COME SI MISURA IL RUMORE

come si misura il rumore

La misura dei livelli di rumore si effettua con l’impiego dei fonometri. Con tali apparecchi si determina l’intensità del rumore in decibel e i livelli delle bande di frequenza analizzate in ottave.

Tali elementi sono misurati per ogni tipo di rumore.

LA SENSAZIONE SONORA

Per essere uditi i suoni devono raggiungere l’orecchio con una intensità superiore ad un valore minimo detto soglia uditiva, cioè il valore minimo di pressione sonora in grado di determinare una sensazione sonora. La sensibilità dell’orecchio non e costante al variare della frequenza e, quindi, la soglia uditiva ha valori diversi lungo tutto il campo delle frequenze comprese tra 20 e 20.000 Hz.

La soglia uditiva e stata determinata sulla base delle risposte soggettive di individui giovani, di udito normale, in condizioni normalizzate di generazione e propagazione del suono e di ascolto. Livelli di pressione sonora pari a 130-140 Db determinano una sensazione fisica di dolore e tale valore viene definito soglia di dolore ed e indipendente dalla frequenza.

La misura del rumore: il dBA, il livello equivalente, il valore limite soglia (TLV).

MISURAZIONI DEL RUMORE – Art. 190

Se i valori inferiori di azione possono essere superati, il datore di lavoro misura i livelli di rumore cui i lavoratori sono esposti.

I metodi e le strumentazioni utilizzati devono essere adeguati alle caratteristiche del rumore da misurare, alla durata dell’esposizione e ai fattori ambientali secondo le indicazioni delle norme tecniche.

I metodi utilizzati possono includere la campionatura, purché sia rappresentativa dell’esposizione del lavoratore.

COSA DICE LA NORMATIVA

La normativa internazionale prevede 4 classi di strumenti:

  1. Classe 0: campioni di laboratorio.
  2. Classe 1: strumento di precisione per misure di laboratorio e sul campo.
  3. Classe 3: strumento di uso corrente.
  4. Classe 4: indagini preliminari a largo raggio.

Il D.Lgs. 81/08 indica che le misurazioni in ambito lavorativo devono essere eseguite mediante fonometro integratore che soddisfa i requisiti della classe 1 in conformità alla CEI EN 61672-1.

MISURATORI PERSONALI DELL’ESPOSIZIONE SONORA

I misuratori dell’esposizione sonora fissati sulla persona devono rispettare i requisiti della classe 1 in conformità alla CEI EN 61672-1 previsti per i fonometri integratori.

Il microfono è montato sulla spalla, nel lato dell’orecchio più esposto, ad una distanza di almeno 0,1 m dall’apertura del canale uditivo e ad una distanza di circa 0,04 m sopra la spalla stessa. Il microfono ed il suo cavo sono fissati in maniera tale da non subire intralci meccanici o ostruzioni che potrebbero indurre falsi risultati.

  • Filtri di ottava o terzi di ottava

Qualora nella catena di misurazione siano presenti filtri di ottava o di terzo di ottava, essi devono risultare conformi almeno alla classe 1 della CEI EN 61260.

  • Calibratore

Il calibratore deve possedere requisiti compatibili con la classe 1 della CEI EN 60942.

  • Calibrazione della strumentazione

La calibrazione acustica dell’intera catena di misura mediante il calibratore è stata effettuata prima e dopo ogni serie di misurazioni, con la stessa configurazione strumentale, nelle stesse condizioni microclimatiche e comunque all’inizio ed alla fine della giornata dei rilevamenti.

Se, a seguito della calibrazione, lo strumento mostrava uno scostamento dal valore di taratura del calibratore di oltre 0,5 dB, i risultati ottenuti dopo la precedente calibrazione sono stati considerati non validi.

  • Taratura

La taratura degli strumenti di misura viene eseguita con periodo non maggiore di 2 anni della rispondenza alle caratteristiche descritte nelle CEI EN 60942 e CEI EN 61672-3, a partire dall’immissione sul mercato. Tale verifica avviene, comunque, dopo un evento traumatico per gli strumenti o dopo una riparazione degli stessi.

Le verifiche periodiche sono eseguite presso laboratori facenti parte del SIT, Servizio di Taratura in Italia o dell’European Cooperation for the Accreditation (EA).

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA RILIEVI FONOMETRICI

Preliminarmente all’esecuzione delle indagini fonometriche si devono acquisire tutte le informazioni atte a fornire un quadro completo delle attività pertinenti ai lavoratori o alle postazioni cui le misurazioni stesse si riferiscono. Sono stati, pertanto, presi in considerazione.

  • I cicli tecnologici, le modalità di esecuzione delle fasi lavorative, i mezzi e ed i materiali utilizzati.
  • La variabilità delle lavorazioni.
  • Le caratteristiche del rumore: costante, fluttuante, impulsivo, ciclico.
  • Le condizioni acustiche in prossimità dei punti di misura, compresa la presenza di segnali di avvertimento e/o allarmi.
  • Le postazioni di lavoro occupate e i tempi di permanenza nella stesse.
  • Le eventuali pause o periodi di riposo e le relative postazioni o ambienti dove sono fruite.
  • L’eventuale presenza di gruppi di lavoratori acusticamente omogenei.

CONDIZIONI DI MISURA

I rilievi fonometrici devono essere effettuati nelle seguenti condizioni operative:

  • Ambienti a normale regime di funzionamento.
  • Attrezzature in condizioni operative di massima emissione sonora.

Datore di lavoro fornisce il seguente dispositivo di protezione individuale:

  • Cuffia antirumore modello BILSOM VIKING V3 ARCHETTO RUOTABILE.
  • Cuffia antirumore modello 3M 1430.
  • Inserti auricolari modello BILSOM 303L.

ATTIVITÀ A LIVELLO DI ESPOSIZIONE MOLTO VARIABILE (Art. 191)

Per attività che comportano un’elevata fluttuazione dei livelli di esposizione personale dei lavoratori, il datore di lavoro può attribuire a detti lavoratori un’esposizione al rumore al di sopra dei valori superiori di azione, garantendo loro le misure di prevenzione e protezione conseguenti e in particolare:

  1. La disponibilità dei dispositivi di protezione individuale dell’udito.
  2. L’informazione e la formazione.
  3. Il controllo sanitario.

In questo caso la misurazione associata alla valutazione si limita a determinare il livello di rumore prodotto dalle attrezzature nei posti operatore ai fini dell’identificazione delle misure di prevenzione e protezione e per formulare il programma delle misure tecniche e organizzative.

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