I RIFLESSI DELLA MANUTENZIONE SULLA SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI

la manutenzione

Come a qualsiasi ambiente di lavoro, le operazioni di manutenzione comportano anche diversi rischi specifici.

  • C’è il fatto di lavorare accanto a un processo in corso e a stretto contatto con macchinari.
    Infatti nel funzionamento normale l’automazione generalmente riduce la probabilità dell’errore umano che può essere causa di incidenti. Nelle attività di manutenzione, al contrario di ciò che accade nel funzionamento normale, il contatto diretto del lavoratore con la macchina non può essere ridotto – la manutenzione è infatti un’attività in cui i lavoratori devono stare a stretto contatto con i processi.
  • Spesso la manutenzione riguarda lavori inconsueti, compiti non di routine e può venire eseguita in condizioni eccezionali, come ad esempio il fatto di lavorare in spazi ristretti.
  • Generalmente, le operazioni di manutenzione prevedono sia lo smontaggio sia il rimontaggio, spesso di macchinari complicati. Ciò può comportare un maggiore rischio di errore umano che accresce il rischio di incidenti

COME LA MANUTENZIONE INCIDE SULLA SICUREZZA

La manutenzione comporta compiti mutevoli e ambienti di lavoro diversi. Ciò vale soprattutto nel caso dei lavoratori con contratto a tempo determinato. Il subappalto è un fattore aggravante in termini di sicurezza e salute. E numerosi incidenti e infortuni sono infatti legati alla manutenzione in subappalto.

La manutenzione incide sulla sicurezza e la salute dei lavoratori in due modi:

  • La manutenzione regolare, programmata ed eseguita correttamente è essenziale per mantenere le macchine e l’ambiente di lavoro in condizioni di sicurezza e affidabilità
  • La manutenzione stessa deve essere eseguita in sicurezza, proteggendo adeguatamente gli addetti alla manutenzione e le altre persone presenti sul luogo di lavoro.

TIPI DI MANUTENZIONE

Si possono distinguere diversi tipi di manutenzione:

  • Manutenzione correttiva: quando le operazioni sono volte a riparare un sistema per renderlo nuovamente funzionante (ad esempio, riparare o sostituire componenti rotti). Questo tipo di manutenzione è anche noto come ‘manutenzione reattiva’, perché l’azione viene intrapresa quando si verifica un guasto imprevisto di un macchinario.
  • Manutenzione preventiva: quando vengono eseguiti interventi di manutenzione ad intervalli predeterminati o secondo criteri stabili volti a ridurre la probabilità di guasto o degrado del funzionamento di un elemento funzionante. In questo secondo caso le azioni sono programmate e servono a controllare, a prevenire il processo di deterioramento che porta al guasto di un sistema (ad esempio sostituzione, lubrificazione, pulizia o ispezione).

ALCUNI DATI

  • Benché sia difficile stabilire il numero esatto di lavoratori impegnati in attività di manutenzione, alcuni dati francesi e spagnoli ci dicono che “circa il 6 % della popolazione attiva svolge compiti di manutenzione.
  • Inoltre la maggior parte degli addetti alla manutenzione è costituita da uomini (circa il 90 % in Francia e il 65 % in Spagna) e all’interno di questa categoria di lavoratori la fascia d’età più rappresentata è quella compresa fra i 30 e i 49 anni.

Dai dati spagnoli emerge inoltre che gli addetti alla manutenzione si trovano con maggior frequenza nel settore dei servizi (70 % nel 2004), seguito dall’industria (19 %) e dall’edilizia (10 %).

ESPOSIZIONE AI RISCHI

In questi dati si rileva anche una più elevata esposizione degli addetti alla manutenzione a rumore, vibrazioni e a diversi tipi di radiazioni rispetto al resto della popolazione attiva.

Inoltre sono anche più esposti al calore in estate (44 % rispetto al 19 % fra gli altri tipi d’impiego), al freddo in inverno (44 % rispetto al 17 %)”, all’umidità (25 % rispetto al 13 %) e a sostanze pericolose, vapori ed esalazioni.

L’analisi dei dati raccolti in 12 paesi europei indicano che circa il 10-15 % di tutti gli infortuni mortali si sono verificati durante l’esecuzione di operazioni di manutenzione.

IN QUALI IMPRESE SI SEGNALANO MAGGIORI INFORTUNI

Dai dati raccolti in cinque paesi UE si rileva che la maggior parte degli infortuni connessi alla manutenzione si verificano nelle imprese manifatturiere, edili, immobiliari, di locazione e commerciali, e in Austria anche in alberghi e ristoranti.

Inoltre, nel settore dell’erogazione di elettricità, gas e acqua, il 50 % degli infortuni in Finlandia e Belgio, il 34 % in Spagna e il 23 % in Italia si sono verificati in relazione a operazioni di manutenzione.

L’analisi degli incidenti nel settore delle imprese immobiliari, di locazione e commerciali rivela che gli infortuni verificatisi durante l’esecuzione di operazioni di manutenzione hanno rappresentato il 40 % in Finlandia, il 34 % in Spagna e il 26 % in Belgio.

Un altro dato significativo è relativo al settore dell’istruzione in Belgio: il 41 % dei lavoratori infortunati era impegnato in operazioni di manutenzione.

Concludendo nei diversi settori in media, a seconda del paese, “il 15-20 % degli infortuni si è verificato in relazione a operazioni di manutenzione”.

La letteratura scientifica ci indica chiaramente che la maggior parte degli infortuni si verificano durante le attività di manutenzione correttiva.

MANCANZA O CARENZA DI MANUTENZIONE

Se il lavoro dei manutentori si dimostra nei fatti molto pericoloso, anche la mancanza di manutenzione o una manutenzione inadeguata possono essere causa di situazioni pericolose, infortuni e problemi di salute”. Una manutenzione carente può essere la causa di grandi disastri con conseguenze estremamente dannose per l’uomo e l’ambiente.

PROCESSO DI MANUTENZIONE

Per prevenire il più possibile rischi per la salute e la sicurezza si ricorda che il processo di manutenzione dovrebbe iniziare nella fase di progettazione e pianificazione, ancora prima che gli addetti alla manutenzione si presentino sul posto di lavoro.

E’ essenziale mettere in atto adeguate procedure di valutazione dei rischi per le operazioni di manutenzione, nonché adottare opportune misure di prevenzione per gli addetti alla manutenzione.

Inoltre terminate queste operazioni, occorre eseguire controlli speciali (ispezioni e test) per garantire che la manutenzione sia stata effettuata correttamente e che non siano stati creati nuovi rischi.

Durante l’intero processo è bene assicurarsi che la manutenzione sia coordinata, programmata ed eseguita correttamente come pianificato, e che le apparecchiature o il luogo di lavoro siano lasciati in condizioni di sicurezza tali da consentire il proseguimento delle attività.

I RISCHI DI INFORTUNIO

I rischi di infortunio possono essere per:

  • Cadute al piano: pavimentazione sconnessa, superfici scivolose, presenza di ingombri ed ostacoli, mancanza di visibilità per illuminazione insufficiente.
  • Cadute dall’alto.
  • Caduta materiale: trasferimento e sollevamento dei materiali ai reparti e interferenza fra le lavorazioni, attrezzaggio impianti e macchine e manutenzioni.
  • Investimenti o possibili incidenti tra mezzi in movimento all’interno e all’esterno.
  • Contatto con organi in movimento.
  • Proiezioni di materiali.
  • Presenza di sostanze e materiali potenzialmente comburenti, infiammabili, esplosivi o di macchine e attrezzature alimentate con sostanze le stesse.
  • Contatto con apparecchiature elettriche difettose, cavi, ecc..

 I DIVERSI FATTORI DI RISCHIO

A) I RISCHI FISICI

I rischi fisici possono avvenire per esposizione a:

  • Livelli di rumore eccessivo prodotto principalmente dalle attrezzature meccaniche, a cui si somma quello di fondo dovuto a impianti in genere (prodotto da linee in produzione).
  • Vibrazioni sistema mano-braccio: utilizzo di utensili di tipo percussorio (avvitatori, cesoie, ecc.); utilizzo di utensili di tipo rotativo (levigatrici, smerigliatrici, ecc..).
  • Vibrazioni corpo intero: trasmesse dalle attrezzature al suolo, attività svolta a bordo di sistemi di trasporto, attività svolta a bordo di sistemi di movimentazione.
  • Radiazioni elettromagnetiche (CEM) (prodotta da linee in produzione).
  • Radiazioni ottiche artificiali (prodotta da linee in produzione).
  • Microclima.

B) I RISCHI CHIMICI

I rischi chimici possono avvenire per esposizione a:

  • Sostanze o preparati potenzialmente pericolosi per la salute e/o per la sicurezza dell’operatore.
  • Polveri metalliche inalabili potenzialmente pericolose.
  • Polveri inalabili e/o respirabili provenienti dalle lavorazioni.
  • Per utilizzo di olii minerali.
  • Nebbie di olii lubrificanti/refrigeranti generati dalle macchine operatrici e dai centri di lavoro durante il normale funzionamento.
  • Prodotti della combustione (composti volatili vari e ossido di carbonio) in seguito al riscaldamento del pezzo da lavorare.
  • Fumi di saldatura (gas nocivi, metalli).

C) ALTRI RISCHI

Altri rischi, biologici e vari fattori ergonomici, psicosociali ed organizzativi possono influire sulla salute e sicurezza dell’operatore (movimentazione manuale dei carichi, posture incongrue, movimenti ripetitivi, stress lavoro-correlato, …).

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