IL TELEFONO CELLULARE: CARATTERISTICHE, USO, RISCHI E RIMEDI

il telefono cellulare: caratteristiche uso rischi e rimedi

Per conoscere bene il telefono cellulare, questo comodo accessorio, è necessario una breve presentazione tecnica della sue caratteristiche. Un cellulare tradizionale trasmette a 900/1800 Megahertz e utilizza una pulsazione modulante di 217 Hz.

Un telefono senza cavi superaccessoriato di ultima generazione trasmette a 1880-1900 megahertz pari a 1,9 miliardi di oscillazioni al secondo. Questa pulsazione è modulata con una pulsazione a bassa frequenza di 100 Hz.

Il telefono mobile invia 100 volte al secondo dei piccoli “lampi” nello spazio, ognuno dei quali consiste in quasi 29 miliardi di oscillazioni nella frequenza espressa. Le vibrazioni dei cordless domestici a 100 Hz sono in completa risonanza con la forza vitale dell’organismo umano: il Silicio delle ossa, fegato, pancreas, ecc..

Le frequenze attorno ai 217 Hz dei nostri cellulari portatili invece coinvolgono encefalo e in special modo il sistema nervoso centrale del cervello provocando come sintomatologia: cefalee, emicranie, debolezza nervosa, irritabilità, pigrizia mentale…

L’UTILIZZO CORRETTO DEL TELEFONO CELLULARE

Un discorso specifico va affrontato rispetto alla pericolosità ed al corretto utilizzo dei telefoni cellulari, strumenti molto amati dai giovani, ma emettitori di campi elettromagnetici ad alta frequenza, il cui uso smodato, pertanto, non è esente da rischi per la salute dell’utilizzatore.

L’EFFETTO PRINCIPALE DELLE RADIAZIONI AD ALTA FREQUENZA

L’effetto principale delle radiazioni ad alta frequenza emesse dai cellulari è quello del riscaldamento dei tessuti. Se questo effetto possa tradursi in un rischio di danno per la nostra salute non è ancora chiaro sebbene siano stati fatti molti studi.

Secondo alcuni studi internazionali, il cellulare è pericoloso soprattutto per bambini e ragazzi in crescita che sono più sensibili alle onde elettromagnetiche emesse dal telefonino. Quanto prima i giovani inizieranno ad utilizzare il cellulare, tanto maggiore sarà il rischio che possano insorgere negli anni effetti nocivi per la salute, sicuramente aggravati dalle modalità di utilizzo.

LE 10 REGOLE PER USARE CORRETTAMENTE IL CELLULARE

Ecco le 10 regole per usare correttamente il telefono cellulare:

  • Usa l’auricolare per diminuire l’effetto delle onde elettromagnetiche sulla tua testa (no Bluetooth) oppure usa il viva voce: l’intensità del campo elettromagnetico diminuisce rapidamente con l’aumentare della distanza! In auto, per legge, devi usare solo il viva voce.
  • Evita le lunghe telefonate, alterna spesso l’orecchio durante le conversazioni e limitane drasticamente la durata (alcuni minuti); quando fai una chiamata aspetta che ti rispondano prima di avvicinare il cellulare all’orecchio.
  • Telefona quando c’è pieno campo (tutte le “tacche”) altrimenti il tuo cellulare aumenta la potenza delle emissioni sul tuo orecchio.
  • Durante la notte non tenere il cellulare acceso sul comodino o, peggio, sotto il cuscino (le onde elettromagnetiche disturbano il sonno). Non ricaricarlo vicino al letto.
  • Durante il giorno non tenere il telefonino acceso in tasca o a contatto con il corpo: appena puoi riponilo sul tavolo, negli indumenti appesi, nella borsa o nello zaino.
  • Non tenere il cellulare acceso negli ospedali o dove sono presenti apparecchiature elettromedicali, sugli aerei ed in presenza di persone con dispositivi quali pacemaker o apparecchi acustici.
  • Al cinema, a teatro, a scuola tieni il cellulare spento e utilizza l’opzione segreteria. Il cellulare a scuola è vietato.
  • L’uso del cellulare da parte dei bambini dovrebbe essere limitato alle sole chiamate di emergenza!
  • Quando acquisti un cellulare nuovo informati sul livello delle sue emissioni (TAS in Watt/kg, l’intensità di campo elettrico in V/m).
  • All’interno degli edifici il cellulare aumenta la sua potenza di emissione: nei luoghi chiusi cerca di usare la rete telefonica fissa (non il cordless).

LE REGOLE DEL BUON SENSO

 (Come si possono evitare inutili esposizioni nell’uso dei cellulari)

Anche se i risultati sulla nocività dei campi elettromagnetici non sono ancora ben conosciuti, ci sono alcune semplici regole che è bene adottare per metterci al riparo da eventuali rischi sull’uso dei cellulari:

  • Limitare, in generale, la durata delle chiamate.
  • Usare, se possibile, l’auricolare.
  • Durante la telefonata cambiare spesso l’orecchio su cui appoggiate il telefonino.
  • Non tenere il cellulare vicino a sé quando non lo usiamo (es.: di notte).

Il dialogo tra il cellulare e la Stazione Radio Base continua anche quando non si telefona.

I RISCHI PER L’USO DEL CELLULARE

I giovani che iniziano da piccoli ad usare telefoni cellulari aumentano di 5 volte le possibilità di cancro al cervello. Le donne in gravidanza che fanno un utilizzo minimo, di due o tre volte al giorno del cellulare alza del 54% il rischio nei futuri bambini di iperattività e difficoltà emozionali.

Due dei sette studi sul tumore neuronale benigno (neurinoma) hanno confermato l’aumento del rischio di svilupparlo nelle persone che utilizzano telefoni per più di 10 anni.

I PERICOLI DEL CELLULARE

Le frequenze dei portatili coinvolgono encefalo e sistema nervoso centrale, provocando cefalee, emicranie, irritabilità, depressione. Per l’OMS l’elettromagnetismo artificiale è una concausa primaria nei processi degenerativi. Il comodo cellulare fa male a noi e a chi ci sta accanto.Tuttavia esistono strumenti tecnologici che schermano, proteggono e difendono dai campi elettromagnetici nocivi

LE SINTOMATOLOGIE PIU’ GRAVI

i sintomi più gravi

Le sintomatologie più gravi vanno dalla depressione grave al suicidio. Secondo i parametri di alcuni studi il 19,7% delle persone che abitano a 15/20 metri da un ripetitore telefonico soffre di tendenze depressive, se la distanza è inferiore ai 10 m la percentuale sale al 26.8 %. Mediamente anche chi risiede tra un raggio di 50 e i 100 metri da un impianto ripetitore statico manifesta malesseri di vario tipo con il 121,8 % di casi dichiarati.

L’INFLUENZA DELLA RADIOFREQUENZA SUL NOSTRO CERVELLO

L’influenza della radiofrequenza sul nostro cervello, sulla sintesi proteica, sul metabolismo e il comportamento è stata dimostrata con un lavoro sui ratti esposti a radiazioni con danno celebrale ai neuroni neri. Secondo questo studio le radiazioni dei cellulari “aprono” la barriera ematoencefalica permettendo alle sostanze nocive di sviluppare i loro effetti negativi direttamente nel cervello. In questo caso con approfondite verifiche potrebbe delinearsi una relazione logica tra alta frequenza e il morbo di Alzheimer in costante ascesa nei paesi industrializzati.

LE ONDE ELETTROMAGNETICHE DEL CELLULARE

le onde elettromagnetiche del cellulare

Un telefono cellulare senza la batteria ha le particelle atomiche ben inserite su orbite costanti e lineari; ma quando applichiamo la sorgente d’energia (la batteria, che agisce come la pila elettrica), le particelle di elettroni si eccitano su orbite caotiche definite superiori.

I fotoni, generati dal salto quantico degli elettroni del telefonino, sono eccitati dall’onda elettromagnetica che attraversa la barriera ematoencefalica della testa e attaccano il DNA in special modo delle ghiandole parotidi che si trovano sotto l’orecchio e quindi a contatto con il cellulare. L’energia cinetica quindi aumenta con il prolungarsi della conversazione in special modo se animata a livello psico-emotivo per il crescente aumento delle pulsazioni cardiache.
Il processo degenerativo inizia pochi secondi dopo l’inizio della telefonata e provoca nel cervello un’immediata aggregazione dannosa dei globuli rossi che si accentua nei soggetti più deboli bambini anziani e ammalati cronici. Questo logicamente non coinvolge non solo i due soggetti in conversazione, ma anche per la dispersione nell’etere elettromagnetico del 28% circa dell’energia residua dispersa dalla batteria i soggetti nel campo vicini ai cellulari attivi.

LE CONCAUSE NEI PROCESSI DEGENERATIVI 

le concause nei processi degenerativi

Immaginate quindi quante onde avvolgono il nostro benessere giornaliero in un campo minimo d’azione di circa tre metri dalla sorgente. Gli studi sull’efficacia delle cuffie a filo come rimedio parziale sono ancora in fase di osservazione e verifica, ma praticamente una percentuale di riscontro positiva del 5% è confermata dai test in cieco. Troppo poco per essere considerata una soluzione definitiva.

L’OMS ha confermato come l’elettromagnetismo artificiale sia una concausa primaria nei processi degenerativi oncologici. Senza ritornare a parlare delle patologie complesse che meritano approfondite ricerche cliniche e sperimentali è interessante notare che dall’avvento dei cellulari acufeni e otiti siamo decuplicate in importante percentuale esponenziale.

I RIMEDI DALL’ELETTROMAGNETISMO ARTIFICIALE

i rimedi dall'elettromagnetismo artificiale

In commercio esistono, a diversi livelli di competenza e ricerca scientifica, strumenti tecnologici che schermano, proteggono e difendono dai campi elettromagnetici nocivi. Si tratta di microprocessori basati sulla fisica quantistica dell’energia scalare sull’etere. Principalmente utilizzano uno a sorta di muro circolare antiradiazione una sfera che permette a chi staziona all’interno di questa bolla neutra di proteggersi da alcune emissioni elettromagnetiche artificiali a media/alta frequenza (centraline e ripetitori per telefonia fissi, onde radio, Wi-Fi computer, ecc..).

Il segnale dell’onda radio, non appena raggiunge la “sfera protettiva“, si converte da un punto di vista quantico, prevalentemente da levogiro (verso sx) a destrogiro (verso dx), grazie all’informazione dello schermo in grado di operare sugli elettroni presenti nel campo magnetico scalare delle onde radio.

Questo movimento lo rende non solo meno dannoso per l’organismo umano, costituito da molecole (agglomerati di atomi) sensibili ai campi magnetici e elettrici naturali e artificiali, ma schermando correttamente tutte le fonti pericolose praticamente innocuo.

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