IL MICROMETRO

il micrometro per esterni

Il micrometro è uno strumento di misura lineare, il cui funzionamento è basato su una vite micrometrica, impiegato nelle costruzioni meccaniche.

E’ uno strumento di misurazione diretta molto preciso per alcune misure, completo come il calibro, che consente di effettuare misure con approssimazione a 1/100 di mm (0.01 mm) fino a 1/1000 di mm (0.001 mm = 1 µm).

La realizzazione di grandi micrometri presenta alcuni problemi comuni:

  • Difficoltà nella realizzazione di lunghe ed accurate filettature micrometriche.
  • Difficoltà nella realizzazione di corpi di grande dimensione, precisi, rigidi e termicamente stabili.
  • Peso elevato.
  • Scarsa praticità nella movimentazione di lunghe viti.

TIPI DI MICROMETRI

Esistono tre tipi di micrometri:

A) Per esterni: rileva misure esterne (spessore di lamiere, lunghezza di spigoli, diametro di barre cilindriche).

B) Per interni: sono una variante del micrometro per esterni strutturati per misurare una larghezza di una misura interna (diametro di foro in lamiera, dimensione di vani in elemento prismatico, foro a forma variabile).

Anche questi micrometri hanno il dispositivo di lettura identico per il micrometri per esterni, ma differiscono per il sistema di rilievo quote. Privi di arco e incudine, il corpo è costituito da un cilindro coassiale alla contro bussola del dispositivo di lettura. All’interno , un’asta comanda dei palpatori che sono dei cilindretti piani o raggiati o delle semisfere. Il loro campo di misura è in genere molto piccolo.

I micrometri per interni si suddividono in:

  • Micrometri a 2 punti: che sono dotati di due palpatori distribuiti radialmente a 180° di distanza, necessari per la misurazione di quote interne su cave o fori non cilindrici.
  • Micrometri a 3 punti: dotati di tre palpatori distribuiti a 120° di distanza, utili per l’ottimale centraggio in cave cilindriche, ma inutili per cave di forme differenti.

C) Di profondità: sono una variante del micrometro per esterni, strutturati per rilevare la profondità di foro non passante, cava in solido a spessore, spallamenti su parallelepipedi.

I micrometri di profondità hanno il dispositivo di lettura identico ai micrometri per esterni, ma sono privi di arco e incudine. Dispongono invece di un corpo con una superficie rettificata perpendicolare all’asse dell’asta (ponticello).

Esistono diversi tipi di micrometri per esterni:

  • Micrometri manuali.
  • Micrometri digitali.

PARTI DI UN MICROMETRO PER ESTERNI

Il micrometro per esterni è costituito da:

  • Telaio ad arco: è in acciaio o ghisa malleabile rivestito da una placchetta isolante, su cui è riportata il valore di portata minima e massima (campo di misura), la risoluzione (approssimazione), la temperatura ideale di utilizzo e di taratura. Il telaio deve avere un basso coefficiente di dilatazione, regge l’incudine, è di forma variabile a seconda dei modelli ma generalmente semicircolare, serve da supporto al riferimento fisso e al manicotto filettato. Sul riferimento cilindrico mobile è incisa una graduazione parallela all’asse della vite che indica, in mm, la distanza fra i due riferimenti. Sul telaio ad arco è sistemato il dispositivo di misura formato da un’asta mobile.
  • Asta mobile: è in acciaio inox temperato, molto resistente alle deformazioni e all’usura. E’ la parte mobile che assume le dimensioni del pezzo da misurare. Ha una parte filettata, all’esterno della quale è montato un tamburo graduato. Le estremità dell’asta mobile sono normalmente piane e parallele ma possono avere forme differenti per usi diversi (micrometri per filettature, micrometri per ruote dentate).

Il campo di misura è sempre di 25 mm, quindi i valori possono essere 0-25mm , 25-50 mm, 50-75 mm.

  • Tamburo graduato: ruota azionato dalla vite micrometrica, posta la suo interno e presenta 50- 100 divisioni se il passo della vite è 0.5 mm, ovvero la distanza tra due creste successive del filetto di una filettatura.

Vite micrometrica deve essere costruita con la massima precisione.

Facendo ruotare il tamburo graduato, si ottiene lo spostamento della vite micrometrica e quindi dell’asta mobile che va a stringere il pezzo da misurare contro l’incudine.

  • Incudine: è la parte fissa del micrometro e serve di appoggio al pezzo da misurare, le loro facce o incudini destinate a poggiare contro il pezzo in misurazione, sono in acciaio duro resistente all’usura.
  • Bussola graduata: è realizzata in acciaio ed è la parte fissa e solidale al telaio ad arco, serve per leggere la misura, sarebbe l’equivalente del nonio; su di essa è incisa la scala lineare in millimetri numerati da 5 in 5, e nella parte opposta, una divisione in 0.5 mm; questa seconda scala ha i tratti sfalsati di ½ mm rispetto alla prima approssimazione sempre di 1 mm.

Sulla bussola è incisa una scala lineare costituita da una linea, detta di fede, sopra la quale è riportata una graduazione in mm.

La scala dei mezzi millimetri è riportata al di sotto della linea di fede. (in altri micrometri l’ordine può essere invertito.):

  • Dispositivo di bloccaggio (freno-lock-nut): serve per mantenere la stessa misura ed agevolare la lettura, permette di bloccare l’asta mobile ad una ruota campione, qualora si voglia usare lo strumento come calibro fisso.
  • Frizione: è un dispositivo di compressione che tramite una ghiera zigrinata limita a pressione sull’oggetto 5-10 N, permette di muovere la vite finché i due riferimenti quello fisso e l’altro cilindrico mobile, identico al fisso e solidale alla vite, aderiscono al pezzo da misurare con la pressione voluta serve per impedire che la pressione esercitata sul pezzo superi: 1Kg/cm raggiunto il quale la frizione scatta impedendo al tamburo di continuare a muoversi.

MICROMETRO DIGITALE

Come per il calibro, di recente sono stati introdotti micrometri a visualizzazione digitale. In questo tipo di micrometri, sul corpo viene montato un indicatore elettronico digitale che rileva lo spostamento dell’asta di misurazione. I display, alimentati da comuni batterie a bottone, sono normalmente realizzati con una risoluzione 0,001 mm. Come per i calibri, gli indicatori possono disporre di numerose funzioni:

  • Azzeramento della lettura in un punto arbitrario.
  • Settaggio arbitrario di una quota.
  • Collegamento seriale con un PC, per poter automatizzare le misure.

Il micrometro digitale presenta una estrema maneggevolezza che lo rende particolarmente adatto agli operatori di controllo, tecnici di officina, riparatori e addetti al servizio di assistenza.

La struttura del micrometro digitale è la stessa di quello analogico per esterni, ma in questo tipo di micrometri sul corpo viene montato un indicatore elettronico digitale che rileva lo spostamento dell’asta di misurazione.

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