REQUISITI
I materiali per utensili devono avere le seguenti caratteristiche:
- Resistenza all’usura (per avere elevata durata).
- Buona resilienza (per mantenere agli urti).
- Durezza a caldo (per mantenere la resistenza all’usura anche ad elevate temperature)
- Basso coefficiente di attrito
- Bassa conducibilità termica (il calore si deve disperdere prevalentemente mediante il trucciolo).
- Bassa dilatazione termica (per garantire anche ristrette tolleranze di lavorazione).
- Convenienza economica a seconda del tipo di lavorazione da eseguire.
CARATTERISTICHE
INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Le innovazioni tecnologiche sui materiali hanno permesso nel tempo di ottenere:
- Il mantenimento della durezza anche a caldo.
- La possibilità di lavorare materiali sempre più duri, oggigiorno con il superamento dei cicli di lavoro tradizionali, secondo i quali non era permesso ad esempio la lavorazione per asportazione di truciolo dell’acciaio temperato.
- L’utilizzo di velocità di taglio sempre più elevate, con conseguente riduzione dei tempi di lavorazione e quindi dei costi di produzione.
IN DETTAGLIO
ACCIAIO AL CARBONIO
Utilizzati dalla fine del 1800, oggi non in pratica più usati.
Contengono circa l’1% di C_e percentuale da 0,1% a 0,4% di Si e Mn; Si tratta di utensili integrati allo stato bonificato, che raggiungono accettabili durezza e resistenza all’usura. La durezza varia tra fra 59 e 67 HRC, ma decade drasticamente se la temperatura sale oltre 200÷250 Cº
ACCIAI LEGATI e ALTOLEGATI
Vengono aggiunti altri elementi di lega, in particolare:
- Cromo Cr per migliorare la resistenza all’usura.
- Tungsteno W, cobalto Co, molibdeno Mb, manganese Mn per migliorare la resistenza a caldo.
- Nickel Ni e vanadio V per migliorare la tenacità.
- Silicio Si per migliorare la resistenza all’abrasione.
Es. 55WCrV8 con circa 0,55% di carbonio e 2% di Tungsteno
Es. X153CrMoW12 con circa 1,5% di carbonio e 12% di Cromo
ACCIAI RAPIDI E SUPERRAPIDI
Hanno permesso un ulteriore aumento della velocità di taglio.
Sono particolari categorie di acciai altolegati, così designati:
LEGHE FUSE NON FERROSE (STELLITE)
Si tratta di lega ottenuta fondendo Cobalto Co, Cromo Cr e Tungsteno W, preparate sotto forma di barrette (la testa dell’utensile viene in questo caso realizzata per molatura) o sotto forma di placchette da brasare o fissare meccanicamente su uno stelo di acciaio.
La composizione chimica è nell’ordine di grandezza di:
- Co = 50%
- Cr = 25%
- W = 20%
- Altri elementi = 5%
CARBURI METALLICI SINTERIZZATI (METALLO DURO o WIDIA)
Furono messi in commercio nel 1924 dalla ditta Krupp con il nome di Widia (dal tedesco Wie-Diamant che significa “come diamante” con riferimento alla elevata durezza).
Hanno le seguenti caratteristiche:
- Notevole resistenza a compressione, ma modesta resistenza a flessione.
- Elevata durezza a caldo (1300¸1800 HV) e basso coefficiente di attrito.
- Basso coefficiente di dilatazione termica (circa metà dell’acciaio).
- Discreta conducibilità termica.
- Bassa resilienza.
Sono prodotti per “metallurgia delle polveri” (sinterizzazione) sotto forma di placchette da fissare meccanicamente o per brasatura su codolo d’acciaio.
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