IL CAMPO MAGNETICO E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI

il campo magnetico e la sicurezza dei lavoratori

Se una lampadina è connessa ad una batteria questa si accende. Questo è reso possibile grazie ad un flusso di corrente che attraversa tutto il circuito. Non appena la corrente inizia a circolare nel circuito si forma anche un campo magnetico. La forza del campo magnetico (H) è misurata in Ampere su metro (A/m). La linee di forza del campo magnetico sono concentriche con il filo attraverso il quale fluisce la corrente.

I CAMPI STATICI ED I CAMPI ALTERNATI

Il campo elettrico fluisce dal polo positivo al polo negativo. Nel campo statico questa direzione del flusso rimane costante. Il campo statico è quello della terra a cui (in condizioni di bel tempo corrisponde un forza di 0.1-05 kV/m. Il campo statico è anche presente in alcune metropolitane e ferrovie urbane e nella tomografia RMN. Nel nostro esempio la batteria eroga una corrente costante, ma se ruotiamo la batteria velocemente la corrente continuerà a fluire ma cambiando direzione, ovvero abbiamo ottenuto una corrente alternata. Il numero di volte che la corrente inverte direzione nel tempo sono gli Hertz (Hz). Se la corrente cambia direzione 50 volte al secondo è una corrente di 50 Hz.

IL CAMPO ELETTRICO

Se due piastre metalliche si connettono ad una batteria, tra le due piastre si viene a localizzare un campo elettrico dovuto alla differenza di potenziale tra le due piastre stesse. Il voltaggio è espresso in Volts (V) Se la batteria ha un Voltaggio di 1,5 V e se le piastre sono ad una distanza di 1 metro il campo elettrico (E) tra di esse sarà di 1,5 Volt/metro.

LA LUNGHEZZA D’ONDA

La radiazione elettromagnetica si propaga come un onda alla velocità della luce. Più alta è la frequenza più corta è la lunghezza d’onda. Ad una frequenza di 100 KHz corrisponde una lunghezza d’onda di 100 Km mentre ad una frequenza di 300GHz corrisponde una lunghezza d’onda di 1 mm. Avere diverse lunghezze significa per un onda poter dialogare solo con certi strumenti. Come esempio prendiamo l’onda del mare ed un pezzo di legno lungo 1 metro. Onde molto piccole non faranno oscillare il pezzo di legno, mentre onde confrontabili con la lunghezza del legno lo faranno oscillare (frequenza di risonanza).

L’EMETTITORE DI RADIOFREQUENZE

Per un emettitore di radiofrequenze si vengono a definire sia condizioni di campo vicino (zona gialla) che di campo lontano.

Se la distanza dalla sorgente radiante è inferiore alla lunghezza d’onda si è in condizioni di campo vicino. In caso contrario si è in condizioni di campo lontano.

In campo vicino il campo elettrico E e il campo magnetico H sono indipendenti.

In campo vicino E = 377H.

LE CARATTERISTICHE DEL CAMPO VICINO E DEL CAMPO LONTANO

La caratteristica della radiazione in campo vicino e diversa dal campo lontano. Per capire questo concetto facciamo l’esempio di un motoscafo ed ammettiamo che il suo motore si l’emettitore di radiofrequenza. Il motore con l’elica che gira causerà nell’acqua delle onde.

Nelle vicinanze del propulsore le onde saranno tutte disordinatamente confuse. Questo è quello che avviene in campo vicino dove la relazione tra campo elettrico e campo magnetico non è costante.

Allontanandoci dal propulsore del motoscafo le onde appariranno spaziate tra di loro e regolari. Questo è quello che avviene in campo lontano.

In campo lontano c’è una relazione costante tra campo elettrico e magnetico infatti la radiazione si definisce come radiazione elettromagnetica. Inoltre in campo lontano si viene a definire la densità di potenza (S) in Watts per metro quadrato (W/m2).

Nel caso di elettrodotti si è sempre in condizioni di campo vicino, mentre in prossimità di antenne radiobase e meglio ancora di radar si definisce anche la condizione di campo lontano.

LA COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA

In questa sede è giusto dire che, a tutela di lavoratori e popolazione, tutti gli apparecchi che generano campi elettromagnetici devono essere sottoposti a controlli specifici, volti a minimizzare l’emissione di onde elettromagnetiche e a determinare la cosiddetta compatibilità elettromagnetica, che garantisce la reciproca non interferenza di diverse apparecchiature che dovessero venire a trovarsi vicine, generando una sovrapposizione di campi.

L’importanza di questa compatibilità è evidenziabile con un semplice esempio: le microonde generate dai telefoni cellulari possono interferire con le apparecchiature elettromedicali negli ospedali e generare una modificazione nel campo elettromagnetico presente, inibendone il corretto funzionamento.

È importante quindi accertarsi sempre della compatibilità elettromagnetica delle apparecchiature di cui si fa uso.

L’ALLARMISMO O L’INDIFFERENZA

Tutti, approcciando per la prima volta una problematica così poco conosciuta e chiara, possono cadere facilmente in due comuni errori: allarmismo o indifferenza.

Pur se gli effetti patologici a breve termine di alcune lunghezze d’onda sono noti e dimostrati, si tratta generalmente di esposizioni di lunga durata o legate a distanze molto brevi dalla fonte di emissione.

Non si tratta di sdrammatizzare, anzi, ma occorre ricordare che ampi sforzi vanno indirizzati invece a coprire la crescente richiesta di informazioni.

Sottovalutare un problema di cui non si conoscono ancora a pieno gli effetti a lungo termine sarebbe un atteggiamento irresponsabile da parte di tutti: enti, amministrazioni, organismi internazionali, lavoratori e l’intera popolazione.

L’EFFETTO DELLA CORRENTE INDOTTA NEL CORPO UMANO

Il campo elettrico a bassa frequenza può produrre corrente indotta nel nostro corpo. Inoltre il campo può interferire con pacemaker ed altri oggetti metallici impiantati nel nostro corpo. È provato che in tutte le frequenze il campo è causa di irritazione dei nervi e delle cellule muscolari.

  • Sotto 1mA/m2 Effetti sotto studio.
  • Da 1 a 10 Effetti sulla produzione della melatonina e sul calcio intracellulare.
  • Da 10 a 100 Danni alle proteine e al DNA.
  • Da 100 a 1000 Eccitazione del sistema nervoso irritazione dei muscoli.
  • Sopra 1000 Gravi disfunzioni cardiache, severi danni alla salute.

LE ALTE FREQUENZE ED EFFETTI SANITARI

Il corpo umano è particolarmente sensibile alle alte frequenze. Il principale effetto dovuto alle alte frequenze è il surriscaldamento, questo tipo di effetto dipende molto dalla frequenza assorbita. Al di là del surriscaldamento ci sono sempre maggiori evidenze di effetti diretti sui biosistemi, come danni sulla membrana cellulare.

Il corpo umano agendo come antenna assorbe una grande quantità della radiazione ad alta frequenza. Gli adulti hanno una energia di risonanza (massimo assorbimento della frequenza) tra 30 e 300MHz.

I bambini hanno una frequenza di risonanza più alta. Per ogni corpo può essere calcolato la velocità di assorbimento specifico (SAR). Con questo termine si vuole esprimere la potenza radiante convertita in calore come funzione della massa corporea.

LA SICUREZZA NELL’AMBIENTE LAVORATIVO

La valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 626/94 deve individuare le possibili fonti di emissioni elettromagnetiche e il rischio associato.

Ciascun lavoratore è tenuto a:

  • Osservare le procedure di lavoro suggerite dal Servizio di Prevenzione e Protezione.
  • Stare ad almeno 60 cm dal videoterminale e, in presenza di più computer, stare ad almeno 1 metro dal retro dello schermo del computer vicino.
  • Durante l’attività lavorativa mantenersi alla maggiore distanza possibile dal dispositivo emittente, soprattutto con il corpo, facendo uso ad esempio di attrezzi più lunghi o di lenti di ingrandimento.
  • Verificare che le connessioni elettriche e di trasmissione dei segnali collegate alle apparecchiature emittenti siano in buone condizioni d’uso.
  • Non trascurare le perdite elettromagnetiche provenienti dalle cattive connessioni di guide d’onda o dalla mancanza di involucri schermanti o dai cattivi collegamenti a terra delle stesse.
  • Non sostare o transitare per nessun motivo davanti ad una antenna a parabola di un radar a meno di conoscerne la distanza di sicurezza.
  • Non sostare senza motivo nei pressi di un dispositivo elettrico con caratteristiche di potenziali emettitori.
  • Non transitare frequentemente e/o senza motivo attraverso ambienti in cui sia segnalata presenza di emissioni di campi elettromagnetici, quando si possono scegliere percorsi alternativi.
  • Nell’organizzazione del lavoro scegliere postazioni di lavoro a lunga permanenza sufficientemente lontane dalle potenziali sorgenti di campo.

LA SICUREZZA ALL’APERTO

  • Evitare di avvicinarsi, di toccare e di arrampicarsi sui tralicci di sostegno di linee elettriche o di trasmettitori radiotelevisivi anche se non è presente alcuna delimitazione di sicurezza.
  • Scegliere come luogo di passeggiata e di svago aree prive o distanti da tali dispositivi.
  • I portatori di pace-maker o di altri dispositivi attivi impiantabili, i portatori di placche metalliche o clips evitino di attraversare aree limitrofe o sottostanti linee elettriche aeree, cabine elettriche o dispositivi di sostegno di radioemettitori.

I bambini ed i portatori di dispositivi impiantabili evitino di accedere ad ambienti in cui sia segnalata la presenza di radioemissioni.

CONCLUSIONI

  • Il campo elettrico è prodotto dalle cariche elettriche e deriva dai conduttori inseriti nelle prese, quindi è comunque presente anche quando un apparecchio elettrico è spento ma collegato alla rete
  • Il campo magnetico si produce quando l’apparecchio elettrico viene messo in funzione e in esso circola quindi corrente.
  • Il campo elettrico è facilmente schermabile da oggetti quali legno, metallo, ma anche alberi, edifici ecc., con riduzione anche di un fattore 100 fra l’interno e l’esterno di un edificio.
  • Il campo magnetico non è facilmente schermabile diversamente dal campo elettrico, pertanto risulta praticamente invariato all’interno e all’esterno degli edifici.

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