IL TORNITORE

il tornitore

Il tornitore deve avere conoscenza delle caratteristiche della macchina a cui è adibito. Altresì deve sapere il funzionamento, le manovre e i movimenti. Deve avere una formazione e una istruzione da parte del datore di lavoro per quanto riguarda la manutenzione e i rischi che si corrono.

QUAITA’ DEL TORNITORE

Qualità personale del tornitore sono:

Fisiche:

  • Sensibilità tattile.
  • Adattabilità all’ambiente.
  • Resistenza ai vari movimenti.

Intellettuali:

  • Conoscenza del disegno tecnico.
  • Conoscenze complementari (tecnologia, matematica).

CONOSCENZA INDISPENSABILI AL TORNITORE

Il tornitore deve conoscere:

  • Le caratteristiche elettriche del motore.
  • I movimenti cinematici del tornio.
  • Le funzioni delle leve e maniglie nelle rispettive posizioni.
  • Il passo delle viti di comando.
  • Il senso dello spostamento delle slitte, in rotazione a quella dei volantini (nei torni moderni il movimento orario avvicina l’utensile al pezzo).
  • Le norme di manutenzione e antinfortunistiche.
  • La tecnologia generale e particolare del tornitore.
  • I moderni metodi di misurazione e controllo.

Deve inoltre sapere :

  • Scegliere il numero di giri e il valore dell’avanzamento nei singoli valori.
  • Fissare la controtesta al banco.
  • Fissare il manicotto scorrevole.
  • Eseguire lo spostamento trasversale per tornire conico.
  • Collocare i pezzi senza deformarli.
  • Manovrare con sicurezza il freno e la frizione.
  • Interpretare il disegno professionale.
  • Disegnare particolari costruttivi.

QUALITA’ PERSONALI

Il tornitore dovrebbe avere:

  • Un temperamento calmo e riflessivo.
  • Attitudine all’attenzione concentrata e continua.
  • Senso di responsabilità.
  • Ingegnosità meccanica.
  • Massimo scrupolo.
  • Rispetto delle norme di lavoro.

In particolare dovrebbe possedere:

  • Buona acutezza visiva per percepire le minime differenze di forma.
  • Buona sensibilità tattile per rilevare il grado di finitura e per regolare la pressione degli strumenti di misure.
  • Senso della precisione.
  • Coordinamento occhio-mano e di entrambe le mani.
  • Resistenza a lavorare abitualmente in piedi e senza appoggio.
  • Attitudine a sopportare sforzi medi, ma prolungati.

ORDINE, PULIZIA,LUBRIFICAZIONE

  1. Un posto ben preciso per ogni attrezzatura, in modo che sappia dove trovarla e rimetterla.
  2. Conservazione dei mezzi di lavoro.
  3. Pulizia giornaliera.
  4. Pulizia al cambio del lavoro.
  5. Lubrificazione accurata delle attrezzature.

L’ORDINE

Un detto popolare afferma: chi è ordinato e pulito, è più stimato e preferito.

L’ordine consiste in:

  • Consiste nel disporre ogni cosa al suo posto.
  • Le chiavi, gli utensili, gli strumenti di misura ed ogni altra dotazione del tornio devono avere il loro posto e sempre quello.
  • I pezzi costituenti il lavoro (in relazione alla loro forma e dimensione) vanno ordinati su appositi sostegni.

Vantaggi e pregi:

  • Facilita il lavoro.
  • Risparmia il tempo.
  • Conserva le cose.
  • Giova alla memoria.

LA PULIZIA

La pulizia delle parti delicate del tornio (guide, slitte, piattaforme) si deve fare ogni giorno, ed ogni qualsiasi volta si cambia genere di lavoro. Nella vasca portatrucioli non si devono mescolare materiali diversi (alluminio, bronzo, ghisa, acciaio ecc..).

LA LUBRIFICAZIONE

  • Ogni giorno, prima d’iniziare il lavoro, lubrificare gli organi in movimento, assicurandosi che l’olio raggiunga le parti interessate. Controllare spesso il livello dell’olio negli appositi indicatori.

N.B.: in caso di macchine nuove, si tenga presente che vengono sempre fornite senza olio. Occorre quindi effettuare una lubrificazione generale prima di metterle in movimento.

ARMADIETTO PER TORNIO

Un armadietto moderno per tornio dovrebbe essere:

  • Di lamiera non perforata per evitare l’entrata dei trucioli e della polvere.
  • A cassetti per guadagnare spazio e facilitare la ricerca dei contenuti.

Dovrebbe contenere (dall’alto in basso):

  • Sotto il coperchio: disegni, tabelle, fogli pilota
  • 1° cassetto: strumenti di misura, comparatore, contafiletti, calibri fissi, punte per centri, piccoli utensili sciolti ecc..
  • 2° cassetto: attrezzi di manovra, chiavi fisse doppie, chiavi a dente, chiavi per viti a testa cava, spessori calibrati, punte da tornio, portagodroni ecc..
  • 3° cassetto: utensili e portautensili, mandrino per punte da trapano, manicotti di riduzione, lima diamantata, lime da tornio, tele abrasive ecc..
  • 4° cassetto: oliatore, bride, martelli, uncino per trucioli, pennello, stracci ecc..
  • Piani inferiori: lunette, disco menabride, piattaforme a scanalature o a fori, a morsetti indipendenti, mandrino autocentrante, attrezzi speciali ecc..

CARRELLINO PORTAPEZZI

operatore 1
  • È necessario dove si lavorino piccole serie di pezzi, relativamente voluminosi, per tenerli ordinati, a portata di mano e per non doverli spostare troppe volte.
  • È conveniente sia munito di rotelle per facilitarne il movimento .
  • Ha in genere vari piani, dove si collocano i pezzi: grezzi, semilavorati e finiti.
  • Per piccoli pezzi si usa una cassetta (contenitore) apposita che si conserva nella parte inferiore dell’armadietto.
operatore 3

ASSICELLA DI PROTEZIONE

Serve per proteggere la superficie del banco, sula quale non si deve mai appoggiare cosa alcuna.

Vi si appoggiano le chiavi, gli utensili, torrette, martello di piombo ecc.., necessari per il lavoro in corso.

Nei torni molto corti, o per certe lavorazioni, può essere d’ingombro, per cui si sostituisce con la parte superiore dell’armadietto.

operatore 2

PROTEZIONE PERSONALE

  • Il tornitore deve indossare un’apposita “tuta” attillata e bene abbottonata.
  • Non dovrà avere parti del suo vestito svolazzanti (cravatta, stracci, capelli ecc..)
  • Nella lavorazione della ghisa, ottone, bronzi, userà sempre gli occhiali protettori.

RIASSUNTO DI NORME PER IL TORNITORE

  • Utensili razionali e lavoro appropriato al tipo di tornio.
  • Lubrificazione conscienziosa ed efficiente.
  • Accurata pulizia giornaliera.
  • Manovre eseguite secondo le istruzioni.
  • Rispettare la macchina, non battendo su di essa con chiavi, martelli, utensili o pezzi vari.
  • Prima di avviare il motore osservare se tutte le leve sono in ordine.

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