GUIDA ALLA SCELTA DEL FLUIDO DA TAGLIO

guida alla scelta del fluido da taglio

Molti problemi connessi all’impiego di utensili da taglio vengono risolti in modo soddisfacente con l’impiego dei lubrorefrigeranti, a patto che questi siano scelti in modo appropriato.

La scelta deve tener conto di molti parametri e a volte non è facile.

È opportuno quindi rivolgersi ad aziende specializzate che possano fornire le migliori direttive.

Le funzioni principali del lubrorefrigerante (LR) sono: raffreddare, lubrificare e detergere.

  • Raffreddare, vuol dire asportare il calore generato dall’azione di taglio, mantenere costante la temperatura per evitare deformazioni della macchina e del pezzo.
  • La lubrificazione delle zone soggette ad attrito e in particolare la zona di contatto tra truciolo e petto dell’utensile, ha la funzione di ridurre le forze di taglio generate dall’attrito tra pezzo, truciolo e utensile, prevenendo quindi la generazione del calore.
  • L’ultimo compito affidato al lubrorefrigerante è quello di mantenere pulita l’area di lavoro, facilitare l’asportazione dei trucioli e ridurre in questo modo scheggiature e rotture degli utensili.

Queste tre funzioni, se correttamente gestite generano un risparmio di energie, una minore usura degli utensili, e in definitiva una riduzione dei costi totali.

IL TAGLIO A SECCO

Negli ultimi tempi si è molto parlato del taglio a secco, specie nell’operazione di dentatura con creatore ma, come si vedrà, tutti i motivi che hanno suggerito l’applicazione di questa tecnologia sono in pratica superati dai nuovi prodotti oggi in commercio.

I problemi e le esigenze con cui un buon fluido da taglio deve confrontarsi sono essenzialmente:

  • Riduzione di fumi e nebbie oleose durante la lavorazione.
  • Riduzione delle temperature nella zona di contatto tra utensile e pezzo.
  • Qualità delle superfici interessate alla lavorazione (strappature e rugosità).
  • Eliminazione delle bruciature.
  • Aumento dei parametri di taglio.
  • Riduzione dei consumi.
  • Rispetto delle norme sulla sicurezza lavoro e dell’ambiente.

Tutti questi aspetti non sono altro che le diverse facce dell’esigenza di base: la riduzione dei costi di produzione.

LE PROPRIETÀ LUBRIFICANTI DEL LIQUIDO

Nelle varie lavorazioni le esigenze sono diverse, così nelle lavorazioni ad asportazione di truciolo è richiesta la riduzione dell’attrito tra pezzo e utensile e quindi sono importanti le proprietà lubrificanti del liquido.

Nelle operazioni di rettifica invece è più importante che la mola sia sempre priva di microtrucioli e polveri, con gli interstizi sgombri e quindi sono richieste elevate proprietà lavanti del lubrorefrigeranti; infine, in quasi tutte le lavorazioni è richiesta una buona dissipazione del calore e quindi diventa importante scegliere il giusto prodotto.

Le proprietà di un lubrorefrigerante sono determinate dall’olio base impiegato e dagli additivi aggiunti.

L’olio base influisce sulle seguenti proprietà del lubrorefrigerante:

  • Viscosità.
  • Effetto lubrificante.
  • Punto di infiammabilità.
  • Evaporazione.
  • Nebbia.
  • Fumosità.

Mentre gli additivi influenzano:

  • Detergenza.
  • Prestazione al taglio.
  • Antischiuma.
  • Antinebbia.
  • Antiossidanti.
  • Protezione alla corrosione.

GLI OLI DI BASE

Gli oli base tra cui si possono scegliere quelli da utilizzare nella formulazione di un lubrorefrigerante adatto alle lavorazioni di taglio o di rettifica sono:

  • Olio minerale.
  • Oli bianchi (alimentare e medicale).
  • Oli minerali raffinati (hydrothreated – hydrocrack).
  • Oli sintetici PAO (polialfaolefine).
  • Esteri naturali ricavati da colza, girasole o grassi animali.
  • Esteri sintetici a base vegetale.
  • Esteri sintetici.

Come si è già accennato le proprietà ottimali di un fluido da taglio sono diverse a seconda che si tratti di operazioni ad asportazione di truciolo oppure di operazioni di rettifica. Cominciamo quindi a dividere le due problematiche.

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