APPLICAZIONI SPECIALI: RIPRODUTTORE OLEODINAMICO

applicazioni speciali: riproduttore oliodinamico

Il riproduttore oleodinamico è un apparecchio che permette di riprodurre esattamente il profilo di un pezzo campione o di una sagoma, nella lavorazione in serie al tornio parallelo, aumentandone perciò grandemente la produttività per pezzi a diametri multipli o a profili particolari.

Il riproduttore oleodinamico si compone di:

  1. Centralina.
  2. Gruppo riproduttore.
  3. Portacampione.

Il suo posizionamento sul tornio varia secondo il lavoro da eseguire (figure 1 – 2 – 3 ).

L’incremento per le diverse passate non si effettua con le maniglie delle slitte del tornio, ma con un volantino (V) supplementare dell’apparecchio.

SCOPO DELL’OPERAZIONE

Imporre all’utensile un movimento che lo mantenga costantemente sulla traiettoria parallela alla generatrice di un pezzo campione, o sagoma in lamiera per tornire con facilità e precisione dei pezzi in serie.

PARTI COMPONENTI IL RIPRODUTTORE OLEODINAMICO

  1. Centralina oleodinamica composta essenzialmente di: serbatoio d’olio, filtro, pompa, motore, valvola limitatrice di precisione, valvola di scarico, manometro ecc..
  2. Gruppo riproduttore che si fissa sulla slitta trasversale in diverse posizioni, con relativo palpatore e torretta portautensili collegata alla centralina con due tubi per l’afflusso e lo scarico dell’olio.
  3. Portacampione o portasagoma con registrazione micrometrica longitudinale e trasversale.

MONTAGGIO DELL’APPARECCHIO SUL TORNIO

Il gruppo riproduttore si adatta con viti alla slitta trasversale. Due mensole fissate nella parte posteriore del banco sostengono una traversa con possibile registrazione longitudinale. Detta traversa sostiene due punte sulle quali viene montato il pezzo campione. Una di esse è registrabile micrometricamente nel senso trasversale per la registrazione del parallelismo.

L’utensile dev’essere affilato con raccordo eguale a quello del palpatore e opportunamente posizionato.

Prima di usare l’apparecchio occorre lubrificare tutte le parti mobili e le superfici non facenti parte del circuito oleodinamico.

FUNZIONAMENTO

Il moto longitudinale dell’utensile è determinato dal moto del carro, invece quello trasversale dipende dal profilo del pezzo campione rilevato dal palpatore dell’apparecchio.

La caratteristica principale del riproduttore è il sistema di servo-comando oleodinamico, con il quale, mediante una leggera pressione sul palpatore, si ottiene un rigido posizionamento della slitta porta-utensili.

Mentre la slitta longitudinale si sposta automaticamente lungo le guide e il palpatore segue il profilo del pezzo, si possono presentare tre casi, cioè:

  1. Il profilo del pezzo campione è parallelo alle guide: l’utensile non si sposta (in senso radiale).
  2. Il profilo del pezzo campione è inclinato o curvo: l’utensile si sposta in senso radiale; la combinazione di questo moto con quello longitudinale determina l’esatto profilo.
  3. Il profilo del pezzo campione presenta uno spallamento a 90°: nel senso dell’avanzamento (frontale) l’utensile si sposta trasversalmente all’indietro per compensare l’avanzamento del carrello e produrre l’angolo retto.

NOTE: Si possono anche eseguire lavori di riproduzioni in senso trasversale  disponendo il pezzo campione e l’apparecchio come in figura 4 ed effettuando l’avanzamento principale con il carro trasversale.

VANTAGGI DEL RIPRODUTTORE OLEODINAMICO

  • Automaticità del ciclo di lavorazione.
  • Riproduzione esatta del pezzo campione.
  • Riduzione del costo per l’eliminazione di una parte dei tempi passivi.
  • Riduzione degli errori di manovra.

METODO DI LAVORO

  1. Preparare a parte il pezzo campione o la sagoma che deve avere le due estremità alquanto più lunghe per facilitare l’appoggio del palpatore.
  2. Bloccare il pezzo campione (o sagoma) sugli appositi sostegni (punte o morsetti) opportunamente posizionati in senso longitudinale (posizionamento approssimato).
  3. Iniziare la tornitura di prova per registrare con precisione il parallelismo della sagoma, operando con la vite micrometrica trasversale; osservando che la differenza dei diametri sulle estremità sia eguale a quella del campione.
  4. Registrare esattamente in senso longitudinale il portacampione, mediante la vite micrometrica.
  5. Regolare le progressive profondità di passata mediante il volantino V.
  6. Tornire il pezzo fino alle dimensioni finali (in pratica basta controllare un solo diametro del pezzo) e azzerare il tamburo del volantino V per i pezzi successivi.
  7. Durante la lavorazione, controllare ogni pezzo per assicurarsi che la precisione rimanga invariata.

AVVERTENZE

  • Per assicurare una buona precisione controllare spesso la registrazione dei lardoni.
  • Ricambiare l’olio della centralina secondo le istruzioni della ditta costruttrice dell’apparecchio.
  • Osservare le norme per la messa a punto e per funzionamento.

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