PRODOTTI: CARTA VETRATA

prodotti carta vetrata

Tutti quei lavori in cui sia necessario pulire una superficie, in qualunque modo, oppure lisciarla per incollarla o per verniciarla, è necessario usare la carta vetrata o la carta abrasiva. In commercio esistono varie tipologie di questo prodotto che si può adoperare a mano oppure inserito appositi attrezzi elettrici.

In questa pagina si spiegano gli usi per i singoli articoli, utili non soltanto in opere di falegnameria ma anche in ambito meccanico.

IL PROBLEMA

Bisogna levigare e trattare una superficie di legno per renderla perfettamente liscia al tatto ed elinminare le scabrosità presenti. Oppure sia necessario rendere ruvida una certa zona di un altro tipo di materiale per poterla incollare su un’altra. In entrambi i casi, anche se possa apparire contraddittorio, è indispensabile adoperare la carta vetrata, anche se non dello stesso tipo.

Ecco come fare.

I TIPI DI CARTE VETRATA IN COMMERCIO

Nei negozi per il fai da te troviamo molteplici tipologie di carta vetrata. Non soltanto quella adatta ad essere usata in appositi attrezzi da lavoro, come la levigatrice orbitale o il carrarmato, ma anche quella che, normalmente, si usa a mano.

La carta vetrata, in primo luogo formata da un supporto cartaceo oppure di tessuto, una tela, è fatta di minuscoli pezzi di materiale abrasivo, perciò vetrata giacché si tratta di elementi di silice, (con cui si fabbrica il vetro), o di altro similare materiale come lo smeriglio. Secondo su quale superficie sia adoperata, essa perde la sua capacità di “graffiare” il materiale da trattare e, a mano a mano che avanza l’uso, diventa sempre meno efficace. Dunque andrà sostituita con un altro pezzo simile se non con un altro tipo a grana più fina. Questo soprattutto per arrivare a ottenere una superficie perfettamente liscia.

Ma non sempre è così perché, nel caso ad esempio delle suole delle scarpe o dei sopratacchi, occorre, al contrario, avere una superficie piuttosto rugosa, dove la colla sia capace di svolgere più precisamente il suo obiettivo. In questo caso, difatti, la colla si insinuerà più facilmente fra la peluria del materiale connettendola molto più efficacemente rispetto a una superficie liscia a specchio.

Quest’ultimo trattamento, invece, serve, per verniciare il legno, ad esempio, come nei casi di mobili, di infissi e di altre realizzazioni simili. Dunque per le scarpe serve una grana grossa, mentre per il legno si parte dalla grossa per arrivare alla fina.

Qualora si usino attrezzi elettrici è indispensabile dotarli di carta vetrata a supporto robusto, cioè quelle fatte con tela. Nel caso specifico del carrarmato è utilizzabile soltanto un tipo di carta vetrata già predisposta a nastro chiuso perché essa, nell’attrezzo, deve circolare e grattare a una certa velocità.

In base alla grana, indicata sul retro dei pezzi con la lettera P, la carta vetrata può essere, per esempio:

  • Da 40 la cui grana è grossa e serve per sgrossare le superfici.
  • Da 100 a grana media per operazioni intermedie.
  • Da 1200 a grana molto fina per fare lavori di finitura.

I numeri di grana, in realtà, vanno da 40 fino a 2500 e indicano la sempre minore rugosità del materiale superficiale delle carte abrasive. Al momento dell’acquisto, (il costo è piuttosto contenuto, soltanto il nastro chiuso arriva a un paio di euro), secondo il lavoro cui sono destinate, queste carte possono essere toccate con mano per verificare il tipo maggiormente adatto. Nulla vieta di comprarne un pezzo, si vende a metri, di vari tipi e grana, in maniera da avere a disposizione ciò che serve, secondo l’opportunità del lavoro. Naturalmente non occorre tutta la serie, ne bastano soltanto alcuni tipi.

La grana più fina serve per ottenere superfici lucidate, cosicché si può usare questo materiale anche per levigare pietre e marmi, oltre che metalli di ogni genere.

L’USO DELLA CARTA VETRATA

Pero tenere risultati migliori, un uso più efficace del prodotto e una minore fatica durante il lavoro, si consiglia di mettere un pezzo di questa carta attorno a un listello di legno, abbastanza maneggevole, che funga da supporto temporaneo. Soprattutto se occorre lavorare dentro parti molto piccole dove sarebbe difficile operare senza aiutarsi con un attrezzo di uguale piccola taglia.

L’articolo su tela è, appare ovvio, molto più resistente, anche se ugualmente più costoso. Nel caso si lavori su metalli è necessario acquistare carta abrasiva su tela. Qualche volta il prodotto risulta più efficace se bagnato, tanto che esistono pure tipi che sono impermeabili.

Una volta che si nota come il lavoro non proceda, significa che è il momento di cambiare carta vetrata e adoperare un pezzo nuovo. Sarà sufficiente tagliarlo da ciò che è stato comprato, a fogli o a nastro. Passare dalla grana più grossa a quella più fina, significa trattare la superficie con tecnica sforzandosi di meno nel lisciarla come occorre.

Qualora si usi la levigatrice elettrica o il carrarmato si fa molto prima, anche se soltanto alcuni tipi di lavoro sono possibili con tali attrezzi. È altrettanto logico che bisogna essere dotati di questi tipi di strumenti da lavoro dal costo pure contenuto, diversamente bisogna adattarsi, soprattutto se non sono opere ricorrenti, con il solo uso delle mani.

IL RISPARMIO

La carta vetrata è utile per tutte le opere di finitura e non soltanto. Chiunque operi con il fai da te non può fare a meno di attrezzarsi con questo prodotto che, in tutti i tipi di grana in commercio, consente di ottenere realizzazioni finali degne di chi lavora in maniera Professionale.

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