DIVISORE UNIVERSALE: TIPI, MESSA A PUNTO E NORME D’USO

divisore universale: tipi messa a punto e norme d'uso

Il divisorepermette di eseguire lavorazioni ripartite sulla circonferenza in parti uguali, ovvero orientate fra di loro secondo una apertura angolare. In collegamento con la vite della tavola permette pure l’esecuzione di scanalature elicoidali e di divisioni lineari di precisione.

Può essere:

  1. Semplice: con ingranaggi o con dischi a tacche.
  2. Con dischi forati: con asse fìsso (non inclinabile).
  3. Universale: con dischi forati, mandrino orientabile e lira per i ruotismi delle divisioni differenziali e lavorazioni elicoidali (fig. principale);
  4. Multiplo: (Vedi articolo: fresatrice: applicazioni varie sulla fresatrice).
  5. Automatico:per fresare con creatore (Vedi articolo: fresatrice: applicazioni speciali: divisore automatico per fresare con creatore).
  6. Ottico:per divisioni molto precise in gradi (con approssimazione di 1′ e possibilità di vantazione per stima di 30″); non ha dischi forati né manovella, la posizione angolare viene letta nell’oculare del microscopio.

MESSA A PUNTO DEL DIVISORE SULLA TAVOLA

A) Controllo dell’asse del mandrino

I) parallelo alla tavola

È necessario che l’asse del mandrino risulti perfettamente parallelo alla tavola e per questo:

  • Fissare un cilindro rettificato di precisione sul nasello oppure sul mandrino autocentrante.
  • Disinnestare la vite senza fine dalla ruota elicoidale.
  • Controllare con il comparatore l’oscillazione del cilindro alle due estremità facendo girare il mandrino a mano.
  • Affinché l’asse geometrico del mandrino risulti parallelo alla tavola, l’oscillazione dell’indice del comparatore (che può risultare di distinta ampiezza nei due casi) deve risultare simmetrica allo zero del quadrante preso come riferimento (fìgura 2).

NOTA: per il controllo del parallelismo dell’asse del mandrino con le guide della tavola, occorre fissare il comparatore sull’incastellatura della macchina, facendo scorrere la tavola con il palpatore disposto sul cilindro fisso al mandrino.

II) inclinato

Questo caso si verifica quando si debbano fresare superfici coniche (frese coniche, ruote coniche, tamburi graduati conici, ecc..) (figura 4).

Il controllo si effettua come nel caso precedente, appoggiando la base del comparatore sul barra-seno inclinato all’angolo voluto.

NOTA: nel caso particolare di lavorazioni con l’asse del mandrino verticale, si controlla la perpendicolarità del divisore fissando il comparatore sull’incastellatura della macchina e facendo scorrere verticalmente la mensola.

B) Controllo della contropunta

Eseguita la messa a punto del divisore come nel primo caso (A) si dispone la contropunta in modo che un cilindro di precisione collocato fra le punte risulti parallelo al movimento della tavola sul piano orizzontale (fìgura 3). Per effettuare questo controllo si fissa il comparatore sull’incastellatura e si esegue il movimento longitudinale della tavola.

È importante che la punta bloccata nel mandrino del divisore sia assolutamente centrata.

MONTAGGIO DEL PEZZO SUL DIVISORE

A) Di sbalzo con asse parallelo alla tavola

Per garantire la precisione del lavoro è necessario che l’asse del pezzo coincida con l’asse del mandrino.

Per assicurarsene:

  1. Fissare il pezzo sul mandrino autocentrante.
  2. Disporre il comparatore sul pezzo in prossimità del mandrino.
  3. Far girare il mandrino di un giro completo.
  4. Risultando una certa oscillazione, battere con mazzuolo sul mandrino (dopo avere leggermente allentato le viti di fissaggio alla flangia) in modo da ottenere una buona centratura.
  5. Disporre il comparatore all’estremità del pezzo, far girare nuovamente il mandrino e correggere l’eccentricità battendo col mazzuolo sul pezzo (già leggermente allentato).
  6. Ripetere le operazioni: c-d-e, fino a ottenere la centratura perfetta.

NOTA: a misura che si procede alla messa a punto bloccare progressivamente mandrino e pezzo.

B) Di sbalzo con asse inclinato (fìgura 4).

Il controllo si effettua come nel caso precedente.

C) Fra le punte con asse parallelo alla tavola (fìgure 1-3).

Il divisore e la controtesta si fissano più al centro possibile della tavola, in relazione alla lunghezza del pezzo da fresare (vedi nota).

Occorre una brida di trascinamento che abbia il codolo piegato ad angolo retto, la quale si fissa con le dovute precauzioni all’estremità del pezzo. Introdotto il centro del pezzo sulla punta del divisore, la parte piegata della brida entra nella scanalatura del menabrida (fìgura 1).

È necessaria molta attenzione nel registrare le viti di pressione contro il codolo della brida per non provocare distorsioni o spostamenti nel pezzo; a questo fine le viti dovranno semplicemente essere appoggiate al codolo della brida senza forzare.

La controtesta si accosta al pezzo (il cui centro sia debitamente ingrassato) con la bussola leggermente sporgente in modo che ritirando questa, il pezzo possa essere rimosso, e quindi si fissa la controtesta alla tavola.

La pressione della punta sul pezzo dev’essere sufficiente a garantire la stabilità del pezzo, tanto più che la rotazione del pezzo è sempre molto lenta.

NOTA: Se il pezzo deve subire lavorazioni elicoidali, il divisore si fissa sulla tavola perfettamente allineato con la ruota conduttrice della vite.

Se il pezzo collocato fra le punte è molto lungo si sostiene nella parte inferiore centrale con il sopportino regolabile in altezza, che si deve sempre allontanare prima di effettuare le divisioni (figura principale).

NORME DI MANUTENZIONE ED USO

  1. Pulire ed oliare gli accoppiamenti mobili, assicurandosi che l’olio arrivi ai luoghi destinati.
  2. Tenere chiusi i fori degli oliatori.
  3. Accertarsi che la vite senza fine ruota elicoidale siano in presa senza giucco.
  4. Assicurarsi che la punta dell’otturatore entri bene nei fori del disco.
  5. Girare sempre la manovella nello stesso senso rotatorio (se per caso si sorpassa il foro di riferimento, occorre girare indietro la manovella di almeno 1/2 di giro e riportarla quindi nella posizione voluta).
  6. Appena spostato l’otturatore, far ruotare l’alidada in modo che sia nella posizione esatta per la prossima divisione.
  7. La sostituzione del disco si effettua togliendo la manovella ed il compasso alidada, scoprendo così le viti che fissano il disco. Occorre molta pulizia ed anche un leggero strato di grasso sul disco.
  8. Mantenere in efficienza le molle che stringono l’alidada sul disco.
  9. Nel montaggio fra le punte si osservi anche che la brida sia ben fissa e che non incontri ostacoli nella sua rotazione.
  10. Osservare che la fresa sia correttamente affilata; se tagliasse solo da un lato potrebbe influire sulla divisione spostando progressivamente il pezzo.
  11. Allentare la levetta (1) di bloccaggio del divisore quando si effettua la divisione.

A) Divisore verticale o piattaforma girevole

Permette di eseguire ogni tipo di divisione come il divisore universale (con eccezione delle divisioni differenziali) e consta essenzialmente di una piattaforma circolare provvista di scanalature a « T » per il bloccaggio dei pezzi da lavorare (fìgura  5).

Si aziona con una manovella che fa girare la tavola attraverso un gruppo «vite senza fine – ruota elicoidale».

Si usano i dischi forati per effettuare le divisioni di circonferenze in parti eguali. Per ottenere elevate precisioni nella divisione si muniscono le tavole girevoli di divisore ottico.

Nelle piattaforme girevoli vi è sempre un eccentrico che permette di svincolare la tavola per poterla girare a mano.

Vi è pure una levetta (l1) che blocca la tavola durante il lavoro della fresa sul pezzo ivi collocato.

La piattaforma girevole si usa generalmente in unione con la testa verticale nella lavorazione di elementi voluminosi che presentano una faccia piana e che sarebbero difficilmente bloccabili sul divisore universale.

Nei lavori di contornitura con fresa a gambo, l’asse della piattaforma e quello della testa verticale devono coincidere perfettamente; a tal fine si controlla con il comparatore il foro centrale della piattaforma.

Dovendo poi centrare il pezzo si dovrà agire unicamente su questo, senza spostare le slitte longitudinale e trasversale.

Per lavorazioni speciali esistono piattaforme girevoli e divisori semplici, applicabili ad attrezzature che le permettono di spostarsi angolarmente (fìgure 6-8).

La figura 7 illustra una tavola a culla sulla quale si fissano i pezzi che devono subire lavorazioni inclinate di un certoangolo.

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