MEZZI DI FISSAGGIO: LA MORSA

GENERALITÀ

Gli elementi a facce parallele di medie e piccole dimensioni si fissano normalmente con la morsa.

Il bloccaggio con morsa è vantaggioso perché facile, rapido e sicuro.

La morsa blocca il pezzo premendolo su due facce laterali oppure su generatrici opposte parallele.

In questo caso (pezzi cilindrici) l’azione di bloccaggio dovrà essere estesa alla maggior superficie possibile a mezzo di attrezzi ausiliari (blocchetti a « V »).

TIPI DI MORSE PER MACCHINE

1. Semplice: con i tasselli di guida per il suo esatto posizionamento sulla tavola (fìgura 1B).
2. Orientabile sul piano orizzontale: con base graduata che consente al pezzo di raggiungere qualunque posizione angolare sul piano orizzontale (fìgura1 A).
3. Orientabile attorno a due assi: uno verticale: B-B (base girevole) e l’altro orizzontale: A-A (fìgura centrale).
4. Orientabile attorno a tre assi: costituita da due snodi (graduati) ortogonali, che in unione alla base girevole permettono di orientare il pezzo in qualsiasi posizione nello spazio.

SISTEMI DI CHIUSURA NELLE MORSE

1. Con vite e madrevite: è il tipo più semplice e comune.
2. Con vite differenziale: munita di una vite di passo rapido, per l’accostamento della ganascia anteriore, e di un’altra di passo fine che interviene per il bloccaggio rigido del pezzo.
   1. Con poco sforzo sulla maniglia si ottiene una grande sicurezza di bloccaggio.
3. Con eccentrico: viene predisposta con metodi diversi alla misura voluta e quindi un eccentrico con maniglia provvede rapidamente al bloccaggio e sbloccaggio del pezzo. Ha il vantaggio di un grande risparmio di tempo nelle lavorazioni in serie (fìgura 1B).
4. Pneumatica: la ganascia mobile è avvicinata con la solita vite, il bloccaggio avviene invece con aria compressa agente sul pistone. Una apposita molla la richiama in posizione di riposo appena deviato il getto di aria (fìgura 1C).
5. Oleodinamica: avendo due cilindri di diametro diverso comunicanti fra loro, ed applicando una forza (f) sul pistone di diametro minore, questa viene ampliata sul pistone più grande in ragione del quadrato del rapporto dei diametri e cioè:

APPLICAZIONE DI GANASCE SPECIALI

Nei lavori in serie si può usufruire dei sistemi di chiusura delle morse e cambiare la forma delle ganasce per fissare pezzi di forma speciale non facilmente bloccabili con le ganasce piane ordinarie (fìgure 2B-C). La fìgura 2A presenta una morsa con ganascia girevole quadrata che permette quattro prestazioni diverse, una per lato.

Nella fìgura 2D s’illustra il modo di bloccare pezzi sottili con la morsa; la leggera inclinazione dei due spessori costringe il pezzo ad aderire perfettamente sui blocchetti di sostegno.

CARATTERISTICHE DI PRECISIONE NELLE MORSE

1. Faccia di appoggio rigorosamente piana.
2. Faccia della ganascia fìssa perfettamente perpendicolare alla base di appoggio e quella mobile parallela alla ganascia fìssa.
3. Gioco minimo di scorrimento fra il corpo della morsa e la ganascia mobile.
4. Scanalatura della faccia di appoggio per fissarvi i tasselli di allineamento perfettamente perpendicolare alle ganasce.
5. Gioco minimo dei tasselli nella scanalatura della tavola.

NOTA: per ottenere un perfetto appoggio del pezzo sulle guide della morsa (faccia inferiore) si richiedono morse di forma e costruzione particolare nelle quali con l’aumento dello sforzo di chiusura si obbliga il pezzo ad aderire alla base (fìgure 2-3).

FISSAGGIO DELLA MORSA SULLA TAVOLA

Per quanto è possibile la morsa si fìssa sulla tavola della fresatrice in modo che ad ogni componente (f) dello sforzo di taglio sul pezzo, corrisponda una conveniente reazione degli appoggi (r) e cioè allo sforzo maggiore si oppone la ganascia fìssa della morsa. Si dovrà inoltre collocare blocchetti d’appoggio, ed eventualmente anche un arresto sulla testata nel senso opposto all’avanzamento.

Il controllo del posizionamento si fa con la squadra (fìgura 3) oppure con il comparatore (fìgura principale) secondo il grado di precisione richiesto correggendo con leggeri colpi di martello di plastica di piombo ed infine bloccando rigidamente.

Qualora il pezzo fosse più lungo delle ganasce, il controllo si può realizzare direttamente su di esso (fìgura 4C).

POSIZIONAMENTO DEL PEZZO NELLA MORSA

Per pezzi il cui spessore è inferiore all’altezza delle ganasce si ricorre all’uso dei blocchetti calibrati, di spessore tale da permettere ancora una sufficiente presa dell’elemento nella morsa (fìgura 3A).

Quando il pezzo è sporgente dalle ganasce occorre sostenerlo con appoggi opportuni, avendo poi l’avvertenza di far ruotare la fresa come indicato in fìgure 4B-4C.

AVVERTENZE

• Assicurarsi che le ganasce siano pulite e libere da grasso od olio e interporre tra piano e ganasce foglio di carta.
• Posizionare sempre il pezzo per quanto è possibile al centro delle ganasce.
• Non battere sull’asta o manovella di bloccaggio.
• Scegliere una morsa con capacità di chiusura proporzionata alle dimensioni del pezzo da lavorare.
• Pezzi con pareti sottili, si possono deformare durante la lavorazione, occorre sostenerli con apposite mordacchie che impediscono l’apertura delle pareti (fìgura 2B).

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