la sicurezza del lavoratore addetto alla sua movimentazione manuale, è il peso.

La M.M.C. può costituire un rischio quando:

A) Il carico è troppo pesante:

  • Kg 30 per gli uomini adulti.
  • Kg 20 per le donne con età compresa tra 18 e 45 anni.
  • Adulti con ridotte capacità fisica > 15 Kg.

Si definisce persona con ridotte capacità fisica:

  1. Addetti con età minore di 18 anni.
  2. Addetti con età maggiore di 45 anni.
  3. Addetti in possesso di giudizio di idoneità con limitazioni per la valutazione manuale dei carichi.

B) Se il carico è troppo grande per essere trasportato in modo idoneo (cioè il più vicino al corpo) possono presentarsi patologie muscolo-scheletriche. Se la dimensione del carico non è proporzionata rispetto alla larghezza o all’altezza dei locali attraverso cui è trasportato e ne limita la visibilità, esiste un ulteriore rischio di collisione o di caduta.

C) E’ ingombrante o difficile da afferrare se il carico è poco maneggevole L’assenza di maniglie può risultare pericolosa perché il carico può scivolare dalle mani e conseguentemente, se i bordi sono taglienti e il contenuto pericoloso, può provocare altre grave ferite.

D) E’ in equilibrio instabile o il suo contenuto può spostarsi Instabilità del carico Un carico instabile potrebbe far ruotare il tronco del lavoratore o farlo piegare, potrebbe anche causare un’improvvisa necessità per il lavoratore di cambiare la sua posizione del corpo o di muoversi per cambiare la sua posizione. Le conseguenze, relative al rischio di caduta sono ovvie: Quando la distanza del carico dal tronco del lavoratore è significativa, i dischi ed i legamenti saranno particolarmente predisposti a lesioni.

E) E’ collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco.

Se il peso di un carico è eccessivo ed oltre le possibilità umane, ciò potrebbe comportare un serio rischio per la salute.

Per determinare il peso del carico che può essere trasportato senza causare effetti indesiderate alla salute, è consigliabile considerare non solo il peso ma anche la frequenza delle attività, la distanza percorsa con il cario, la dimensione del carico, tutti elementi che possono influenzare il rischio alla specifica attività. Potrebbe risultare necessario diminuire i pesi, per esempio dividendo i carichi o utilizzando sussidi meccanici.

SFORZO FISICO RICHIESTO

Lo sforzo fisico richiesto può presentare un rischio per il tratto dorso lombare anche nei seguenti casi:

  • Quando è eccessivo.
  • Quando può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco.
  • Quando può comportare un movimento brusco del carico.
  • Quando è compiuto con il corpo in posizione instabile.

RISCHIO CONNESSO ALL’ATTIVITA’ LAVORATIVA

L’attività lavorativa può comportare un rischio di lesione dorso lombare se si verificano:

  • Sforzi fisici frequenti o troppo prolungati che sollecitano in particolare la colonna vertebrale.
  • Periodi di riposo fisiologico o di recupero insufficiente.
  • Ritmi imposti da un processo che non può essere modulato dal lavoratore.
  • Rischio individuale.

IL LAVORATORE DI PER SE STESSO E’ A RISCHIO NEI SEGUENTI CASI:

  • Inidoneità fisica a svolgere il lavoro in questione
  • Inadeguatezza di indumenti, calzature o altri effetti personali
  • Informazione insufficiente delle procedure e delle norme di comportamento

FATTORI DI RISCHIO DERIVANTI DALLE CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORO

Le caratteristiche dell’ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi quando:

  • Lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell’attività richiesta Se non c’è spazio sufficiente per muovere il carico, un lavoratore, per realizzare la sua operazione, assumerà una posizione forzata che potrebbe causare danni nella zona lombare.
  • Sono presenti corpi sporgenti, possibilità di urti contro mezzi o persone in transito.
  • Il pavimento o il piano di lavoro presentano dislivelli che implicano la manipolazione del carico a diversi livelli diversi.
  • Il pavimento o il punto di appoggio sono instabili o sdrucciolevoli Una superficie instabile o irregolare su cui il carico viene spostato, come pure la sua sdrucciolevolezza potrebbe essere un rischio di infortunio. Pericolosi sono altresì la presenza di dislivelli (rischio inciampo) gli scalini (rischio cadute dall’alto).
  • La temperatura, l’umidità o la circolazione dell’aria sono inadeguate Una temperatura troppo alta causa eccessiva sudorazione delle mani, che a sua volta rende difficile la presa del carico per cui è necessario usare maggiore forza per tenerlo. Una temperatura tropo bassa, tuttavia comporta l’irrigidamento delle mani, che rende sempre difficile la presa.
  • C’è carenza di illuminazione (zona d’ombra o abbaglianti.) l’illuminazione insufficiente può provocare difficoltà nel vedere il percorso di trasporto, che può causare infortuni.
  • Altri fattori da includere sono le vibrazioni meccaniche e significativi livelli di polvere e rumore.
  • Distanza di trasporto troppo lunga. Se la distanza da percorrere con il carico è troppo lunga aumenta la fatica, specialmente a causa del tempo speso dal lavoratore nella stessa postura durante il trasporto.

ESIGENZE CONNESSE CON L’ATTIVITA’ DI MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI

L’attività può costituire un rischio se comporta una o più delle seguenti esigenze:

  • Sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati.
  • Periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficienti.
  • Distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento, o di trasporto.
  • Un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore.

I FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE DIVERSE CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI

Un gruppo di fattori che aumentano il rischio di patologie muscolo-scheletriche comprende:

  • Ridotta capacità fisica dei lavoratori derivante dal loro stato di salute per esempio disturbi del sistema deambulatorio, scarsa condizione fisica, età.
  • La capacità di sollevare carichi è minore sia per il minore che per l’anziano.
  • Indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati indossati dal lavoratore.
  • Mancanza di preparazione adeguata per lo svolgimento di attività di movimentazione manuale derivano dl fatto che i lavoratori non sono stati addestrati sulle tecniche di movimentazione del carico in sicurezza, per cui non usano attrezzature di trasporto e l’organizzazione del lavoro risulta essere inadeguata.
  • Stress che causa tensioni muscolari costante.

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