RISCHI E RILEVAMENTO PRESENZA DI PERSONE NELL’AREA DI LAVORO

la manutenzione

La presenza di persone nell’area di lavoro dei mezzi meccanici può causare gravi infortuni, anche mortali.  Quindi è di fondamentale importanza che le varie fasi operative nell’uso delle macchine movimento terra devono essere organizzate in modo preciso. A tutte le maestranze presenti nell’area di lavoro e in particolare agli assistenti a terra, che sono le principali vittime di infortunio, si devono assegnare compiti ben definiti e corrette modalità di esecuzione delle singole mansioni.

OPERAZIONI DI SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE CARICHI

In particolare le principali situazioni di rischio che si possono determinare durante le operazioni per il sollevamento e movimentazione dei carichi sono legate alla:

  • Stabilità del mezzo.
  • Stabilità del carico e al corretto uso delle imbracature e degli accessori di sollevamento.
  • Rischio d’investimento/collisione con persone.
  • Interferenza con strutture.
  • Interferenza con linee elettriche.

È necessario prestare molta attenzione sia da parte degli operatori che eseguono la movimentazione dei carichi con macchine (deve essere personale addestrato e con esperienza), sia da parte di chi lavora in concomitanza, come l’assistente addetto alle operazioni di sollevamento.

Tutti i lavoratori coinvolti nelle operazioni di sollevamento devono essere equipaggiati con regolari DPI e quindi utilizzare continuativamente l’elmetto a protezione del capo. Mentre le maestranze non addette alle specifiche lavorazioni devono permanere al di fuori del raggio d’azione della macchina.

IL RISCHIO DI RIBALTAMENTO DELLA MACCHINA

Per evitare il rischio di ribaltamento della macchina durante la movimentazione del carico, il conducente deve conoscere tutte le informazioni relative alle prestazioni, al peso della macchina e del carico da sollevare, in riferimento al tipo e alle condizioni del terreno.

Infatti il fondo sconnesso o cedevole del terreno, in particolare se in prossimità del ciglio dello scavo o della strada, è all’origine di molti infortuni dovuti al ribaltamento della macchina.

Per prevenire problemi di stabilità l’operatore deve conoscere bene le prestazioni della macchina, in funzione del peso e del carico massimo sollevabile.

ALCUNE INDICAZIONI PER I LAVORATORI

  • I lavoratori che necessariamente operano in prossimità delle macchine devono indossare indumenti ben visibili (preferibilmente di colore arancione o rosso) o ad alta visibilità in caso di lavori serali o notturni.
  • I lavoratori che operano sulle strade con traffico veicolare, devono obbligatoriamen-te indossare indumenti ad alta visibilità.
  • Se è necessario avvicinarsi alla macchina bisogna preventivamente rendersi visibili al conducente richiamando la sua attenzione da una postazione sicura (mai urlando da dietro la sagoma del mezzo). In seguito, dopo essere stati avvistati dall’operatore, si attende l’arresto della macchina e, previo consenso del conducente, solo a questo punto ci si può accostare al telaio se si devono attuare delle lavorazioni o degli interventi tecnici, oppure alla cabina se si deve comunicare con l’operatore stesso.
  • Prima di effettuare ogni manovra di movimento della macchina, di traslazione o rotazione del braccio meccanico l’operatore si deve accertare che nella zona non vi siano persone. È indispensabile prestare particolare attenzione durante le manovre di retromarcia, anche se effettuate con mini pale o mini escavatori, perché sono estremamente pericolose a causa delle condizioni di scarsa visibilità.
  • Le macchine, compatibilmente con le loro funzioni di utilizzo ed in conformità con le indicazioni previste nel libretto del fabbricante, devono essere attrezzate con regolari e idonei sistemi di avvertimento di sicurezza.

N.B.: Bisogna impedire alle persone di sostare nel raggio d’azione dei lavori, con opportuna segnaletica ed efficace sorveglianza da parte del preposto e/o del manovratore. Il manovratore deve avere la completa visibilità delle manovre da eseguire e, qualora necessario, sia adeguatamente guidato dal personale di assistenza con appropriate segnalazioni.

I DISPOSITIVI DI RILEVAMENTO 

I dispositivi di rilevamento hanno la funzione di rilevare la presenza di una persona che entra o si trova all’interno di una zona pericolosa.

Se si sceglie il rilevamento come metodo di riduzione dei rischi, il progettista deve essere consapevole della necessità di un completo sistema di sicurezza.

Il dispositivo di sicurezza, da solo, non fornisce la necessaria riduzione dei rischi. Questo sistema di sicurezza, generalmente, è costituito da tre blocchi:

  1. Un dispositivo di ingresso che rileva l’accesso al pericolo.
  2. Un dispositivo logico che elabora i segnali provenienti dal dispositivo di rilevamento, controlla lo stato del sistema di sicurezza e attiva o disattiva i dispositivi di uscita.
  3. Un dispositivo di uscita che controlla l’attuatore (ad es. un motore).

SCELTA DEI DISPOSITIVI

Riguardo ai dispositivi di rilevamento sono disponibili diversi dispositivi alternativi e la scelta può dipendere da diversi fattori:

  • Frequenza di accesso.
  • Tempo di arresto del pericolo.
  • Importanza del completamento del ciclo della macchina.
  • Contenimento di pezzi scagliati con violenza, fluidi, nebbie, vapori, ecc..

In particolare “protezioni mobili, adeguatamente selezionate, possono essere interbloccate per offrire protezione contro pezzi scagliati con violenza, fluidi, nebbie e altri tipi di pericolo; questo tipo di protezione viene spesso utilizzata quando l’accesso al pericolo non è frequente. Le protezioni interbloccate possono anche essere bloccate per impedire l’accesso alla macchina durante il ciclo e quando la macchina impiega molto tempo per fermarsi”.

Si ricorda che la scelta migliore di misura protettiva “è un dispositivo o un sistema che garantisca la massima protezione con la minima interferenza nel normale funzionamento della macchina”. E tutti gli aspetti della macchina “devono essere considerati poiché l’esperienza insegna che si tende a non utilizzare o ‘aggirare’ un sistema difficile da usare”.

DISPOSITIVI DI RILEVAMENTO ACCESSO

I dispositivi di rilevamento accesso – ad esempio barriere fotoelettriche, pedane e scanner – forniscono un rapido e facile accesso alla zona di pericolo e vengono spesso selezionati quando gli operatori devono accedere frequentemente a tale zona. Questo tipo di dispositivi non fornisce protezione contro pezzi scagliati in aria, nebbie, fluidi o altri tipi di pericoli.

Per tali dispositivi due funzioni di sicurezza possono essere necessarie:

  • Disattivare o disabilitare l’alimentazione quando un persona entra nell’area pericolosa.
  • Evitare l’attivazione o l’abilitazione dell’alimentazione quando una persona si trova nell’area pericolosa.

Sebbene possano sembrare simili, sono in realtà due funzioni diverse.

Per realizzare la prima funzione occorre disporre di un dispositivo di protezione, ossia un dispositivo che rilevi che una parte del corpo della persona si trova oltre un determinato punto e invii un segnale per disinserire l’alimentazione. Se la persona riesce a oltrepassare il punto di intervento e la sua presenza non è più rilevata, la seconda funzione (evitare il reinserimento dell’alimentazione) non è stata realizzata.

QUALI SONO I DISPOSITIVI RILEVAMENTO ACCESSO

I dispositivi di rilevamento accesso comprendono:

  1. Barriere fotoelettriche di sicurezza: possono essere descritte semplicemente come sensori di presenza fotoelettrici concepiti specificatamente per proteggere il personale dai movimenti pericolosi delle macchine. Note anche come AOPD (dispositivi di protezione optoelettrici attivi) o ESPE (dispositivi elettrosensibili di protezione), le barriere fotoelettriche garantiscono un livello di sicurezza ottimale. Sono perfette per le applicazioni in cui il personale necessita di accedere frequentemente e facilmente a un punto di lavoro pericoloso.
  2. Laser scanner di sicurezza: sono dotati di uno specchio rotante che deflette gli impulsi luminosi su un arco, creando un piano di rilevamento. La posizione dell’oggetto è determinata dall’angolo di rotazione dello specchio. Usando la tecnica ‘time-of-flight’ (tempo di volo) di un raggio riflesso di luce invisibile, lo scanner può rilevare anche la distanza dell’oggetto dallo scanner stesso. Considerando la distanza misurata e la posizione dell’oggetto, il laser scanner ne determina la posizione esatta.
  3. Pedane di sicurezza sensibili alla pressione: questi dispositivi servono a proteggere un’area a pavimento intorno alla macchina. Una matrice di pedane interconnesse viene disposta intorno all’area pericolosa e qualsiasi pressione esercitata sulla pedana (ad esempio il passo di un operatore) farà sì che l’unità di controllo della pedana tolga alimentazione alla fonte di pericolo. Le pedane sensibili alla pressione sono spesso usate nell’ambito di un’area recintata contenente diverse macchine, ad esempio nelle celle automatizzate flessibili di produzione o a robot.
  4. Bordi sensibili alla pressione: questi dispositivi sono strisce di bordatura flessibili che possono essere montate sui bordi di una parte in movimento, ad esempio un piano macchina o una porta automatica, che potrebbero schiacciare o ferire gli operatori. Se la parte in movimento urta l’operatore (o viceversa), il bordo sensibile flessibile viene premuto, comandando l’interruzione dell’alimentazione del componente pericoloso. I bordi sensibili possono inoltre essere usati per proteggere le macchine che potrebbero intrappolare l’operatore. Se un operatore resta intrappolato nella macchina, il contatto con il bordo sensibile provocherà lo spegnimento dell’alimentazione.

N.B.: Tali dispositivi – barriere fotoelettriche, scanner, pedane e bordi sensibili – sono classificati come ‘dispositivi di protezione’. In effetti non impediscono l’accesso, semplicemente si attivano quando lo rilevano, segnalandolo. La capacità di garantire la sicurezza dipende interamente dalla loro capacità di rilevamento e di interruzione. In generale, sono adatti solo a macchine che si arrestano in tempi ragionevolmente rapidi dopo l’interruzione dell’alimentazione.

ALTRI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

Atri dispositivi di protezione sono:

  • Interruttori di sicurezza.
  • Dispositivi di interfaccia operatore.
  • Funzione di arresto d’emergenza.
  • Dispositivi logici.
  • Controlli a logica programmabile di sicurezza.
  • Reti di sicurezza.
  • Dispositivi di uscita e sistemi di collegamento.

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