FORATURA

DEFINIZIONE

È l’operazione con la quale si eseguono fori circolari con utensili chiamate punte da trapano (oppure con matrici e punzoni).

Questa operazione esige specialmente:

1. Punte da trapano ben affilate.
2. Giusta velocità periferica di taglio.
3. Pezzi da forare ben fissi e livellati.
4. Molta attenzione all’inizio ed alla fine della foratura.

MOVIMENTI

1. Di rotazione della punta (giri inversamente proporzionali ai
   “Ø” diametri).
2. Di avanzamento per giro della punta (dipendente dal diametro della punta, dalla potenza della trapanatrice e durezza del materiale).

VELOCITÀ PERIFERICA

velocità periferica della punta di acciaio al carbonio in relazione al materiale da forare:

1. Alluminio e leghe leggere: 60-80 m/mm
2. Acciaio dolce: 10-15 m/mm
3. Ghisa grigia: 15-20 m/mm
4. Ghisa dura ed acciaio fuso: 6-10 m/mm

NOTA: Con punte di acciaio rapido ordinario queste velocità si possono duplicare.

PUNTE DA TRAPANO

1. Le più usate sono quelle ad elica, il cui diametro si misura sulle fasce di guida (figura 1).
2. Ve ne sono pure: a guida, a lancia, con centro, sagomate, ecc..
3. Le punte ad elica di codolo cilindrico si chiudono in appositi mandrini portapunte (vedi articolo: eseguire fori passanti e ciechi di piccolo diametro).
4. Le punte elicoidali a codolo conico s’innestano nei coni di riduzione Morse (C.M. – figura 2).
5. Le punte elicoidali con attacco conico dal “Ø” diametro 2 al “Ø” diametro 14 hanno il C.M. 1
   1. Oltre 14 al 23 hanno il C.M. 2
   2. Oltre 23 al 31,75 hanno il C.M.3
   3. Oltre il 31,75 al 50,5 hanno il C.M. 4
   4. Oltre il 50,5 al 76 hanno il C.M. 5
   5. Oltre 76 al 100 hanno il C.M. 6

Le punte con i coni di riduzione s’innestano sul mandrino del trapano con in figura 2, e si tolgono con apposita chiavetta come indica la figura 3.

ANGOLO FRA I TAGLIENTI E ANGOLO DELL’ELICA

1. Per acciaio e ghisa: 118° – 25° – 30°
2. Alluminio e rame: 140° – 45°
3. Ottone e bronzo: 130° – 10°  – 15°
4. Elektron: 100° – 10°  – 15°
5. Fibra, gelatite, cell: 70° – 10°  – 15°

REFRIGERANTI

1. Per acciaio duro: olio da taglio.
2. Per acciaio dolce e ferro: 20% di olio emulsionabile ed 80% di acqua.
3. Per alluminio e leghe leggere: petrolio e acqua con soda.
4. Ottone, bronzi e ghisa: foratura a secco, o con flusso di aria compressa.

NORME PER L’USO DELLE PUNTE AD ELICA

Una buona punta ad elica dovrebbe:

1. Produrre fori precisi e diritti.
2. Penetrare con poca spesa di energia.
3. Scaricare facilmente i trucioli.
4. Avere un filo tagliente della massima durata.

Per ottenere questi risultati bisogna:

1. Assicurarsi del perfetto funzionamento del trapano, riparando a tempo le imperfezioni.
2. Nei fori profondi scaricare i trucioli con frequenza (figura 4).
3. Refrigerare abbondantemente e con liquido adatto.
4. Non gettare acqua fredda sulla punta riscaldata.
5. Non premere troppo la punta contro la mola quando si affila.
6. Non affilare troppo il nucleo della punta.
7. Affilare sovente le punte.
8. Fissare solidamente le punte al mandrino per tutta la lunghezza del codolo.
9. Fissare convenientemente il pezzo da forare.
10. Evitare l’attacco brusco della punta con il metallo.
11. Diminuire l’avanzamento all’uscita della punta dal foro.
12. Osservare diligentemente la velocità di lavoro e gli avanzamenti.
13. Se la lunghezza della spirale dell’elica è minore di quella del foro da eseguire, la punta si riempie di trucioli e si rompe; occorre perciò scaricare sovente i trucioli (figura 4).

DIFETTI DELLA FORATURA. LORO CAUSE E RIMEDI (TABELLA)

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