LE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI E LE NORMATIVE NAZIONALI SUI CAMPI ELETTROMAGNETICI

le linee guida internazionali e le normative nazionali sui campi elettromagnetici

Le normative vengono stabilite per proteggere la nostra salute; sono ben note quelle fissate per molti additivi alimentari, per la concentrazione di sostanze chimiche nell’acqua o per gli inquinanti atmosferici. Analogamente, esistono norme per limitare l’eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici presenti nel nostro ambiente.

LA PROTEZIONE DELLA SALUTE PUBBLICA

Sulla base delle conoscenze scientifiche del momento vengono sviluppate linee guida internazionali e normative nazionali, che mirano ad assicurare che i campi elettromagnetici che l’uomo incontra non siano pericolosi per la salute.

Per tener conto delle incertezze nelle conoscenze (dovute, ad esempio, agli errori sperimentali, all’estrapolazione dall’animale all’uomo o all’indeterminazione statistica), le linee guida includono ampi fattori di sicurezza nei limiti di esposizione. Le linee guida sono regolarmente riviste e, se necessario, aggiornate.

LE MISURE CAUTELATIVE PER IL RISCHIO SANITARIO

È stato suggerito che l’adozione di ulteriori precauzioni per tener conto delle residue incertezze possa costituire un’utile politica da adottare in attesa che la scienza migliori le sue conoscenze sulle conseguenze per la salute. Il tipo e l’entità delle misure cautelative scelte dipende però da quanto forte è l’evidenza di un rischio sanitario, nonché dalle dimensioni e dalla natura delle possibili conseguenze. Le azioni precauzionali dovrebbero essere proporzionate al potenziale rischio. Diverse politiche cautelative sono state sviluppate per venire incontro alle preoccupazioni per le esposizioni della popolazione e dei lavoratori e ad altri problemi di salute ambientale e di sicurezza connessi ad agenti chimici e fisici.

CHI DECIDE SULLE LINEE GUIDA

I diversi paesi stabiliscono le proprie norme nazionali per l’esposizione ai campi elettromagnetici. Comunque, la maggior parte di queste normative nazionali sono basate sulle linee guida elaborate dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP, International Commission on Non Ionizing Radiation Protection). Questa organizzazione non governativa, formalmente riconosciuta dall’OMS, valuta i risultati scientifici che provengono da tutto il mondo. Sulla base di un’approfondita rassegna della letteratura, l’ICNIRP produce linee guida che raccomandano dei limiti di esposizione. Queste linee guida vengono periodicamente riviste e, se necessario, aggiornate.

I livelli di campo elettromagnetico variano in modo complesso con la frequenza. Un elenco di tutti i valori previsti da tutte le normative e per tutte le frequenze sarebbe difficile da comprendere. Le linee guida trattano le tre aree su cui si sono concentrati gli interrogativi del pubblico: elettricità nelle abitazioni, stazioni radio base per telefonia mobile e forni a microonde.

LA GLOBALIZZAZIONE DELLA NORMATIVA SULL’ESPOSIZIONE AI CEM

I limiti di esposizione delle linee guida possono differire di un fattore superiore a 100 rispetto a quelli di alcuni paesi exsovietici e occidentali. Con la globalizzazione dei commerci e con la rapida introduzione delle telecomunicazioni su scala mondiale, occorrono però norme universali. Molti paesi dell’ex-Unione Sovietica stanno ora prendendo in considerazione nuove normative; nello stesso tempo, l’OMS ha promosso un’iniziativa per armonizzare le linee guida di esposizione a livello mondiale. Le future normative si baseranno sui risultati del Progetto Internazionale Campi Elettromagnetici dell’OMS.

I LIMITI DI ESPOSIZIONE STABILITI DALLE LINEE GUIDA

Un punto importante da sottolineare è che i limiti stabiliti dalle linee guida non costituiscono una linea di demarcazione tra sicurezza e pericolo. Non esiste nessun livello particolare al di sopra del quale le esposizioni diventano pericolose per la salute; al contrario, il potenziale rischio per la salute umana aumenta gradualmente all’aumentare dei livelli di esposizione. Le linee guida indicano che, al di sotto di una determinata soglia, l’esposizione a campi elettromagnetici è, secondo le conoscenze scientifiche, sicura. Questo non comporta automaticamente che al di sopra del limite dato l’esposizione sia dannosa.

Per poter stabilire dei limiti di esposizione, occorre però che gli studi scientifici identifichino il livello di soglia a cui si manifestano i primi effetti sanitari. Poiché non si possono usare esseri umani per gli esperimenti, le linee guida si basano sugli studi su animali, analizzati criticamente. Sottili modificazioni del comportamento negli animali a bassi livelli di esposizione precedono speso alterazioni più gravi della salute, che si manifestano a livelli più alti. Un comportamento anormale è un indicatore molto sensibile di una risposta biologica ed è stato scelto come il più basso effetto sanitario osservabile. Le linee guide raccomandano di evitare esposizioni a livelli ai quali le modificazioni del comportamento diventano apprezzabili.

CIO’ CHE LE LINEE GUIDA NON POSSONO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE

Istituzioni nazionali ed internazionali emanano ed aggiornano, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, normative per la protezione dagli effetti sanitari conosciuti.

Le linee guida sono sviluppate per la popolazione media e non possono affrontare direttamente le esigenze di una minoranza di persone potenzialmente più sensibili. Le linee guida per l’inquinamento atmosferico, ad esempio, non sono basate sulle particolari necessità degli asmatici. Così pure, le linee guida per i campi elettromagnetici non sono progettate per proteggere le persone dall’interferenza con dispositivi medici impiantati, come gli stimolatori cardiaci (pacemaker). Le situazioni espositive da evitare dovrebbero invece essere previste dai costruttori e dai medici che impiantano il dispositivo.

COME SI METTONO IN PRATICA LE LINEE GUIDA E CHI LE CONTROLLA

La responsabilità dell’accertamento dei campi attorno agli elettrodotti, alle stazioni radio base per telefonia mobile e a tutte le altre sorgenti accessibili al pubblico ricade sugli enti governativi e sulle autorità locali. Questi devono assicurare il rispetto delle linee guida.

Per quanto riguarda gli apparati elettronici, il costruttore è responsabile del rispetto dei limiti fissati dalle normative di prodotto. Comunque, come già visto, le caratteristiche della maggior parte dei dispositivi assicurano che i campi emessi siano ben al di sotto dei valori limite. Inoltre, molte associazioni di consumatori effettuano regolarmente delle loro prove. Nel caso in cui si hanno particolari dubbi o preoccupazioni, si ci può rivolgere direttamente al costruttore o alla autorità sanitaria locale.

LE PRINCIPALI NORMATIVE DI SICUREZZA NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

Le principali normative di sicurezza nazionali ed internazionali riguardanti l’esposizione dell’essere umano all’induzione magnetica a bassa frequenza sono:

  • RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA 1999/519 CE “Relativa alla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz”:
  • LEGGE 36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”:
  • DPCM 8/7/2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti.
  • DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici):
  • DLgs 81/2008 Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
  • DIRETTIVA 2013/35/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 26 giugno 2013 sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici).

LA NORMATIVA PER LA PROTEZIONE DELLA SALUTE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI

A livello nazionale, i riferimenti normativi per la sicurezza nei luoghi di lavoro, in ordine cronologico, sono:

  • La Legge quadro 22 febbraio 2001, n.36 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.
  • Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.
  • Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”.
  • Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”. Tutte le disposizioni specifiche in materia di protezione dei lavoratori dalle esposizioni ai campi elettromagnetici sono contenute nel Capo IV del Titolo VIII – Agenti fisici così come modificato dal D. Lgs. 1 agosto 2016 N.159 (GU N. 192 del 18-8-2016) che ha recepito in Italia la Direttiva 2013/35/UE (data di entrata in vigore 2 settembre 2016).
  • Ai fini della valutazione del rischio, alla luce del Decreto Legislativo 1 AGOSTO 2016 N. 159, rimangono comunque validi i criteri di valutazione del rischio definiti dal documento Coordinamento Tecnico Regioni – ISPESL Prime indicazioni applicative del Decreto Legislativo 81/2008, Titolo VIII; Prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione a campi elettromagnetici nei luoghi di lavoro.
  • Campi elettromagnetici (ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente, ISCTI Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione e ISS Istituto Superiore di Sanità).
  • I campi elettromagnetici (PAF Portale Agenti Fisici in collaborazione con il CNR IFAC).
  • Scopriamo insieme l’elettromagnetismo (ARPAV Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto e Città di Venezia).
  • Cosa sono i campi elettromagnetici (OMS Organizzazione Mondiale della Sanità e Elettra 2000).

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