GLI EFFETTI DEL RUMORE SULLA PERSONA E SULL’ATTIVITÀ LAVORATIVA

gli effetti del rumore sulla persona e sull'attività lavorativa

Il rumore determina un effetto di mascheramento che disturba le comunicazioni verbali e la percezione di segnali acustici di sicurezza (con un aumento di probabilità degli infortuni sul lavoro), favorisce l’insorgenza della fatica mentale, diminuisce l’efficienza del rendimento lavorativo, provoca turbe dell’apprendimento e interferenze sul sonno e sul riposo.

Il rumore è causa di danno (ipoacusia, sordità) e comporta la malattia professionale statisticamente più significativa.

GLI EFFETTI DEL RUMORE SULL’ORGANISMO

  • Costrizione dei vasi sanguigni.
  • Aumento della pressione del sangue.
  • Contrazione muscolare.
  • Aumento dell’ansia e stress.
  • Perdite di sonno.

GLI EFFETTI DEL RUMORE NELLA COMUNICAZIONE

La parola è comprensibile al 100% con livelli di rumore di fondo intorno a 45 dB(A) di LAeq. Per livelli superiori ai 55 dB(A) di LAeq di livello di fondo (livello medio raggiunto dalla voce umana non alterata), è necessario alzare il tono della voce.

L’eccessivo rumore di fondo interferisce con la capacità di concentrazione ed induce a comunicare con tono di voce alterato, incrementando conseguentemente il rumore di fondo dell’ambiente.

LA COMPROMISSIONE DELL’UDITO

L’udito può essere compromesso da una vasta serie di fattori:

  • Età: con l’età la perdita uditiva aumenta inevitabilmente.
  • Rumore: il rumore è la prima causa di invalidità professionale. L’assordante colonna sonora di ogni giorno non è solo fastidioso. È dannosa. A farne le spese non è solo l’udito, ma tutto l’organismo con ripercussioni serie quali l’aumento della pressione, tachicardia, aritmia, bruciore di stomaco, tensione muscolare, disturbi intestinali e altri.
  • Ereditarietà: circa un terzo del deficit uditivi presenti dalla nascita si deve a fattori ereditari.
  • Infezioni: diverse malattie da batteri e da virus (scarlattina, rosolia, meningite, ecc.. ) possono danneggiare l’orecchio e provocare perdita di udito più o meno gravi  farmaci, alcool, fumo.

EFFETTI DEL RUMORE SULLA ATTIVITÀ LAVORATIVA ED EXTRA LAVORATIVA

Il rumore disturba ed infastidisce in molti casi.

  • Disturbo della comunicazione: il rumore che proviene dalla strada a causa del traffico, interferisce spesso con la comunicazione all’interno degli edifici, tale da obbligare gli occupanti a chiudere le finestre.
  • Disturbo del sonno.  I disturbi del sonno cominciano a livelli di rumore pari a 30 dB (A) In presenza di traffico in ore notturni si possono manifestare sintomi di malumore, stanchezza, mal di testa e ansia.
  • Disturbi psichici: il rumore può interferire con le attività mentali che richiedono molta attenzione, memoria ed abilità. Il rumore inoltre contribuisce ad aumentare comportamenti aggressivi in alcuni soggetti predisposti.

IL RUMORE COME CAUSA DI INFORTUNI

Incremento del rischio di infortuni: il rumore può essere causa di infortuni, in quanto:

  • Rende meno udibili e comprensibili ai lavoratori le parole ed i segnali acustici.
  • Può coprire il suono di pericoli in avvicinamento o di segnali di allarme.
  • Distrae i conducenti di automezzi.
  • Contribuisce ad innalzare lo stress sul lavoro.

IL RUMORE COME CAUSA DI STRESS

Stress sul lavoro: il modo in cui il rumore influenza i livelli di stress dipende da:

  • La natura del rumore, incluso il suo volume, tono e prevedibilità.
  • La complessità dell’operazione eseguita dal lavoratore.
  • Il tipo di occupazione del lavoratore.
  • Il lavoratore stesso soprattutto quando è stanco.

EFFETTI DEL RUMORE SUL LAVORO

  • Difficoltà nella comunicazione.
  • Ridotta capacità di concentrazione.
  • Disagio.
  • Fatica.
  • Nervosismo.
  • Scarsa attenzione.
  • Incidenti.

IL RUMORE E LA GRAVIDANZA

Studi su donne esposte professionalmente al rumore (85 db (A) per 8 h al giorno è stato riscontato un aumento della percentuale di disturbi mestruali, un riduzione della fertilità, del peso fetale alla nascita e della durata media della gravidanza infine è stata segnalata una correlazione tra esposizione a rumore durante la gravidanza e riduzione della capacità uditiva dei neonati alle alte frequenza.

I datori di lavoro sono tenuti a valutare natura, grado e durata dell’esposizione al rumore delle lavoratrici gestanti; qualora sussista un rischio per la sicurezza o per la salute della lavoratrice od un possibile effetto negativo sulla gravidanza, il datore di lavoro deve modificare le condizioni di lavoro della gestante per evitare l’esposizione, va inoltre tenuto conto che l’uso di dispositivi di protezione individuale da parte della madre non protegge il feto da pericoli di natura fisica.

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