COME LAVORARE LA VETRORESINA
La costruzione di componenti e oggetti vari in vetroresina per uso modellistico o di particolari di carrozzerie si è imposta già da parecchi anni, grazie alla particolare versatilità di questo materiale e alle ridotte difficoltà di lavorazione che esso comporta.
La realizzazione di un manufatto di questo materiale prevede, solitamente, la sovrapposizione di uno o più strati di tessuto (feltro o filato di vetro) che vengono successivamente impregnati con una particolare resina di tipo poliestere.
Dopo l’indurimento di quest’ultima l’insieme assume consistenza notevole, pur mantenendo ottime doti di elasticità, impermeabilità, resistenza alle vibrazioni e peso ridotto.
COSA SERVE PER LAVORARE LA VETRORESINA
Lavoriamo in un ambiente ben arieggiato e utilizziamo una buona mascherina che trattenga le esalazioni della resina poliestere.
Cosa serve:
- Tessuto di fibra di vetro
- Modello del pezzo che si vuole realizzare
- Resina poliestere
- Pennelli, forbici
- Guanti di gomma
- Solvente nitro
- Carta vetrata
- Levigatrice rotorbitale
LAVORAZIONE VETRORESINA PASSO DOPO PASSO
- Adattiamo una pezza di sufficiente ampiezza di tessuto o “matt” (così viene chiamato il feltro di filato vetroso) sulla superficie campione (in questo caso lo scafo di una barca per modellismo).
- Utilizzando un paio di forbici sagomiamo il tessuto asportando le eccedenze sulle superfici curve, che rivestiremo con un paziente lavoro di applicazione di ritagli di tessuto di vetro.
- La resina poliestere, prima di essere applicata sulla superficie del tessuto, dev’essere miscelata in proporzioni appropriate con liquido catalizzatore, che accelera il processo di indurimento.
- Dopo l’indurimento della resina poliestere, specialmente su forme campione particolari e complesse, dobbiamo lavorare manualmente con la carta vetrata per pareggiare eventuali imperfezioni.
- Lavate le superfici con solvente alla nitro per rimuovere la patina appiccicosa, procediamo a una accurata carteggiatura con levigatrice rotorbitale, intervallata da una o più rasate di stucco.
RIPARAZIONI CON LA VETRORESINA
Questo materiale è particolarmente indicato per riparare manufatti come, per esempio, serbatoi per liquidi e imbarcazioni (1).
Viene spesso utilizzata anche sul metallo per ricostruire parti degradate dalla ruggine, specialmente per la carrozzeria dell’auto (2).
Quando il danno è di piccola entità si usa spesso stucco al poliestere miscelato con fibre di vetro sfuse: il composto, che ha circa la consistenza del grasso lubrificante, va additivato con l’apposito indurente, mescolato con la spatola e steso sulla superficie (3,4).
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