OPERAZIONI SPECIALI: COSTRUZIONE DI MOLLE A SPIRALE

operazioni speciali costruzione di molle a spirale

È un’operazione speciale mediante la quale, con mandrini e attrezzature complementari, si costruiscono al tornio molle a spirale di forma e dimensione volute.

  • Impostazione del passo per molle aperte o chiuse, lavoranti per trazione, compressione oppure per torsione.
  • Scelta del diametro del mandrino in relazione al diametro del filo, del passo e delle variabili indicate al paragrafo 2.
  • Norme per l’agganciamento iniziale del filo.
  • Norme per la finitura delle molle (parti terminali): molatura per superficie piana, piegatura a mezzo occhiello, occhiello intero, a braccio di leva ecc..

SCOPO DELL’OPERAZIONE

Ottenere molle a spirale (aperte, chiuse, cilindriche, coniche) avvolgendo su apposito mandrino del filo per molle (armonico) del diametro voluto.

NOTA: La sezione del filo può essere tonda (caso più comune), quadra, rettangolare, semitonda, ovale ecc.., e di diametro o lato da 0,1 a 4 mm.

ATTREZZATURE

Brida speciale con fori; mandrini cilindrici o conici del diametro voluto; guidafilo; mole abrasive a tazza; calibro a corsoio; pinze adatte; eventuale cannello con fiamma ossiacetilenica ecc..

NOTA: Il mandrino su cui si avvolge la molla dev’essere alquanto più piccola del diametro interno reale della molla, poiché togliendo il mandrino la molla si espande aumentando di diametro.

Questa variazione dipende principalmente dal rapporto fra il diametro del filo e quello del mandrino, dalla diversa elasticità del materiale e inoltre dalla tensione del filo ottenuta con maggiore o minore pressione delle viti del guardafilo.

PREPARAZIONE DEL MANDRINO

Se si adopera la brida (figura 1), il mandrino non necessita di lavorazioni supplementari. Ordinariamente però conviene praticare all’estremità del mandrino un taglio (con il seghetto) a coda di rondine, che dovrà vincolare l’estremità del filo.

Meglio ancora eseguire all’estremità del mandrino – lato chiusura brida e autocentrante – una piccola impronta a V per sede filo.

METODO DI LAVORO (molle cilindriche e coniche)

  1. Predisporre sulla macchina il passo e la velocità appropriata, cioè leggermente inferiore a quella di Filettatura (vedi articolo: VELOCITA’ DI TAGLIO, NUMERO DI GIRI – TEMPI DI LAVORAZIONE) tenendo conto del diametro del mandrino e di quello del filo.
  2. Montare il mandrino (con taglio d’estremità) a sbalzo o tra le punte.
  3. Bloccare solidamente il guidafilo sul portautensile.
  4. Introdurre il filo attraverso il guidafilo e regolare la tensione per mezzo della sua vite anteriore (R in figura 3).
  5. Fissare il capo libero del filo sul mandrino.
  6. Mantenere in moto il tornio ed eseguire la molla della lunghezza richieste.
  7. Scaricare la molla con rotazione inversa eseguita a mano – per evitare l’espandersi brusco della molla. Smontare e tagliare il filo alla lunghezza richiesta (tronchesino – lima – mola).

NOTA: È importante assicurarsi che la matassa del filo sia libera per l’alimentazione e sufficiente per eseguire completamente la molla.

MOLLE DI TORZIONE CON BRACCIO DI AGGANCIO

È essenziale per costruire questo tipo di molle disporre di una brida (figura 1) o di altro mezzo, avente del forellini del diametro del filo a distanze radiali corrispondenti alla lunghezza di uno dei bracci d’aggancio (figura 2) per introdurvi l’estremità del filo. Meglio adottare la soluzione del “preparazione del mandrino”.

Per l’esecuzione della molla si opera come nel caso precedente (metodo di lavoro), con l’avvertenza di stabilire l’esatto  senso di rotazione del mandrino per ottenere molle a torsione destra o sinistra.

NORME PER OTTENERE LA CHIUSURA DELLE SPIRE D’ESTREMITÀ NELLE MOLLE APERTE

Il metodo più semplice e pratico consiste nel far retrocedere (girare nel senso contrario all’avanzamento) rapidamente a mano la slitta portautensili non appena si raggiunge la lunghezza della molla.

È cosi possibile raggruppare (chiudere) all’estremità delle molle le spire necessarie, per eseguire la spianatura della testata oppure il gancio. In tal modo si possono anche costruire diverse molle sullo stesso mandrino (figura 1).

FINITURA DELLE MOLLE

Quello aperte (cilindriche o coniche) si tagliano a misura precise con mole a coltello o con appositi tronchesini.

Si infila quindi la molla sopra un tondino di diametro adatto (figura 4 a) e si spianano le facce con la mola a tazza, procurando di ottenere un piano più ampio possibile. Per il controllo della quadratura adottare la disposizione indicata nella figura 4 b.

Le molle chiuse, in direzione dell’asse, finiscono generalmente con un gancio che si ottiene con apposite pinze. Quando il filo è di diametro notevole (mm 2,5 a 4) occorre aiutarsi in quest’operazione con la fiamma ossiacetilenica scaldando solamente l’estremità.

AVVERTENZE

  • Per grandi quantità di molle molto coniche conviene preparare il mandrino con una scanalatura a spirale dello stesso passo della molla per evitare la fuoriuscita del filo.
  • Se il mandrino va montato fra le punte, prima di eseguire il taglio a coda di rondine per l’ancoraggio del filo, si deve effettuare un centro relativamente grande sulla testata.  Detto centro dovrà rimanere in parte per l’appoggio della contropunta.

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