ESAME DEL LAVORO AL TORNIO

esame del lavoro

1) Lettura del disegno per rilevare:

  • Le forme e le dimensioni del pezzo.
  • I soprametalli.
  • Le tolleranze di lavorazione e rugosità delle superfici.
  • I trattamenti termici.

2) Analisi del foglio di lavoro

Per provvedere agli attrezzi, utensili e strumenti di misura e controllo.

Per disporre razionalmente le successive operazioni ed i relativi movimenti di lavoro.

N.B.: non procedere nella lavorazione se qualche cosa non risulta chiaro. In tal caso chiedere istruzioni.

3) Esame dei tempi, allo scopo di coordinare razionalmente i movimenti di manovra e misurazione, onde evitare al massimo i tempi passivi.

4) Esame dell’efficienza:

  • del tagliente degli utensili.
  • degli strumenti di misura e controllo.
  • delle attrezzature.

5) Controllo preventivo delle dimensioni dei pezzi per accertarsi che esista:

  • Il soprametallo per il fissaggio.
  • Il soprametallo sul diametro.
  • Il soprametatto per la intestatura.
  • Il soprametallo per il taglio alla barra.

N.B.: Un pezzo corto non controllato a tempo rende inutile il lavoro eseguito.

6) Scelta dell’attrezzatura di montaggio del pezzo adeguata al lavoro da compiere

Potrà essere:

  • Mandrino autocentrante.
  • Disco menabrida e punte.
  • Piattaforma a scanalature o a fori, a morsetti indipendenti ecc..
  • Lunetta, ruotismi ecc..

N.B.: Prima di iniziare il lavoro assicurarsi dell’esatta funzionalità di tutte le parti in movimento.

ESAME DEL DISEGNO

  • È indispensabile per l’impostazione della lavorazione.
  • Il disegno indica: la forma del pezzo; le sue caratteristiche; le misure; l’entità dei soprametalli; i trattamenti termici; le tolleranze di lavorazione: dimensionali e geometriche; la rugosità delle superfici.
  • Può non essere accompagnato dal foglio di lavorazione (occorre allora prepararlo).
  • Può aver allegato un ciclo schematico (occorre allora far preparare il foglio di lavorazione relativo alle operazioni di tornitura).
  • Può essere accompagnato dal foglio di lavorazione dettagliato (occorre allora seguirlo fedelmente).
  • Nel caso di particolari molto semplici, la sequenza delle operazioni si può determinare mentalmente; tuttavia non bisogna procedere nel lavoro senza determinare ciò che va eseguito prima o dopo.
  • Se nel disegno non vi fossero indicate le tolleranze occorre informarsi quali siano le quote di maggior importanza.

ANALISI DEL FOGLIO DI LAVORAZIONE

Da questa analisi, per eseguire il lavoro nella maniera più economica in relazione alla precisione richiesta, risultano evidenti i seguenti elementi:

A) Controllo delle forme e delle dimensioni dei pezzi grezzi per accertarsi della possibilità di esecuzione.

Possono presentarsi questi casi:

  1. Lavori tra le punte: la lunghezza iniziale dovrà essere maggiore di quella del pezzo finito, di una quantità proporzionale al ø (mm 2-3-4) e di una eventuale asportazione del centro (più 10-12 mm).
  2. Lavorazione della barra: la lunghezza della barra dovrà essere pari alla lunghezza del pezzo più la larghezza del taglio per il numero dei pezzi; a questo va aggiunto 40-50 mm per stringere l’ultimo pezzo sul mandrino autocentrante.
  3. Per i diametri osservare il soprametallo prescritto dal foglio di lavorazione in relazione ai trattamenti e alle successive lavorazioni.

B) Mezzi di presa del pezzo e la sua messa a punto, che secondo il genere di lavoro possono essere:

  1. Mandrino autocentrante.
  2. Disco menabride e punte.
  3. Lunetta fissa o mobile.
  4. Piattaforme varie, spine, pinze ecc..

C) Impostazione della macchina:

  1. Predisporre la velocità di rotazione convenienti per le diverse operazioni.
  2. Predisporre gli avanzamenti e le profondità di passata adeguati.
  3. Preparare i ruotismi atti a produrre i passi di viti richiesti.
  4. Preparare i fluidi refrigeranti.

D) Utensili necessari alle lavorazioni:

  1. Scegliere bene gli utensili ed assicurarsi della loro efficienza.
  2. Predisporli nei rispettivi portautensili nella posizione più razionale.
  3. Prelevare dal magazzino gli utensili speciali (punte per fori da centri, maschi, filiere, ecc..

E) Strumenti di misura e di controllo:

  1. Prelevare dal magazzino gli strumenti di misura e i calibri che non sono di dotazione della macchina.
  2. Assicurarsi dell’efficienza e della precisione dei medesimi.

ESAME DEI TEMPI

Il tempo totale di lavorazione comprende:

  1. Il tempo di manovra (o di preparazione).
  2. Il tempo di misurazione.
  3. Il tempo passivo.
  4. Il tempo lavorativo (lavoro utile).

Se non si studia bene il foglio di lavorazione può aumentare il tempo passivo per: indecisione, passate superflue, ripetizioni non necessarie, abbandono del posto di lavoro ecc.. Occorre quindi studiare bene ogni movimento per ridurre al minimo il tempo passivo e non aumentare inutilmente i tempi di misura e quelli di manovra. Solo il tempo lavorativo dipende esclusivamente dalla macchina, tutti gli altri dipendono:

  • Dall’operatore, che in base alla propria esperienza, abilità e volontà, li mantiene nei limiti necessari.
  • Dall’organizzazione di preparazione dei pezzi, delle attrezzature, degli utensili, degli strumenti di misura ecc.. per non aumentare i tempi passivi.

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