COSA È L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO O ELETTROSMOG

cosa è l'inquinamento elettromagnetico o elettrosmog

Il concetto di campo elettromagnetico e di onde ad esso associate è molto più familiare di quanto non si creda: basta pensare alla luce solare, forma di energia elettromagnetica fondamentale a tutte le forme di vita, ai campi elettromagnetici generati dai fulmini, oppure al campo magnetico terrestre.

Ma a questo fondo naturale di campi elettromagnetici si sovrappongono quelli dovuti altre sorgenti artificiali, come gli elettrodotti e le antenne tv. E’ lecito allora chiedersi se tutto questo proliferare di impianti costituisce vero elettrosmog, con effetti dannosi sugli esseri viventi. In questi ultimi anni è entrata nell’uso comune la parola elettrosmog per indicare un inquinamento dell’ambiente dovuto ai campi elettromagnetici.

L’ELETTROSMOG

Il nostro ambiente è pieno di campi elettromagnetici di origine artificiale: elettrodotti, cioè linee elettriche, basate su tralicci o campate di conduttori, stazioni o sottostazioni elettriche, se ne vedono ai margini ed anche dentro le città presso le stazioni ferroviarie, rete elettrica casalinga, elettrodomestici, antenne radio e Tv.

La parola elettrosmog nata da qualche anno si riferisce proprio alla possibilità che il campo elettromagnetico sia un inquinante, una specie di smog invisibile.

L’inquinamento da onde elettromagnetiche ha assunto particolare importanza nell’ambito di quei problemi connessi alla salute dell’uomo, di cui si cerca di studiare gli effetti e di prevenire i danni.

COSA È L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

cosa è l'inquinamento elettromagnetico

L’inquinamento elettromagnetico, definito elettrosmog, non è altro che l’inquinamento determinato dalle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti ossia rientranti nell’intervallo di frequenze che va da 0 Hz alle frequenze della radiazione visibile (ad esempio il laser). Si tratta di una tipologia di inquinamento che potrebbe avere degli effetti dannosi sulla salute umana, oltre che creare un impatto ambientale non indifferente, dovuto alla presenza di antenne di grandissime dimensioni ormai praticamente ovunque.

LA PREOCCUPAZIONE PER L’ELETTROSMOG

L’inquinamento elettromagnetico, definito con il termine “elettrosmog” inizia a far preoccupare: nonostante non ci siano ancora basi scientifiche che ne dimostrano la pericolosità, si tratta di un problema sempre più diffuso, che deve essere preso in esame. 

L’inquinamento elettromagnetico è un problema relativamente recente: per questo motivo la comunità scientifica non è stata ancora in grado di analizzarlo in modo rigoroso. Bisogna riconoscere che i test che sono stati condotti fino ad oggi lasciano numerosi interrogativi aperti, ma non destano ancora preoccupazioni gravi. Ma cosa si intende con inquinamento elettromagnetico e quali sono le fonti da cui proviene questa nuova forma di “smog”? 

L’ELETTROSMOG: EFFETTI SULLA SALUTE E SULL’AMBIENTE

La produzione di elettricità è iniziata poco più di un secolo fa, nel nostro ambiente le trasmissioni radio sono apparse 70 anni fa, e in quest’ultimi anni sono cresciute in maniera notevole tutte le forme di telecomunicazione e crescono sempre di più nelle abitazioni, tanto che oggi si inizia a parlare di inquinamento ellettromagnetico. In breve possiamo definire inquinamento elettromagnetico una concentrzione di onde elettromagnetiche generare dalle principali sorgenti.

LE FONTI DELL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Al giorno d’oggi noi siamo praticamente circondati e attraversati in continuazione da onde elettromagnetiche, comprese quelle non ionizzanti. Ma da dove proviene di preciso questa forma di inquinamento e come possiamo evitare che abbia impatti (nocivi o no) sul nostro organismo?

Le fonti di inquinamento elettromagnetico sono ormai moltissime e diventa praticamente impossibile non rimanerne coinvolti, anche involontariamente. In particolare, le radiazioni di questo tipo sono prodotte da:

  • Linee elettriche, elettrodotti, apparecchiature domestiche.
  • Cellulari e antenne di radiotelefonia, antenne radio- televisive.
  • Forni a microonde.
  • Ponti radio terrestri a varie frequenze.
  • Ponti radio satellitari.
  • Radar civili e militari.
  • Sorgenti speciali varie.
  • Sistemi wireless.

L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO È NASCOSTO

Il problema maggiore dell’inquinamento elettromagnetico è che rimane “nascosto” e non lo si può vedere come avviene invece nel caso dello smog. Per questo motivo desta preoccupazioni: ci sono milioni di onde che attraversano il nostro cervello ogni giorno e questo lascia un po’ di perplessità: siamo davvero sicuri che queste non abbiano alcun tipo di effetto sulla salute umana? La questione è purtroppo ancora oggi controversa: le evidenze scientifiche non esistono ma non esiste nemmeno una prova certa ed inconfutabile che queste onde non siano pericolose per il nostro cervello.

COME RIDURRE L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Come si può capire leggendo l’elenco delle fonti di inquinamento elettromagnetico, al giorno d’oggi è praticamente impossibile riuscire ad evitare questo tipo di smog. Si possono tuttavia mettere in atto alcune accortezze per evitare gli eventuali effetti negativi di queste onde.

L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO PRODOTTO DAI CELLULARI

L’inquinamento elettromagnetico a cui siamo più esposti al giorno d’oggi è quello prodotto dai telefoni cellulari. Visto che non ci sono evidenze scientifiche che smentiscano i rischi per la salute legati all’elettrosmog, conviene tutelarsi come si può, mettendo in atto alcune accortezze per ridurre al minimo l’impatto che il telefono potrebbe avere sulla nostra salute.

Ecco alcuni consigli per un uso consapevole e meno pericoloso del cellulare: 

  • Spegnerlo sempre quando si va a letto.
  • Evitare chiamate troppo lunghe o indossare l’auricolare.
  • Evitare di tenere l’apparecchio a contatto con il corpo per molto tempo (es. in tasca).
  • Spegnere l’apparecchio ogni volta che non serve.

I TERMINI PARTICOLARI

Quando si parla di inquinamento elettromagnetico o di elettrosmog si fa riferimento a termini particolari come:

1) Campo elettrico statico:

  • Principali fonti: tensioni continue, macchinari elettrici, gabbie di faraday e assimilabili, masse metalliche, intelaiature metalliche, variazioni metereologiche ecc..
  • Unità di misura: V/m.
  • Valori naturali di riferimento:100/m.
  • Soglia di attenzione: si ritengono accettabilivalori inferiori a 500V/m.

A scopo preventivo si ritiene comunque consigliabile non superare i 200 V/m.

2) Campo magnetico statico:

  • Principali fonti: campo magnetico terrestre e anomalie relative, masse e parti metlliche, arredo, apparecchiature, correnti continue.
  • Unità di misura: nT.
  • Soglia di attenzione: si ritengono accettabili come variazioni di campi magnetici statici valori inferiorri a 2000 nT.

A scopo preventivo si ritiene non superare variazioni di 100° nT.

3) ELF (campo elettrico alternato):

  • Principali fonti: tensioni elettriche alternate causate da elettrodotti, stazioni di trasformazione, apparecchiature, cavi, impianti elettrici e utilizzatori.
  • Unità di misura: V/m.
  • Range di frequenza da 0 Hz a 3 KHz.
  • Soglia di attenzione: si ritengono accettabili valori inferiori a 25 V/m.

A scopo preventivo si ritiene comunque consigliabile non superare i 5V/m (intensità di campo elettrico ), 100 mV (tensione indotta corporea).

4) RF (radio frequenze):

  • Principali fonti: emittenti radio televisive, televisori e videoterminali, radiocomandi. Lampade speciali.
  • Unità di misura: V/M.
  • range di frequenza da 300 KHz finoa 300 MHz.
  • Soglia di attenzione: si ritengono accettabili valori inferiori a 6 V/M.

 A scopo preventivo si ritiene consigliabile non superare i 2V/m (intensità di campo elettrico)

5) MW (microonde)

  • Principali fonti: radar civili e militari, rete per telefonia cellulare, telecomunicazioni satellitari, forni a microonde.
  • Unità di misura: V/m.
  • Range di frequenza: da 300 MHz fino a 300 GHz.
  • Soglia di attenzione: si ritengono acettabili valori inferiori a 6 V/m.

A scopo preventivo si ritiene non superare i 2 V/m (intensità di campo elettrico).

6) IR (radiazioni ionizzanti)

Cosa significa radiazioni ionizzanti? L’atomo è formato da nucleo centrale e da elettroni periferici.

L’atomo diventa ione se acquista o perde uno o più elettroni e quindi le radiazioni ionizzanti sono quelle radiazioni che colpendo l’atomo possono trasformarlo in ione e quindi modificare la materia checopiscono variandone anche la carica relativa.

7) NIR (radiazioni non ionizzanti)

HZ frequenza)l’unità di misura è Herz (hz).

  • 1 Hz indica una oscillazione al secondo.
  • 1 Kiloherz ( (kHz) 1000 oscillazione al secondo.
  • 1 mega Herz (MHz ) 1000.000 oscillazioni al secondo.
  • 1 gigaherz (GHz ) 1000.000.000 oscillazioni al secondo.

La retedi distribuzione della corrente elettrica domestica ed industriae in Europa ha una frequenza di 50 Hz.

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