FILETTATURA INTERNA QUADRA E TRAPEZIA

filettatura interna quadra e trapezia

Filettatura interna quadra e trapezia: È l’operazione mediante la quale, previa impostazione della macchina, del pezzo e degli utensili adatti, ed eseguendo i movimenti di lavoro appropriati, si ottengono con passate successive filettature quadrate o trapezoidali nell’interno dei fori.

  • Forma e dimensioni degli utensili e norme per l’impostazione dei medesimi.
  • Norme d’impiego degli utensili sgrossatore e finitore.
  • Importanza del diametro del foro e della profondità di passata.
  • Misura del filetto.

SCOPO DELL’OPERAZIONE

Eseguire filettature interne a profilo quadro e trapezio con successive passate, previa impostazione della macchina, del pezzo e degli utensili e la scelta opportuna delle manovre.

ATREZZATURE

Utensili: per gole interne dello spessore richiesto (vedi articolo: SCELTA DELL’UTENSILE TIPI  – UNI 4255); fucinato, piegato e affilato a misura per la finitura; barrette di profilo e misura convenienti, sostenute da portautensile (per fori passanti; figura principale).

Mezzi di controllo: calibro a corsoio, calibri fissi, goniometro; tamponi filettati.

ALTEZZA DEL FILETTO E DIMENSIONI

Profilo quadro: come per l’esterno, cioè:

profilo quadro

Profilo trapezio:

profilo trapezio

Nella filettatura trapezia normale, il gioco che esiste tra la testa del filetto della vite e il fondo del filetto della madre vite “a”, e quello che esiste fra la testa del filetto della madrevite e il fondo del filetto della vite “b” (figura 4b), si possono ricavare dalla tabellina seguente:

gioco tra testa e filetto della filettatura trapezia

Il passo p delle viti trapezie normali è:

passo p delle viti trapezie normali

ESEMPIO: Calcolare gli elementi di una coppia vite-madrevite, conoscendo:

Diametro “ø” 60 TpN

Per la vite:

elementi di una coppia vite-madrevite (per vite)

Per la madrevite:

elementi di una coppia vite-madrevite (per madrevite)

NOTA: Per le dimensioni delle viti e madreviti con filettatura trapezia fine e grossa, vedi UNI 125 – 126.

METODO DI LAVORO

tornitura filettature a denti dritti

A) Viti con filetto a sezione quadra:

  1. Collocare il diametro dell’alesatura.
  2. Se il foro è cieco, eseguire la gola di scarico, con larghezza non inferiore a 2 p.
  3. Effettuare un leggero ribasso all’entrata del foro, di diametro eguale a quello della madrevite D (figura 1).
  4. Predisporre il numero di giri in relazione a una velocità di circa 2/3 di quella indicata per la filettatura (vedi: NUMERO DI GIRI).
  5. Collocare l’utensile sgrossatore con il minimo sbalzo e in perfetta quadratura (figura 2).
  6. Tracciare su di esso il segnale di fine corsa.
  7. Azzerare il tamburo e iniziare la passata con profondità di passata trasversale massima possibile e con leggero spostamento laterale (circa mm 0,1 per parte) a ogni passata.
  8. Giunto l’utensile al diametro esterno sostituirlo con quello finitore e ripassare il filetto con profondità di passata minore e maggior velocità di taglio.
  9. Quando l’utensile sfiora il ribasso d’entrata, effettuare alcune passate alla stessa misura finale, per compensare l’eventuale cedimento dell’utensile e lisciare bene il fondo del filetto.
  10. Collocare l’utensile a 120° e smussare leggermente i filetti (figura 2).
  11. Controllare con tampone filettato e temprato leggermente oliato.

NOTA: Per filettature quadre di non eccessiva importanza si può usare un solo utensile di mm 0,2 più stretto del vano, e spostarlo a ogni passata di mm 0,1 (figura 2).

B) Viti con filetto a sezione trapezia:

tornitura filetti trapezoidali
  1. Collocare il diametro dell’alesatura.
  2. Se il foro è cieco, eseguire la gola di scarico, con larghezza non inferiore a 2 p.
  3. Effettuare un leggero ribasso all’entrata del foro, di diametro eguale a quello della madrevite D (figura 1).
  4. Predisporre il numero di giri in relazione a una velocità di circa 2/3 di quella indicata per la filettatura (vedi: NUMERO DI GIRI).
  5. Collocare l’utensile sgrossatore con il minimo sbalzo e in perfetta quadratura (figura 2).
  6. Tracciare su di esso il segnale di fine corsa.
  7. Azzerare il tamburo e iniziare la passata con profondità di passata trasversale massima possibile e con leggero spostamento laterale (circa mm 0,1 per parte) a ogni passata.
  8. Giunto l’utensile al diametro esterno sostituirlo con quello finitore e ripassare il filetto con profondità di passata minore e maggior velocità di taglio.
  9. Collocare l’utensile trapezoidale, posizionandolo con apposito calibro o con goniometro (figura principale).
  10. Spostando il carrello superiore centrale la punta dell’utensile nel filetto sgrossato.
  11. Iniziare la passata di finitura spostando lateralmente e alternativamente l’utensile (figura 4); questo spostamento dev’essere maggiore all’inizio e ridursi a zero nelle ultime passate, quando la parte piana dell’utensile sfiora la gola d’entrata (figura 4 sinistra).
  12. Controllare con tampone filettato e temprato leggermente oliato.

AVVERTENZE

  • Il calcolo esatto e la perfetta esecuzione del diametro di alesatura e di quello del ribasso praticata all’inizio del foro, possono evitare delle passate supplementari.
  • Affilare i fianchi della punta dell’utensile con inclinazione adatta, in funzione del diametro “ø” medio e del passo del filetto (vedi: MISURE E POSIZIONAMENTO DEGLI UTENSILI).

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