MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

DESCRIZIONE GENERALE

movimentazione manuale dei carichi

Con il termine “movimentazione manuale dei carichi” si intende l’insieme delle operazioni di trasporto o di sostegno di un carico che, per le sue caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, possono comportare rischi di lesioni, anche dorso-lombari.

A titolo di esempio, si tratta di azioni di sollevamento, spinta, spostamento laterale, deposizione, trazione, che possono coinvolgere uno o più lavoratori.

 

ESEMPIO PER UN OPERATORE AGRICOLO

Nel corso della sua attività quotidiana, l’operatore agricolo ha spesso l’esigenza di sollevare, spostare, deporre contenitori (es.: di concime) ed attrezzi pesanti. Anche in relazione alla gestione delle macchine agricole, può effettuare movimentazione di carichi in relazione all’aggancio e sgancio delle attrezzature alle trattrici agricole, alla sistemazione delle zavorre, alle operazioni di carico delle macchine operatrici con concimi, sementi, prodotti fitosanitari, o di alcuni attrezzi specifici, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle macchine.

ALTRO ESEMPIO 

Nelle strutture sanitarie possono essere esposti a tale rischio i lavoratori (prevalentemente personale infermieristico, OTA e OSS ) addetti alla mobilitazione manuale di pazienti totalmente o parzialmente collaboranti. Possono essere esposti a tale rischio anche i lavoratori dei settori tecnici, del magazzino, della farmacia, delle cucine, mense e dispense.

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI NEL D.LGS 81/08

Il rischio da Movimentazione manuale dei carichi viene trattato nel titolo VI del D.Lgs 81/08, e approfondito nell’allegato XXXIII dello stesso decreto.

Per Movimentazione Manuale si intende qualsiasi tipo di attività che comporti operazioni di sollevamento di un peso, ma anche le azioni di trascinamento, spinta o spostamento che possano dare origine a disturbi e patologie soprattutto a carico della colonna vertebrale, ma anche a carico delle articolazioni e dei muscoli.

Va ricordato inoltre che fanno parte di questo titolo anche i rischi derivanti da movimenti ripetitivi e continuati, che possono dare origine anch’essi a patologie osteoarticolari, tendinee e muscolari anche gravi e perduranti.

In effetti il rischio per la salute deve essere valutato non solo relativamente alle azioni di sollevamento (movimentazione manuale dei carichi) ma anche di traino spinta ed infine relativamente ai cosiddetti movimenti ripetuti o ripetitivi.

Ancora oggi i rischi connessi con tali attività lavorative sono tra i più diffusi e spesso determinano malattie professionali.
Il riferimento normativo per valutare i fattori di rischio connessi all’attività di movimenta-zione manuale dei carichi è rappresentato dal Titolo VI e dall’allegato XXXIII del D.Lgs. 81/08 e s.m.i..

 

LE PATOLOGIE

 In generale la movimentazione manuale dei carichi è determinata dall’insieme delle operazioni di trasporto o sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori.

Le patologie da sovraccarico biomeccanico sono lesioni delle strutture osteoarticolari, muscolo tendinee e neuro vascolari.

Lo sforzo muscolare richiesto dalla movimentazione manuale dei carichi costituisce un particolare fattore di rischio per i lavoratori perché provoca un aumento del ritmo cardiaco e respiratorio ed innalza la temperatura corporea.

Sotto l’influenza di uno sforzo muscolare e del peso dei carichi sostenuti, le articolazioni possono essere, a lungo andare, gravemente danneggiate.

In particolare si potranno sviluppare gravi danni alla colonna vertebrale.

  • Ernia al disco
  • Lombaggine
  • Compressione del midollo spinale e dei nervi

Questo tipo di danni, particolarmente pericolosi, potranno limitare la mobilità e la vitalità di coloro che sono addetti a tali lavori e compromettere la loro vita privata,

NORME DI CARATTERE GENERALE

Il lavoro muscolare nel sollevare un carico e la relativa sollecitazione dei dischi intervertebrali, risulta tanto minore quanto più è eretta è la posizione del corpo. Nella posizione eretta e con una corretta presa, l’uomo è capace di trasportare carichi su lunghe distanze senza subire danni fisici.

Nella movimentazione manuale dei carichi il peso non è l’unico fattore determinante a creare difficoltà di spostamento.

Per una corretta movimentazione dei carichi occorre infatti prendere in considerazione anche il volume, la forma geometrica, il baricentro, il grado di scabrosità, se si presta alla facile presa manuale, se vi sono bordi taglienti, parti pungenti, se le superficie sono asciutte, bagnate o lubrificate ecc.

Pertanto gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi, oltre alla forza fisica, devono avere la capacità di valutare la possibilità ottimali per svolgere lo spostamento in condizioni di sicurezza.

  • Il movimento e la flessione naturale del tronco, anche senza carico, determinano, a livello dei dischi intervertebrali, delle pressioni
  • Sollevando un carico pesante con la schiena curva, i dischi intervertebrali cartaliginosi vengono deformati e compressi sull’orlo.
  • Anche il sollevamento dei pesi leggeri può rivelarsi pericoloso se viene effettuato con il tronco inclinato in avanti.
  • Quanto è più accentuata l’inclinazione del tronco, tanto maggiore risulta il carico dei muscoli dorsali con rischi di lesioni intervertebrali.
  • Se il carico viene sollevato con la schiena diritta il tronco si piega all’altezza delle anche, pertanto i dischi intervertebrali non si deformano poiché sono sottoposti ad uno sforzo regolare minimo.

CRITERI PER UNA CORRETTA SOLLEVAZIONE DEI CARICHI

corretto sollevamento dei carichi

In generale affinché siano osservati i criteri per una corretta movimentazione, devono essere tenuti presenti i seguenti principi:

  • Stimare le caratteristiche del carico da movimentare e decidere anticipatamente se è necessario un mezzo di trasporto, un ausilio o l’aiuto di altri colleghi (è preferibile, quando possibile, utilizzare mezzi meccanici o ausili);
  • Adottare la miglior tecnica, evitando flessioni, torsioni e sforzi eccessivi del rachide o movimentazioni di carichi utilizzando un solo arto, tenere il peso da movimentare il più vicino possibile al corpo;
  • Garantirsi una presa sicura;
  • Alternare la MMC con lavori leggeri;
  • Valutare la disponibilità di spazi di manovra adeguati e assicurarsi della assenza di ostacoli;
  • Ricordare, inoltre, che i punti di partenza e di arrivo dovrebbero essere collocati ad un’altezza da terra tale da non richiedere la necessità di chinarsi od alzarsi troppo.

Il personale che, dalla valutazione dei rischi, risulta esposto a tale rischio, viene sottoposto a sorveglianza sanitaria dal Medico Competente, sulla base del protocollo sanitario all’uopo predisposto.

Vi consiglio l’acquisto di questi prodotti: CLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUA CLICCA QUI CLICCA QUA

Questo articolo contiene link di affiliazione icona Amazon (Sostienici, Grazie)

La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

No comments yet.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.