Conoscere gli attrezzi per il taglio a mano, permette di individuare quello più adatto alle specifiche esigenze per ottenere un buon risultato senza perdere tempo e senza incorrere in possibili incidenti; a condizione che si disponga degli attrezzi appropriati alle diverse lavorazioni.
La precisione del taglio dipende, infatti, dalla bontà della sega o meglio della lama oltre che dall’abilità dell’operatore.
Maggiore è il numero dei denti che possiede la lama, tanto più preciso sarà il taglio, a patto che le lame della sega siano abbastanza affilate e correttamente stradate. Solo in questo modo la lama scorrerà liberamente nella fessura creata dal taglio.
Oltre che affilati i denti della sega devono essere stradati, ossia inclinati alternativamente uno a destra e uno a sinistra, lasciando tra i due un dente dritto.
Nonostante il livello di efficienza e perfezione raggiunto dalle seghe elettriche, quelle manuali non sono state soppiantate e restano insostituibili per la quasi totalità dei lavori.
LE SEGHE SI POSSONO SUDDIVIDERE NELLE SEGUENTI TIPOLOGIE:
Il segaccio o saraco: è la più utilizzata per i lavori di falegnameria, presenta una lama a forma di trapezoidale con una lunghezza da 40 a 60 cm ed uno spessore di circa 2mm, alla cui estremità si trova l’impugnatura, con una dentatura più o meno grande a secondo dell’uso a cui è destinato. Denti sottili per lavori di maggiore precisione o denti abbastanza lunghi e ben stradati per tagli più consistenti. Il segaccio è pertanto indicato non solo per piccoli tagli, ma anche per tagli di una certa consistenza, purché non curvi. È un attrezzo molto versatile, i tagli obliqui (30°, 45° , 90°) si eseguono con l’ausilio di apposite guide di metallo o plastica.
La sega a dorso: è caratterizzata da una lama solitamente rettangolare con uno spessore molto sottile e con seghettatura molto piccola. È detta a dorso in quanto sul lato opposto alla seghettatura, ossia sul dorso, è stato fissato un rinforzo metallico a “U” che la rende rigida e impedisce che si pieghi. E’ utilizzata per eseguire dei tagli precisi e soprattutto per la realizzazione d’incastri (listelli, cornici, ecc). Risulta particolarmente indicata per tagli obliqui, soprattutto di listelli e tavole di dimensioni contenute, da eseguire con apposite dime (cassette in plastica o metalliche munite di feritoie che fanno da guida alla lama, cassette in cui alloggiare il pezzo da segare).
Sega a telaio: è caratterizzata da una lama lunga e sottile con un’altezza di pochi centimetri, fissata su di un telaio di legno che la mantiene tesa con una corda o una barra filettata posizionata simmetricamente e parallela alla lama.
Più precisamente, il telaio è formato da due aste verticali ed una orizzontale in modo da formare una “H”. Le due barre della “H” ad una estremità sono collegate con una lama , mentre al lato opposto troviamo un meccanismo di tensione, un tempo si usava una corda di canapa, oggi di norma una barra filettata.
La sega a telaio ha una portata universale, si presta per svariate lavorazioni, sia che prevedano tagli lungovena, nel quel caso è necessaria una lama con denti aggressivi e grossolani, che tagli traverso vena, in quel caso è consigliabile una lama con denti più sottili. Lame diverse per larghezza e dentatura, facilmente sostituibili, assicurano una molteplicità di utilizzi, tagli netti e sottili anche su pezzi abbastanza grandi. È una sega utilizzata per eseguire dei tagli curvilinei e che lavora “di punta” quando la si spinge in avanti.
Gattuccio o foretto: è una sega manuale simile al segaccio, con una lama sempre a forma triangolare, ma molto più sottile fissata a un manico. È indicata sia per tagli dritti che per quelli leggermente curvilinei, avendo l’accortezza di usare rispettivamente la parte più larga, prossima all’impugnatura, per i tagli dritti e la parte più stretta man mano che si passa ai tagli arcuati.
Seghetto da traforo: ha una lama sottilissima e intercambiabile tenuta tesa da un archetto metallico a forma di “U” particolarmente accentuata. In commercio esistono diverse tipologie di lame, alcune di queste permettono tagli omnidirezionali. E’ utilizzato per eseguire tagli curvilinei su compensati o su tavole di qualche millimetro di spessore. Per questo trova impiego soprattutto nel settore del modellismo.
Seghetto a mano per punti scomodi da raggiungere: questo piccolo seghetto a mano e indispensabile per zone difficili da raggiungere. La lama può essere facilmente smontata è sostituita da una qualsiasi lama per metallo da 300mm.
Seghetto per metalli: ha una lama con dentatura per metallo, lunga 300mm, fissata su di un arco a sezione rettangolare. È realizzato in scatolato di acciaio con verniciatura a polvere nera. L’impugnatura ergonomica è grande e comoda, realizzata in plastica antiscivolo e rinforzata con fibre di vetro. La lama è fissata a telaio con prigionieri. La parte interna vuota del telaio può ospitare altre lame. Può essere munita di una vite a farfalla nella parte anteriore dell’arco per poter tensionare la lama.
Non è una sega da falegname, ma considerando che a volte si deve operare sulla ferramenta di un mobile, ritengo che questa sega sia indispensabile in laboratorio.
Sega ad arco: costituita da una lama tenuta in tensione da un arco metallico, risulta indicata per tagli grossolani, collegati più alla cura e manutenzione dei giardini che ai lavori di falegnameria. Ad esso si rifà il piccolo ed economico seghetto ad arco, per legno e metalli, a lama intercambiabili.
Sega Giapponese: ha una lama sottile fissata su di un manico dritto, lavora a tiro (i denti incidono il legno quando la lama è tirata e non spinta), ne esistono di diversi modelli in base al tipo di taglio che si deve effettuare, quando la si utilizza si deve prestare particolare attenzione a non piagarne la lama. Questa sega garantisce una migliore precisione e finitura del taglio. Anche se personalmente non l’ho mai provata, molti la usano e ne parlano bene, ritengo che sia un utensile da acquistare quando si è acquisita una certa pratica.
Sega a fili d’acciaio o a catena (pocket chainsaw): . Le loro caratteristiche sono di essere leggere e di occupare pochissimo spazio. Ciò le rende particolarmente utili per chi si sposta a piedi e solo per tagli piccoli e non precisi.
Strumenti indispensabili per la sopravvivenza, campeggio, emergenze, lavoro in giardino e molto altro ancora.
La lama a filo è fatta da fili avvolti a spirale in acciaio intrecciato su se stesso di una lunghezza di 60cm con due anelli all’estremità che costituiscono l’impugnatura dell’attrezzo. E ideale da usare a mano o adattare ad un archetto per simulare un vero e proprio seghetto. Viene usato su piccoli tronchi o rami.
Pocket chainsaw è costituita da una catena lunga 65cm dentata ad alta resistenza composta da 124 denti bidirezionali in acciaio trattato termicamente con all’estremità due manici (anelli o cinghie).
Può essere usata per tagliare rami, legno, plastica, metallo morbido.
Può essere messa in tasca, di piccole dimensioni e multifunzione.
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