COSA È IL DISEGNO TECNICO

cosa è il disegno tecnico

Il disegno è la rappresentazione bidimensionale, per mezzo di linee e segni, di un oggetto reale o immaginario. È il linguaggio su cui si basa il trasferimento d’informazioni in ambito tecnico ed è impensabile non averne una profonda conoscenza. Il disegno tecnico invece è uno strumento che permette, attraverso un insieme convenzionale di linee, simboli ed altre indicazioni, di fornire delle informazioni sulla funzione, sulla forma, sulle dimensioni, sulla lavorazione e sul materiale relativi ad un determinato oggetto.

La differenza principale tra disegno (es.: artistico) e disegno tecnico è che il primo è una forma di comunicazione, il secondo uno strumento per la trasmissione oggettiva di informazioni. La differenza principale tra disegno (es.: artistico) e disegno tecnico è che il primo è una forma di comunicazione, il secondo uno strumento per la trasmissione oggettiva di informazioni. Di fatto, attraverso il disegno si comunicano sia intuizioni e idee, che informazioni tecnologiche, tanto sulla produzione quanto sull’assemblaggio e la funzione.

Tra il disegno dell’artista e quello tecnico esistono molte differenze: l’artista interpreta la realtà in modo personale, il tecnico deve invece rappresentarlo in modo inequivocabile, cioè comprensibile a tutti.

COSA È IL DISEGNO TECNICO

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Il disegno è la rappresentazione su un piano bidimensionale di un oggetto, reale o immaginario. Il disegno è pertanto un mezzo di comunicazione basato sull’uso di segni (linee, curve, punti) tracciati su di una superficie, che devono essere visti e interpretati: è un’espressione grafica interpretata mediante percezione visiva. Il disegno tecnico è una forma di apprendimento visiva tra addetti ai lavori e si occupa di fornire, attraverso i metodi di rappresentazione, dati di misura e di forma utili per analizzare manufatti di vario genere.

Si tratta di una rappresentazione grafica di elementi geometrici presenti nello spazio, le cui regole base sono dettate dalla geometria descrittiva, secondo la quale ad ogni singolo segno è associato un significato spaziale. I disegni meccanici che escono da un ufficio tecnico devono contenere tutte le indicazioni necessarie alla fabbricazione del pezzo o del complessivo rappresentato. Il disegno è anche un mezzo di comunicazione istintivo e immediato e precede l’invenzione della scrittura.

LA FORMA SCRITTA E IL DISEGNO TECNICO

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Il linguaggio e la parola scritta, quasi insostituibili quando si vogliano trasmettere sensazioni o stati d’animo, sono meno efficienti del disegno per fornire rapidamente dati su forma, dimensioni e caratteristiche costruttive di un oggetto.

Nella forma scritta le varie informazioni sono disposte una di seguito all’altra e bisogna procedere in sequenza dalle prime alle successive per capirne il significato, mentre nel disegno le informazioni presenti sono percepibili nel loro insieme e possono essere “lette” stabilendone l’ordine e l’importanza secondo diverse esigenze.

Per mezzo del disegno è possibile avere immediatamente sia la visione sintetica di molti dati integrati fra di loro, sia l’informazione specifica su determinate particolarità.

Il disegno “tecnico”, inteso come strumento operativo, è in grado di fornire informazioni oggettive e quantificate. Il disegno tecnico è la rappresentazione (su un piano bidimensionale, per mezzo di linee e segni) di un oggetto finalizzata ad utilizzazioni pratiche, alla trasmissione di informazioni.

La definizione appena data esclude tutti quei disegni che si prefiggono di rappresentare gli oggetti per comunicare emozioni e sensazioni, od anche a scopo solo ornamentale, cioè quanto può essere definito “disegno artistico”. Si può quindi giungere alla seguente definizione di disegno tecnico: Il disegno tecnico permette, tramite un assieme convenzionale di linee, di numeri, di simboli e di indicazioni scritte, di fornire delle informazioni sulla funzione, sulla forma, sulle dimensioni, sulla lavorazione e sul materiale relativi ad un determinato oggetto, che potrà quindi essere costruito anche senza necessità di contatto tra chi ha ideato e chi deve fabbricare. Indubbiamente questo tipo di disegno risulta di comprensione non immediata ed è di facile accesso solo per chi possiede il codice di lettura.

Il disegno tecnico risulta quindi un linguaggio universale, come spesso ripetono i testi, ma in un universo limitato, nei confini, relativamente ristretti, degli “addetti ai lavori”, cioè dei tecnici che hanno convenuto di usare tale metodo di comunicazione e l’hanno codificato.

PERCHE’ A MANO LIBERA

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Spesso l’operaio si avvale di schizzi per rappresentare oggetti da costruire. Gli schizzi sono tracciati comunemente a mano libera, senza l’ausilio di strumenti, pur richiedendo che siano chiari, comprensibili e che vengano a definire l’oggetto nella sua forma, nelle sue dimensioni e particolarità costruttive. E’ perciò necessario che l’allievo-operaio acquisti padronanza ed agilità nel disegnare a mano libera, per saper rilevare convenientemente e soprattutto rapidamente, nel modo migliore, gli organi meccanici. L’esecuzione di figure a mano libera può essere notevolmente agevolata dall’impiego di carta quadrettata.

La traccia dei quadretti serve come riferimento per un conveniente proporzionamento delle parti, per ottenere la perpendicolarità e il parallelismo delle rette da tracciare e delle indicazioni necessarie.

Oltre all’operaio, anche il tecnico disegnatore, a volte si serve di schizzi a mano libera.

Esempio: in officina un elemento di una macchina è andato fuori uso per usura, quindi deve essere sostituito. Non esiste il disegno tecnico del particolare in archivio; si deve perciò effettuare lo schizzo, rilevando con misurazioni, da quello fuori uso, tutti gli elementi necessari alla sua ricostruzione. Si comprende, da quanto detto, che, di regola, l’esecuzione dello schizzo di un pezzo precede l’esecuzione del relativo disegno tecnico al tecnigrafo o al CAD.

Quando si debba progettare un meccanismo o quando, terminata la lavorazione delle sue varie e spesso numerosissime parti, si debba montare il meccanismo stesso, si fa uso dei disegni d’insieme. Questi rappresentano il complessivo, servendosi del numero di viste, unitamente, quando occorra, ad una o più sezioni. Si differenzia dagli altri in quanto ha norme e simbologie (come schemi elettrici, idraulici, elettronici) definite a livello italiano dall’UNI, che fa capo all’ISO.

Il compito di fornire tutti gli elementi cui si è accennato è svolto dai disegni di particolari. Questi danno tutte le viste e sezioni necessarie per la completa individuazione della loro esatta forma e misura, corredate perciò dalle quote e tolleranze, dei segni di lavorazione delle varie parti di ogni pezzo, delle indicazioni dei materiali, compresi gli eventuali trattamenti o finiture superficiali cui i materiali devono essere sottoposti.

IL FORMATO DEI FOGLI DA DISEGNO MISURE UNIFICATE

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Gli elementi base del disegno rappresentano quegli oggetti che, opportunamente combinati, costituiscono il disegno stesso. Gli elementi base del disegno sono:

  • I fogli, le linee, le scale, i numeri normali.
  • I fogli per disegno sono in commercio secondo formati ben definiti, stabiliti dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI). Questo ente provvede alla pubblicazione di norme relative alle dimensioni e alle altre caratteristiche cui devono sottostare i materiali, i prodotti e i procedimenti usati nell’industria. Molte di queste norme hanno valore internazionale perché provengono da raccomandazioni dell’International Organization Standardization (ISO).

LE CARATTERISTICHE DEL DISEGNO TECNICO

Le caratteristiche del disegno tecnico sono:

  • Univocità: l’interpretazione del disegno non deve dare adito a dubbi
  • Fedeltà: il disegno deve essere fedele all’oggetto rappresentato.
  • Completezza: tutte le caratteristiche dell’oggetto rappresentato devono essere riportate nel disegno.
  • Trasferibilità: tutte le informazioni contenute nel disegno devono poter essere scambiate senza perdita tra utenti diversi.

LA CLASSIFICAZIONE DEL DISEGNO TECNICO

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A) IN BASE AL CICLO DI VITA

  • Disegno di concepimento (o disegno preliminare o di avanprogetto ). È costituito prevalentemente da schizzi e disegni più o meno completi, in cui la geometria non è definita in ogni dettaglio. Di solito non è realizzato secondo norma.
  • Disegno costruttivo (o di definizione). Riporta in modo completo la geometria e le prescrizioni funzionali del componente. Può essere realizzato secondo norma.
  • Disegno di fabbricazione (o di produzione). Riporta tutte le indicazioni necessarie alla fabbricazione ed al controllo di ciascun pezzo (es.: quote, tolleranze, rugosità, etc.). Deve essere realizzato secondo norma

B) IN BASE ALLA GERARCHIA DI AGGREGAZIONE

  • Disegno di complessivo (o disegno di assieme). Rappresenta l’insieme dei gruppi in condizioni di montaggio fino a definire la macchina completa. Di solito non riporta quote, se non gli ingombri complessivi.
  • Disegno di gruppo (o di sottoassieme). Rappresenta in modo completo un particolare gruppo funzionale. Può riportare alcune quote funzionali che debbono essere soggette a controllo.
  • Disegno di sottogruppo. Analogo al disegno di gruppo, ma ad un livello di gerarchia inferiore (maggiore livello di dettaglio).
  • Disegno di particolare (o di produzione). Rappresenta un singolo componente. Riporta tutte le indicazioni necessarie alla fabbricazione ed al controllo dello stesso (es.: quote, tolleranze, rugosità, etc.).
  • Disegno di dettaglio. Rappresenta parti di un componente, normalmente ingrandite, con indicazioni geometriche e costruttive.

I CAMPI DI APPLICAZIONE DEL DISEGNO TECNICO

Il disegno tecnico è impiegato in architettura e in ingegneria, per la rappresentazione delle creazioni progettuali. Nell’ambito dell’architettura è rivolto alla rappresentazione degli elementi costitutivi di un edificio, quali ad esempio:

  • Disposizione fondamenta.
  • Strutture dimensionate secondo calcoli statici.
  • Murature e disposizione dei tramezzi all’interno di spazi interni.
  • Disposizione arredi e progettazione di ambienti esterni, recinzioni e giardini.

All’interno della progettazione ingegneristica, il disegno tecnico è rivolto alla rappresentazione grafica di strutture e impianti tecnologici dimensionali sulla base dei calcoli di progetto eseguiti.

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