GLI ORGANI COSTITUTIVI DEGLI ESTINTORI

gli organi costitutivi degli estintori

Gli organi di azionamento dell’estintore devono essere situati sulla parte superiore dell’estintore o in parte sull’estremità del tubo o della lancia, l’azionamento dell’estintore deve avvenire mediante l’apertura, perforazione o rottura di un otturatore, con conseguente liberazione della carica.

 

ESTINTORI PORTATILI

In considerazione di quanto sopra è necessario chiarire l’esistenza di due tipologie di estintori portatili denominati tecnicamente.

Gli estintori portatili d’incendio, per il D.M. 7/01/2005 (EN3-7:04), si possono identificare in due tipologie costruttive che sono:

  • Estintori a pressione permanente

L’estintore a pressione permanente contiene una carica estinguente ed una carica di gas propellente (pressione) permanentemente segnalata dall’indicatore di pressione presente sul manometro.

  • Estintore pressurizzato al momento dell’uso: contiene una bombolina di gas che sarà liberata attraverso la perforazione o la rottura di un otturatore; non prevede l’obbligo dell’indicatore di pressione.

L’estintore pressurizzato al momento dell’uso è munito di una pistola erogatrice per rilasciare e intercettare l’agente estinguente.

L’azionamento deve avvenire senza manovre di capovolgimento e non deve essere necessario la ripetizione di alcun movimento.

DISPOSITIVI DI SCARICA

Gli estintori in cui l’agente estinguente ha una massa maggiore di 3 Kg, o un volume maggiore di 3 l; devono essere muniti di un tubo di scarica e di una lancia; l’insieme del tubo e della lancia devono avere una lunghezza di 400 mm o superiore.

Nel caso di estintori con massa dell’agente estinguente di kg 3 o minore dotato di manichetta di erogazione l’insieme della stessa deve avere una lunghezza complessiva di 250 mm.

Esistono vari dispositivi di scarica a secondo dell’agente estinguente utilizzato per cui avremo:

  • Tubo e lancia per estintori a polvere ed a HFC (foto)
Tubo e lancia per estintori a polvere ed a HFC
  • Tubo e cono diffusore con impugnatura per estintori ad anidride carbonica
Tubo e cono diffusore con impugnatura per estintori ad anidride carbonica

Nella foto  si può notare che l’estintore è colorato interamente rosso. Infatti, il D.M. 7/01/99 del Min.Trasp.e della Navig.ne all’Art.1 recita: alle bombole trasportabili per gas compressi, e liquefatti o disciolti sotto pressione, come definite al paragrafo (1) ADR – con esclusione dei recipienti di GPL e degli estintori si applica un sistema di colori per l’identificazione immediata del contenuto delle bombole stesse.

Comunque la norma EN3-7:2004 lascia ai regolamenti nazionali la possibilità di richiedere per l’identificazione dell’agente estinguente una zona colorata con un area fino al 10% della superficie del corpo.

N.B.: La nuova norma sugli estintori EN3-7:2004 prevede la prova dielettrica solo per estintori idrici.

Se tale prova non è superata sull’estintore deve essere ben visibile l’avvertenza: non utilizzabile su apparecchiature elettriche sotto tensione.

DISPOSITIVI DI SICUREZZA ALLO SMONTAGGIO

dispositivo di rilascio pressione

È possibile prevedere un dispositivo di rilascio pressione prima dello smontaggio completo del gruppo valvolare ed è costituito da una fessura trasversale alla filettatura della valvola di azionamento che copre i filetti successivi a quelli situati sotto il bordo valvola (foto in basso).

Tale dispositivo è stato realizzato per agevolare il lavoro del tecnico manutentore e per ridurre il rischio di eventuali espulsioni violenti. Tutti gli estintori sono muniti di una valvola di sicurezza; che interviene nel momento in cui la sovrappressione che si può sviluppare all’interno estintori per cause legate alla temperatura superano i limiti indicati:

  • da 17 a 20 MPa per estintori a CO2.
  • tutti gli altri estintori per un valore massimo 2,4 Mpa.

N.B.: 1 MPa = 9,87 ATM.

VALVOLA DI SICUREZZA PER ESTINTORI (escluso estintore a CO2)

valvola di sicurezza per estintori tranne CO2

Come si può notare la valvola è costituita da un dado ghiera forata al centro (A), una molla a spirale tarata (B), ed un tappo di gomma (C). L’azionamento e l’apertura della valvola avviene quando la pressione interna dell’estintore sul tappo di gomma, supera la forza contraria della molla permettendo al gas di fuoriuscire attraverso le spirali della stessa e dal foro sulla ghiera.

VALVOLA DI SICUREZZA PER ESTINTORI A CO2

valvola di sicurezza per estintori a CO2

La valvola di sicurezza degli estintori a CO2 è costituito da un dado ghiera forata al centro (A),e da un dischetto metallico sottilissimo (B) che è investito dalla pressione (22 ± 2 bar) su una piccolissima superficie, che si perforerà nel momento in cui la sovrappressione supera la forza di taratura del dischetto, perforando lo stesso e procurando la completa scarica dell’agente estinguente contenuto. La fuoriuscita del gas avviene attraverso i fori predisposti sul bordo del dado di chiusura.

dispositivo di controllo della pressione indipendemente dal manometro

DISPOSITIVO DI CONTROLLO DELLA PRESSIONE INDIPENDENTE DAL MANOMETRO

Questo dispositivo è presente solamente negli estintori a pressione permanente. Si tratta di un sistema di controllo della pressione dell’estintore indipendente dal manometro; è installato sul gruppo valvolare ed è costituito da una valvola di ritegno che all’interno alloggia un pistoncino trattenuto da una molla; il quale nel momento in cui si inserisce un manometro si ritrae permettendo la pressione di affluire nel manometro e quindi di dare l’esatta indicazione dello stato di carica. Questo tipo di dispositivo può essere alloggiato anche nella sede del manometro dell’estintore.

IL MANOMETRO

il manometro dell'estintore

Il manometro alloggia sul gruppo valvolare degli estintori a pressione permanente, sul quadrante dello stesso devono essere riportate le seguenti indicazioni:

  • Una indicazione del punto zero.
  • Una zona di colore verde (campo di utilizzo) relativa alle pressioni (P) comprese da P -20°C e P 60°C, oppure nel caso di estintori a base di acqua +5°C a +60°C.
  • Due zone di colore rosso al di fuori della zona verde suddetta.
  • L’indicazione del valore della pressione a 20°C è obbligatoria.
  • La lunghezza del campo di lettura deve essere all’incirca uguale a 1,5 volte la lunghezza tra 0 e P 60°C.

L’indicatore di pressione è costituito da un ago che approssimativamente ci rappresenta lo stato di pressione dell’estintore; nel tempo si verificano continui movimenti dell’ago dovuti alle condizioni ambientali esterni che comportano un continuo movimento del gas propellente contenuto nell’estintore; il quale, con temperature inferiori a 20°C tende a diminuire leggermente la sua forza d’espansione con relativa piccola diminuzione di pressione ed ad aumentare nel caso la temperatura superi i 20°C.

In genere i manometri più utilizzati ed anche più robusti e precisi sono quelli a molla di Bourdon.

IL MANOMETRO A MOLLA TUBOLARE (Bourdon)

il manometro a molla tubolare (Bourdon)

Il manometro a molla tubolare, o manometro di Bourdon, dal nome del suo inventore, Eugene Bourdon, consiste in un tubo metallico cavo a sezione ellittica piegato a uncino; una estremità è chiusa e l’altra è aperta. Se si applica all’estremità aperta una pressione, la sezione ellittica si deforma leggermente avvicinandosi sempre più a quella circolare, nello stesso tempo il tubo di allunga. Ne risulta un movimento all’estremità chiusa proporzionale alla pressione che viene misurata da un indice (indicatore di pressione) che scorre nella scala graduata.

DISPOSITIVO PER EVITARE FUNZIONAMENTI ACCIDENTALI

dispositivi per evitare funzionamenti accidentali

Gli organi d’azionamento dell’estintore devono essere muniti di una sicura che ne eviti un funzionamento accidentale. La sicura in genere è un dispositivo che blocca la valvola di azionamento, spesso si tratta di un occhiello metallico bloccato da una sagola in plastica o da un sigillo di piombo. La forza occorrente per togliere la sicura deve essere compresa da 20 N a 100 N.

La spina di sicurezza in metallo (A) è inserita nella leva di intercettazione per bloccarne il movimento, alla sua estremità viene introdotto un sigillo di sicurezza (B) che ne impedisce la fuoriuscita casuale.

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