TORNIO: ESECUZIONE DEI CENTRI

È l’operazione mediante la quale, con punte speciali, si eseguiscono due fori conici (con avanforo) sulle testate dei pezzi da tornire.

I centri possono essere:

• ordinari.
• protetti.
• per fori filettati.
• per pezzi forati.

i centri dovranno essere:

• sempre ben lisci.
• coassiali tra di loro.
• di angolo esatto (60°).
• con avanforo.

N.B.: Il loro diametro dipende dalle dimensioni dei pezzi. Dove è possibile (e in numero lo richiede) si eseguiscono con speciali centratrici; si possono però effettuare al tornio e con le trapanatrici.

SCOPO DELL’OPERAZIONE

Praticare due fori di forma particolare sull’estremità di un pezzo che debba essere tornito fra le punte.

La profondità dei centri determina l’ampiezza della superficie d’appoggio del pezzo fra le punte del tornio.

FISSAGGIO DEI PEZZI

Il sistema di fissaggio varia col variare della forma dei pezzi:

• con mandrino autocentrante, pezzi lisci e uniformi.
• con mandrino autocentrante e lunetta fissa, pezzi lunghi.
• con piattaforma a quattro morsetti, pezzi fucinati o di forma speciale.

ATTREZZATURE

Utensili: punta da centrare comune (figura2) per pezzi semplici; punta da centrare speciale (figura1) per pezzi che vanno manipolati; utensile da alesare (eventuale per pezzi forati).

Mezzi ausiliari: mandrino portapunta, lamierino di protezione per pezzi trafilati, refrigerante adatto.

TIPI DI CENTRI

1. Ordinari: con avanforo e conicità a 60°.
2. Protetti: con una svasatura che impedisce l’ammaccatura del centro eseguita con punta speciale (UNI 3225 – figura 1B).
3. Per fori filettati: occorre una sede cilindrica che protegga l’inizio del filetto.
4. Per pezzi forati: con utensile da alesare si effettua all’estremità del foro uno smusso con conicità di 60°, inclinando la slitta portautensili di 30°.

DIMENSIONI DEI CENTRI

Sono definite dal diametro dell’avanforo e dipendono dalle dimensioni e peso del pezzo.

Chiamando:

METODO DI LAVORO

1. assicurarsi dell’allineamento della controtesta.
2. collocare il mandrino portapunta nel fuso della controtesta.
3. fissare la punta da centrare nel mandrino portapunte.
4. avvicinare la controtesta al pezzo e bloccarla sul banco.
5. disporre di un numero di giri elevato, trattandosi di un piccolo diametro della punta.
6. accostare dolcemente la punta al pezzo in rotazione, operando sul volantino della controtesta con le due mani (figura 1).
7. refrigerare abbondantemente.
8. quando la punta arriva all’inizio della sua parte conica, ritirarla un istante, per favorire lo scarico dei trucioli, e riprendere con delicatezza l’avanzamento.
9. raggiunto il diametro (d2) mantenere per qualche secondo la punta nella posizione raggiunta per lisciare perfettamente la sede conica.
10. Ritirare la punta, allentare il bullone di bloccaggio e allontanare la controtesta (se non vi sono altri centri da eseguire).

AVVERTENZE

• Il centro con conicità errata o con difetti di coassialità e circolarità, provoca anomalie nella forma geometrica del pezzo (figura 3).
• Pezzi che vanno soggetti a molte manipolazioni: (cementazione, tempra, rettifica ecc..) conviene abbiano il centro protetto.
• Per pezzi di particolare importanza, dopo la sgrossatura occorre ripassare i centri per ottenere una buona circolarità.
• Esistono macchine centratrici che possono intestare e centrare contemporaneamente le due testate.
• Le centratrici ordinarie eseguiscono un centro alla volta con avanzamento a mano del pezzo verso la punta in rotazione.
• In casi speciali (pezzi di forma complicata, grezzi di fusione ecc..) procedere come segue:

1. cercare il centro con il compasso, squadra per centrare, e con parallele e graffietto.
2. Puntinare il centro del pezzo.
3. Forare con la trapanatrice con punta da centri in buone condizioni e mantenendo il pezzo verticale.
4. Eseguire i centri solo su pezzi diritti.

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