L’ESTINTORE E GLI IDRANTI

l'estintore e gli idranti

COS’È L’ESTINTORE

Le norme in vigore definiscono l’estintore come un apparecchio a comando manuale.

Nell’uso comune, e in accordo alla definizione qui sopra data, si possono considerare estintori anche altri modelli.

QUALI SONO I VARI TIPI DI ESTINTORI

Potremo quindi definire:

  • Estintori manuali: sono quelli che richiedono l’azionamento di dispositivi posti sull’estintore stesso o su parti ad esso collegate stabilmente.
  • Estintori ad azionamento remoto: sonoquelli che possono essere comandati a distanza. Sono impiegati in genere in zone di difficile accesso, possono essere comandati tramite sistemi di tiranti e rinvii, o mediante cariche pirotecniche che, di solito, causano la rottura di dischi ciechi con conseguente espulsione dell’agente estinguente.
  • Estintori automatici: quelli che sono azionati dal verificarsi di particolari cause (tipicamente l’aumento di temperatura). Intervengono autonomamente al verificarsi di particolari condizioni.

La quasi totalità di questi ha sistemi di chiusura dotati di apparecchiature sensibili alle temperature; nei casi più comuni, fiale di vetro riempite da miscele di alcoli che cambiano stato fisico a temperature esattamente definite, facendo così esplodere la fialetta, oppure barrette costituite da due differenti metalli accoppiati la cui diversa dilatazione fa sì che a temperature definite queste cambino forma di scatto (bimetalli); in ambedue i casi si libera un otturatore la cui caduta consente l’espulsione dell’agente estinguente attraverso un apposito orifizio.

I modelli ad azionamento remoto ed automatici sono impiegati in zone di difficile accesso; tipicamente nelle sale motori di navi e, nei modelli più piccoli, nei vani motori delle automobili o dei camion (ad es. sono obbligatori sulle vetture di Formula 1).

QUALI SONO LE NORMATIVE VIGENTI

Gli estintori sono in genere sottoposti ad approvazione di organismi ufficiali, che verificano la corrispondenza a precise norme di riferimento.

Per gli estintori portatili, in Europa (UE e non UE) queste norme sono le EN 3, più volte aggiornate.

In sostanza, le norme EN 3 stabiliscono che l’estintore debba avere alcune caratteristiche fondamentali:

  • Identificabilità di tipo, agente estinguente, uso, efficacia, per cui richiedono la presenza di un’etichetta esplicativa che riporti i pittogrammi identificativi dei tipi di fuoco su cui l’estintore è utilizzabile, il tipo di agente estinguente e le classi ottenibili, oltre al colore rosso.
  • Semplicità e adattabilità d’uso, per cui l’estintore deve avere evidenti metodi di azionamento, non richiedere azioni ripetute e, oltre una certa massa, essere dotato di una manichetta che ne consente il facile brandeggiamento.
  • Sicurezza di esercizio, per cui tutte le parti sottoposte a pressione devono sottostare a particolari prescrizioni.
  • Efficacia, per cui un estintore di massa determinata deve soddisfare delle classi di fuoco minime.

Sostanzialmente equivalenti alle norme EN 3 sono le ISO 7165, di origine statunitense, che però impongono caratteristiche e prove diverse.

Gli estintori carrellati sono meno definiti dei portatili, essendo evidentemente di uso più specialistico.

Non esistono norme generali per gli estintori trainabili, salvi naturalmente gli aspetti relativi alla sicurezza dei recipienti in pressione ed eventualmente di corrispondenza alle normative dei mezzi di trasporto.

componenti e parti di un idrante

QUALI SONO LE PARTI DI UN IDRANTE

È importante sapere riconoscere le parti di un idrante per poi saperlo usare in caso di emergenza
L’uso degli idranti è riservato al personale delle squadre antincendio ed ai VVFF.

QUALI SONO LE PARTI DI UN ESTINTORE

parti di assemblaggio di un estintore

È importante sapere riconoscere le parti di un estintore per poi saperlo usare in caso di emergenza.
Tre sono le operazioni principali da compiere quando si devono usare gli estintori:

  • Togliere lo spinotto di sicurezza.
  • Impugnare il tubo flessibile.
  • Premere la leva e dirigere il getto alla base delle fiamme.

Un estintore è in genere costituito dai seguenti componenti:

A) Uno o più serbatoi, atti a contenere l’agente estinguente, il propellente o ambedue.

componenti e parti di un estintore

B) Una valvola, atta ad intercettare e/o regolare il flusso dell’agente estinguente.

C) Una manichetta, ossia un tubo flessibile che consente il facile indirizzamento dell’agente estinguente nelle direzioni opportune (questa può mancare negli estintori di piccola taglia, fino a 3 kg).

D) Un agente estinguente che, spruzzato o sparso o comunque posto a contatto del fuoco, interagisce con questo spengendolo o limitandolo.

E) Un propellente, gas atto all’espulsione dell’agente estinguente.

La valvola è in linea di massima composta da:

componenti e parti della valvola dell'estintore
  • 4a un corpo, normalmente in ottone stampato, alluminio fuso o resine tecniche ad alta resistenza:
  • 4b un pulsante di azionamento.
  • 4c una maniglia.
  • 4d un manometro (o altro indicatore di pressione).
  • 4e una sicura  per evitare azionamenti non intenzionali.

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