COSA È IL SUPER GREEN PASS E A COSA SERVE

cosa è il super green pass e a cosa serve

Il preoccupante aumento dei contagi da Covid-19 verificatosi nelle ultime settimane, anche se con numeri inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha convinto il Governo italiano a introdurre nuove misure per limitare la circolazione del virus. Misure che dovrebbero in gran parte riguardare solo le persone non vaccinate contro il Coronavirus mediante un utilizzo più restrittivo del Green Pass, che diventerebbe appunto un Super Green Pass. Scopriamo quando entra in vigore il SGP e cosa prevede.

COSA È IL SUPER GREEN PASS

L’’attuale aumento dei casi e la previsione di un’impennata in inverno, il governo spinge sull’acceleratore e si appresta a varare il cosiddetto «super Green pass» che arriverà «molto probabilmente a dicembre. Il Super Green Pass è un rafforzamento dell’attuale “lasciapassare” che si ottiene effettuando il vaccino o avendo in mano un tampone negativo. Anche chi è guarito dal Covid-19 lo riceve al momento della conferma che il virus è scomparso. Il Green Pass oggi ha una durata di 12 mesi per chi ha completato il ciclo vaccinale (con 2 dosi) mentre con il tampone ha una validità di 48 ore.

Super green pass in Italia da dicembre per lasciare libero l’accesso a numerose attività (ad esclusione dei luoghi di lavoro) alle sole persone vaccinate o guarite dal covid, lasciando fuori chi ha effettuato il tampone. Ma vediamo cos’è il super green pass e quali sono le altre misure al vaglio del governo, come l’obbligo vaccinale per alcune categorie.

Una misura pensata per tutelare maggiormente – o “premiare” – i soggetti vaccinati, ma che inevitabilmente è destinata a creare polemiche e malumori. L’argomento sarà comunque in cima all’ordine del giorno della riunione con le Regioni che, per la maggior parte, si sono dette a favore della stretta per evitare nuove chiusure. Per i non vaccinati possibili limitazioni nell’accesso a ristoranti, palestre, teatri e cinema

SUPER GREEN PASS: COSA PREVEDE

Il decreto sul cosiddetto Super Green Pass dovrebbe entrare in vigore a fine mese, in tempo per coprire dicembre e le festività natalizie. Il meccanismo dovrebbe basarsi essenzialmente su due cardini:

  • Escludere quasi del tutto il tampone (molecolare o rapido) dal Green Pass, tranne per l’accesso ai luoghi di lavoro. In pratica il nuovo Super Green Pass consentirebbe di entrare nei locali pubblici come bar, ristoranti, cinema, teatri, stadi, piscine, palestre, discoteche e impianti sciistici, oppure di salire sui mezzi pubblici a lunga percorrenza, solo alle persone vaccinate o guarite dal Covid. Mentre il tampone permetterebbe soltanto di recarsi al lavoro.
  • Nel contempo l’uso del Super Green Pass verrebbe esteso ad altri luoghi e attività come i trasporti pubblici a media percorrenza (treni e bus regionali) e gli alberghi e le altre strutture ricettive.

SUPER GREEN PASS: QUANDO E DOVE ENTRA IN VIGORE

Il Governo e le Regioni vogliono fare in fretta e prevedono di fare entrare in vigore il Super Green Pass entro fine novembre. I fautori della linea dura spingerebbero per l’introduzione del SGP già in zona bianca, mentre altri sono per l’applicazione solo in zona gialla o perfino arancione. Su questo punto il premier Mario Draghi dovrà mediare tra le diverse fazioni. Ricordiamo che al momento attuale tutte le regioni italiane sono in zona bianca (tranne alcuni territori che stanno subendo restrizioni in base a delle ordinanze locali). Tuttavia la situazione è in peggioramento e, salvo improbabili sorprese, il Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano dovrebbero passare in zona gialla a strettissimo giro di posta (la conferma si avrà venerdì 26 novembre). Altre regioni a rischio, anche se non imminente, sono Calabria, Lazio e Marche. Ma un po’ tutte osservano numeri in crescita.  A chiederlo a gran voce sono state le regioni per impedire che il passaggio di colore in zona rossa o arancione comporti chiusure per tutti, indipendentemente dall’essere vaccinati o meno.

Il super green pass, che potrebbe entrare in vigore da dicembre, sarà un certificato valido solo per le persone vaccinate o guarite dal covid che impedirà ai no vax di accedere a bar, ristoranti, cinema, palestre, teatri, discoteche e stadi. Sembra escluso un super green pass per i luoghi di lavoro (continueranno a valere anche i tamponi) e difficile la sua applicazione anche al trasporto pubblico.

LE IPOTESI AL VAGLIO DEL GOVERNO

Due le possibili ipotesi al vaglio del Governo: la prima prevede che le limitazioni per i soli non vaccinati del Super Green Pass si applichino solo in caso di cambio di colore della regione, cioè dalla zona gialla in poi. L’altra ipotesi, sostenuta da alcuni governatori, è che le misure più restrittive per i non vaccinati siano applicate già da subito anche in zona bianca e, in questo caso, ovviamente anche in Piemonte.

L’idea di alcune Regioni, come appunto la Campania, è quella di impedire da subito l’accesso ad alcune attività ai non vaccinati, superando così il sistema dei colori. La pensano così anche Lombardia, Liguria, Toscana e Calabria. In pratica chi non è protetto contro il Covid non potrebbe entrare nei bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, palestre. Potrebbe però viaggiare, con un tampone negativo, e naturalmente potrà continuare ad andare al lavoro, effettuando un test, come avviene già adesso.

È probabile la validità del tampone molecolare venga però ridotta da 72 a 48 ore, mentre la durata del test antigenico potrebbe passare da 48 a 24 ore, oppure potrebbe essere soppresso del tutto. Le strade sono quindi due: o si aspettano gli eventuali passaggi di colore, oppure il Super Green pass potrebbe scattare da subito, anche nelle Regioni bianche, che in questo momento sono ancora la totalità delle Regioni italiane. Il pass comunque dovrebbe essere ridotto dagli attuali 12 mesi a 9 mesi. Anche se sul tavolo c’è anche l’ipotesi di restringerne la durata a 7 mesi dalla seconda dose. In questo modo si cerca di incentivare gli indecisi a effettuare la dose booster, che è già prevista, da ieri, dai 40 anni in su.

L’OBBLIGO VACCINALE PER ALCUNE CATEGORIE

Continuano le trattative tra i presidenti di Regione e l’esecutivo, con i governatori che insistono per un “Green Pass rafforzato” o “Super Green Pass” di cui si parla ormai da giorni: sarebbe un lasciapassare che esclude i non vaccinati praticamente da tutte le attività ricreative come ristoranti, palestre, teatri, cinema e via dicendo, mentre i tamponi darebbero diritto al certificato solo per lavorare e viaggiare sui mezzi pubblici. Si apre anche l’ipotesi di un obbligo vaccinale limitato, però alle categorie sanitarie, e forse anche a docenti e forze dell’ordine. Ci sarà l’obbligatorietà del vaccino per alcune categorie, in primis medici, docenti e forze dell’ordine, e la riduzione della durata di tamponi e Green pass. Da lunedì, poi, si partirà con la somministrazione delle terze dosi per gli over 40, anticipando di dieci giorni la data inizialmente prevista e tornare a garantire la copertura vaccinale ad una corposa fetta della popolazione.

LE RESTINZIONI DEL GREEN PASS

Il Green pass avrà restrizioni per i no-vax, come è stato detto, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni, L’idea del governo è quella di limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi solo per l’accesso al lavoro o ai servizi essenziali, esclusi dunque i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità, come cinema, ristoranti o stadi. Le restrizioni avrebbero comunque effetto solo in caso di cambio dei colori delle regioni, che al momento però non sono all’orizzonte.

LA VALIDITA’ DEL GREEN PASS E ALTRE POSSIBILI MISURE

Sembra ormai certa la diminuzione della validità del green pass dai 12 ai 9 mesi. Mentre anche per i tamponi la validità potrebbe scendere a 24 ore per l’antigeno e a 42 per il molecolare. Sul tavolo anche la riduzione da 6 a 5 mesi del richiamo della prima dose. Misure che, presumibilmente, potrebbero arrivare già nel prossimo consiglio dei Ministri.

A parte l’introduzione del Super Green Pass il Governo starebbe pensando a ulteriori misure per frenare l’aumento dei contagi Covid, che riguarderebbero però tutti i cittadini, anche vaccinati e guariti. Per il momento si tratta soltanto di ipotesi, ne sapremo di più dopo il Consiglio dei Ministri che affronterà l’argomento:

  • Mascherine obbligatorie all’aperto anche in zona bianca.
  • Obbligo di vaccinazione per l’intero comparto difesa e sicurezza (500.000 dipendenti) e per il personale scolastico (1,2 milioni di persone).
  • Validità del Green Pass o Super Green Pass diminuita a 9 o 6 mesi.
  • Via libera alla terza dose di vaccino anti-Covid per tutti gli over 18 anni e ad almeno 5 mesi di distanza dalla seconda dose.

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