LA RETE IDRICA ANTINCENDIO

la rete idrica antincendio

La rete idrica antincendio è costituita da una parte fissa (rete idrica, idranti ecc.) e da un insieme di attrezzature mobili (manichette, lance, naspi ecc.).
L’utilizzo della rete idrica antincendio è riservata al personale appositamente addestrato (addetti alla gestione dell’emergenza) e ai vigili del fuoco.

La rete idrica antincendio può essere collegata direttamente, o a mezzo di vasca di disgiunzione, all’acquedotto cittadino. La presenza della riserva idrica è necessaria se l’acquedotto non garantisce continuità di erogazione e sufficiente pressione. In questo secondo caso le caratteristiche idrauliche richieste agli erogatori (idranti UNI 45 oppure UNI 70) vengono assicurate in termini di portata e pressione dalla capacità della riserva idrica e dal gruppo di pompaggio.

I NASPI

I naspi sono invece un’apparecchiatura antincendio costituita da una bobina mobile su cui è avvolta una tubazione semirigida collegata ad una estremità con una lancia erogatrice.  Per l’impiego anche da parte di personale non addestrato, i naspi sono un’alternativa agli idranti soprattutto per le attività a minor rischio. Tuttavia hanno prestazioni inferiori rispetto agli idranti. In alcune attività a basso rischio possono essere collegati direttamente alla rete idrica sanitaria.

INDICAZIONI SUL POSIZIONAMENTO DI IDRANTI A MURO E NASPI

Gli idranti devono essere posizionati in modo che ogni parte dell’attività sia raggiungibile con il getto d’acqua di almeno un idrante/naspo

In generale è ammissibile considerare che il getto d’acqua abbia una lunghezza di riferimento di 5 m.

 Gli idranti si possono suddividere in:

  • Idrante a muro: apparecchiatura antincendio composta essenzialmente da cassetta (o da un portello di protezione), supporto della tubazione, valvola manuale di intercettazione, tubazione flessibile completa di raccordi, lancia erogatrice.
  • Idrante a colonna soprasuolo: apparecchiatura antincendio, permanentemente collegata a una rete di alimentazione idrica, costituita da una valvola alloggiata nella porzione interrata dell’apparecchio, manovrata attraverso un albero verticale che ruota nel corpo cilindrico, nel quale sono anche ricavati uno o più attacchi con filettatura unificata. Per ciascun idrante deve essere prevista almeno una dotazione di una lunghezza unificata di tubazione flessibile, completa di raccordi e lancia di erogazione (dotazione ubicata in prossimità degli idranti).
  • Idrante sottosuolo: apparecchiatura antincendio, permanentemente collegata a una rete di alimentazione idrica, costituita da una valvola provvista di un attacco unificato ed alloggiato in una custodia con chiusino installato a piano di calpestio. La posizione degli idranti sottosuolo deve essere adeguatamente indicata. Devono inoltre porsi in atto misure per evitare che ne sia ostacolato l’utilizzo.

POSIZIONAMENTO DEGLI IDRANTI

  • Il posizionamento degli idranti a muro e dei naspi deve essere eseguito considerando ogni compartimento in modo indipendente
  • Gli idranti e/o i naspi devono essere installati in posizione ben visibile e facilmente raggiungibile
  • Preferibilmente posizionati in prossimità di uscite di emergenza o vie di esodo, in posizione tale da non ostacolare l’esodo
  • Le caratteristiche della rete idranti sono fissate dalla norma UNI 10779

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