MONTAGGIO DEL PEZZO SU MANDRINO AUTOCENTRANTE

montaggio del pezzo su mandrino autocentrante

MONTAGGIO DEL MANDRINO SUL TORNIO

A) Con attacco Cam-Lock (figura 1)

  1. Pulire la sede d’appoggio dei coni, l’esterno e l’interno dei perni.
  2. Infilare i sei tiranti ad ancora nelle proprie sedi
  3. Ruotare i sei perni nelle posizioni contrassegnate

B) Con flangia avvitata (figura 2°)

  1. Pulire accuratamente il nasello dell’albero principale e l’interno della flangia
  2. Oliare leggermente e avvitare la flangia nel nasello
  3. Assicurarsi dell’avvitamento a fondo, senza sbattere o forzare
  4. Stringere la vite di bloccaggio e di sicurezza per l’inversione di marcia

C) Con flangia e nasello conico e chiavetta (figura 2B – American Standard)

  1. Pulire accuratamente il nasello dell’albero principale e l’interno della flangia
  2. Oliare leggermente e avvitare la flangia nel nasello
  3. Accostare la flangia al nasello conico in corrispondenza della chiavetta
  4. Avvitare la flangia con l’apposita chiave
  5. Assicurarsi dell’efficienza del bloccaggio con un leggero colpo di mazzuolo sull’estremità della chiave.

SMONTAGGIO DEL MANDRINO AUTOCENTRANTE DAL TORNIO

Tipo A

  1. Ruotare i sei perni nelle posizioni di riferimento (il mandrino resta così libero per poterlo estrarre)
  2. Accostare la flangia al nasello conico in corrispondenza della chiavetta
  3. Avvitare la flangia con l’apposita chiave
  4. Assicurarsi dell’efficienza del bloccaggio con un leggero colpo di mazzuolo sull’estremità della chiave.

Tipo B

  1. Collocare l’apposita assicella protettrice sul banco vicino al nasello
  2. Svitare i morsetti del mandrino sino a farli sporgere di circa 15mm
  3. Predisporre il tornio per un basso numero di giri (ritardo)
  4. Svitare la vite dell’anello di sicurezza
  5. Battere col mazzuolo su di un morsetto in modo da provocare lo svitamento del mandrino (figura 3)
  6. Continuare a mano lo svitamento completo
  7. Sostenere il mandrino con ambe le mani o con barretta all’interno (figura 4) ed appoggiarlo sulla tavoletta di legno
  8. Appoggiarlo al suo posto con i morsetti rivolti verso il basso (figura 5)
  9. Proteggere l’interno della flangia con apposito coperchio o straccio (figura 5)

Tipo C

  1. Svitare la ghiera con l’apposita chiave
  2. Continuare a mano lo svitamento sino a che la ghiera entra in compressione
  3. Con la chiave suddetta continuare lo svitamento della ghiera, che effettuerà il distacco della flangia dal cono
  4. Sostenere il mandrino con ambe le mani o con barretta all’interno (figura 4) ed appoggiarlo sulla tavoletta di legno
  5. Appoggiarlo al suo posto con i morsetti rivolti verso il basso (figura 5)
  6. Proteggere l’interno della flangia con apposito coperchio o straccio (figura 5)

USO E MANUTENZIONE DEL MANDRINO AUTOCENTRANTE

  1. Quando il movimento chiave-morsetti diventa duro o irregolare, oppure quando si deve cambiare i morsetti, si sfilino questi completamente e si proceda a un’accurata pulizia.
  2. I trucioli che si infilano facilmente tra la vite piana e la dentatura dei morsetti sono molto dannosi; occorre pulire spesso, togliendo i morsetti, appoggiando alla vite piana un cacciavite con straccio e facendo girare la
  3. Per rimettere i morsetti nelle proprie sedi:
  • Presentare l’inizio della vite piana in coincidenza con la scanalatura segnata con il numero 1
  • Introdurre il morsetto 1 nella propria sede ed effettuare la rotazione della vite piana in modo da introdurlo nella scanalatura
  • Introdurre il morsetto 2 nella scanalatura 2 e procedere come sopra; così pure per il morsetto 3.
  • Dopo alcuni giri, verificare con il calibro se i tre morsetti sono alla stessa distanza dalla periferia

CONTROLLO DELLA CENTRATURA DEL MANDRINO AUTOCENTRANTE

  1. Eccentricità della flangia nei due sensi (figura 6)
  2. Osservare che il piano d’appoggio del mandrino sia privo di ammaccature
  3. Il diametro D (figura 6) normalmente deve forzare leggermente sullo scalino della flangia d
  4. La sporgenza S dello scalino della flangia dev’essere minore della profondità della scanalatura; in genere: S = s – 0,5
  5. In caso di anomalie, ripassare la flangia in opera
  6. Dopo il montaggio del mandrino sulla flangia, verificare il centramento dei morsetti con un cilindro rettificato (figura 7), e così pure per i morsetti inversi (figura 8)

 

PER LAVORI IN SERIE

  1. Montare sul mandrino autocentrante i morsetti dolci e aprire i morsetti approssimativamente al diametro da lavorare
  2. Collocare un anello o disco nella parte interna più vicina possibile alla posizione nella quale verrà fissato il pezzo da lavorare, in modo da creare nel mandrino le stesse tensioni che si verificheranno sul pezzo
  3. Tornire al diametro voluto la sede di appoggio del pezzo (figura 10)

N.B.: Non disponendo dei morsetti dolci si possono usare i morsetti comuni (duri) collocando sulla parte sporgente tre anelli eguali e bloccati in sede da apposita vite di pressione (figura 9) e quindi procedere come sopra.

APPLICAZIONE SUI MANDRINI AUTOCENTRANTI

A) Tornitura dei pezzi di sbalzo (figura 11)

  1. Chiudere il pezzo il meno sporgente possibile (lunghezza da lavorare – 10mm)
  2. Per pezzi finiti interporre fra i morsetti e il pezzo fogli di materiale tenero (questa precauzione non è necessaria nel caso delle figure 9-10)
  3. Se i morsetti fossero difettosi è non chiudessero il pezzo centrato provare a girare il pezzo e cambiare la sede di bloccaggio; se non si ottiene risultato, applicare sotto il morsetto più foglietti di carta o di metallo di spessore appropriato.

B) Bloccaggio fra il mandrino autocentrante e contropunta (figura 12)

  1. Introdurre l’estremità del pezzo, precedentemente ridotta di diametro del mandrino autocentrante, bloccando leggermente.
  2. Avvicinare la contropunta per sostenere il pezzo e spingerlo con la battuta contro i morsetti
  3. Chiudere definitivamente i morsetti e regolare la pressione della contropunta

C) Bloccaggio con boccole elastiche (figura 13)

  • Si usano i pezzi con superficie già lavorata e delicata (zincatura ) o di forme speciali.
  • Si centrano come indicato per i pezzi finiti.

D) Bloccaggio interno ed esterno di pezzi di grande diametro

Si realizza con i morsetti duri (figura 14) oppure con i morsetti dolci (figura 15).

Quest’ultimo sistema sfruttando la possibilità di tornire sul posto i morsetti allo stesso diametro del pezzo da stringere non lascia tracce sulle superfici e garantisce una buona concentricità.

  1. Collocare il pezzo fra i morsetti e chiudere leggermente
  2. Con mazzuolo di piombo o di materiale plastico, assicurarsi del contatto assiale
  3. Bloccare definitivamente con pressione proporzionata allo spessore ed elasticità del pezzo.

AVVERTENZE

A) Sulla centratura del mandrino autocentrante ordinario e dei pezzi centrati al centesimo sul mandrino stesso, vi è un’altra tecnica oltre a quella indicata nel “controllo della centratura del mandrino autocentrante”, cioè:

  1. Eliminare il dente della flangia che si sforza sulla scanalatura del mandrino (figura 6) allentare leggermente i tre bulloni di attacco della flangia al mandrino
  2. Ottenuta la centratura, bloccare definitivamente i bulloni d’attacco della flangia al mandrino.

B) La rapidità con la quale si centrano i pezzi con il mandrino autocentrante, rende questo attrezzo sommamente vantaggioso nella lavorazione al tornio. Si osservi però che, oltre a essere assai costoso, è anche molto delicato e facile a deteriorarsi, per cui:

  1. Non si usi per pezzi di forma irregolare
  2. Non si forzino troppo i morsetti
  3. Si tenga ben pulito e lubrificato anche interiormente

C) Per lavorazioni in grande serie sono molto utili i mandrini a comando pneumatico, oppure idraulico, come pure quelli chiamati monocentranti, e a doppie guide con morsetti indipendenti.

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