LA MANUTENZIONE

la manutenzione

La manutenzione è un termine generico che si può riferire a compiti svolti in settori molto diversi fra loro e in tutti i tipi di ambienti di lavoro, comprende tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, eseguite durante il ciclo di vita di un elemento destinate a preservarlo o a riportarlo in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta.

COSA COMPRENDE LA MANUTENZIONE

Un’attività di questo tipo può comprendere ispezione, collaudo, misurazione, sostituzione, regolazione, riparazione, manutenzione, rilevazione guasti, sostituzione di pezzi, messa a punto, lubrificazione, pulizia.

La manutenzione è Il complesso delle operazioni necessarie a conservare la conveniente funzionalità ed efficienza delle macchine e degli impianti.

La manutenzione è un’attività che va pianificata e progettata con la redazione di un piano di manutenzione preventiva con l’intento di azzerare gli interventi di manutenzione correttiva dovuta a guasti incidentali e spesso non prevedibili e per questo è indispensabile che il personale addetto abbia le indispensabili competenze e che sia formato costantemente a saper coordinare gli interventi da eseguire al fine di garantire la continuità produttiva e i livelli desiderati di disponibilità impiantistica.

LA MANUTENZIONE REGOLARE

La manutenzione regolare è un elemento fondamentale per mantenere efficienza e sicurezza non solo in attrezzature e macchinari, ma negli ambienti di lavoro più in generale.
La carenza  di manutenzione o la sua inadeguatezza possono essere causa di situazioni pericolose, incidenti e problemi di salute.

La manutenzione svolge un ruolo importante nell’eliminazione di pericoli sul luogo di lavoro e nell’offrire condizioni di lavoro più sicure e più sane ma è un’attività ad alto rischio e deve essere eseguita in sicurezza, adottando un’adeguata protezione per gli addetti alla manutenzione e per le altre persone presenti sul luogo di lavoro.

SUDDIVISIONE DELLA MANUTENZIONE

La manutenzione si suddivide in:

  • Manutenzione ordinaria
  • Manutenzione straordinaria

LA MANUTENZIONE ORDINARIA

La manutenzione ordinaria è l’insieme delle azioni manutentive che hanno lo scopo di riportare un sistema (o un suo componente) da uno stato di avaria, allo stato di buon funzionamento precedente l’insorgere del problema, senza modificare o migliorare le funzioni svolte dal sistema, né aumentarne il valore, né migliorarne le prestazioni.

La manutenzione ordinaria è caratterizzata da quella tipologia d’interventi manutentivi durante il ciclo di vita atti a:

  • Mantenere l’integrità originaria del bene.
  • Mantenere o ripristinare l’efficienza dei beni.
  • Contenere il normale degrado d’uso.
  • Garantire la vita utile del bene.
  • Far fronte a eventi accidentali.

RICHIESTA DEGLI INTERVENTI

Generalmente gli interventi sono richiesti a seguito di:

  • Attuazione di piani manutentivi (manutenzione preventiva, ciclica, predittiva e secondo condizione) come definito dalle norme UNI 9910, UNI 10147 e EN 13306.
  • Esigenza d’ottimizzare la disponibilità del bene e migliorarne l’efficienza (interventi di miglioramento o di piccola modifica che non comportano incremento del valore patrimoniale del bene).
  • Rilevazioni di guasti o avarie (manutenzione a guasto o correttiva, come definita nella UNI 9910).

Giova sottolineare che tali interventi non modificano le caratteristiche originarie del bene stesso né la struttura essenziale o la destinazione d’uso.

LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA

La manutenzione straordinaria è in genere l’insieme delle azioni migliorative quali ad esempio revisioni, che aumentano il valore dei sistemi e/o ne prolungano la longevità.

Non ha infatti lo scopo di mantenere nel tempo il livello di disponibilità come avviene nella manutenzione ordinaria, ma ha proprio un carattere di straordinarietà, ossia interviene nelle grandi manutenzioni ai sistemi, specie quelli che debbono funzionare a ciclo continuo, affinché fra un periodo e l’altro di intervento ci siano problemi minimi di deriva e di avaria, in genere coperti con ridondanze o riconfigurazioni del sistema.

È costituita da quella tipologia d’interventi non ricorrenti e non ripetibili e di costo elevato rispetto al valore di rimpiazzo del bene e ai suoi costi annuali di manutenzione ordinaria. La finalità degli interventi è di prolungare la vita utile e/o di migliorarne l’efficienza, l’affidabilità, la produttività, la manutenibilità.

Gli interventi di manutenzione straordinaria sono inoltre capitalizzati perché, presentano caratteristiche tecniche, finanziarie o di legge tali da consentire l’incremento del valore patrimoniale del bene.

La manutenzione straordinaria si suddivide in:

  • Manutenzione migliorativa prevede un intervento di revisione, finalizzato a migliorare il valore o la prestazione di un sistema o di una parte di esso. L’azione manutentiva non è subordinata a malfunzionamenti ma deriva da esigenze di miglioramento espresse sia dall’utilizzatore sia dal manutentore.
  • La manutenzione preventiva si prefigge l’obiettivo di eseguire un intervento manutentivo di “revisione”, “sostituzione” o “riparazione”, prima che nel componente si manifesti il guasto.
  • La manutenzione incidentale prevede un intervento di riparazione, sostituzione o revisione, solo a guasto avvenuto. L’azione manutentiva è quindi subordinata all’attesa del manifestarsi del guasto.

PROGETTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

I più significativi progetti di manutenzione straordinaria sono:

  • I progetti per le opere a difesa delle infrastrutture: comprendono tutti gli interventi alle infrastrutture per le quali vengono richieste attività di rinnovo degli impianti. Il rinnovo viene effettuato nel momento in cui l’impianto ha raggiunto la vita tecnica oppure non è più in grado di garantire elevati standard di manutenzione e di sicurezza.
  • I progetti su obblighi di legge:riguardano gli interventi che tendono ad eliminare/rinnovare impianti regolamentati da leggi dello Stato.
  • I progetti di miglioramento infrastrutturaleriguardano la maggior parte delle tipologie infrastrutturali comprese nei progetti di manutenzioni straordinarie con l’unica eccezione che gli interventi da realizzare non solo rinnovano gli impianti/apparecchiature ma apportano sostanziali miglioramenti alle infrastrutture. Gli interventi più significativi riguardano le tecnologie che si modificano nel tempo.
  • I progetti di aumento di produttivitàcomprendono interventi per i quali l’esecuzione è a cura dello stesso personale e non di ditte appaltatrici esterne.

LA MANUTENZIONE INDUSTRIALE

La manutenzione industriale è un’operazione programmata, volta a mantenere inalterata l’efficienza di un’immobilizzazione materiale, un macchinario o un impianto e mantenerne costante la produttività. Si svolge a titolo cautelativo prima che le parti usurate possano generare danni o guasti, per evitare riparazioni che bloccherebbero l’attività produttiva e che genererebbero in aggiunta delle spese volte a ripristinare la capacità produttiva del cespite danneggiato.

Le parti sostituite sono solitamente parti soggette a frizioni o slittamenti, per esempio i cuscinetti a sfera o le guarnizioni di tenuta, in generale soggette ad usura fisica a causa del loro utilizzo.

RISCHI PER LA MANUTENZIONE

Il responsabile aziendale della manutenzione infrastrutture, proveniente dal settore impiantistico industriale, effettua sessioni di affiancamento e supervisione periodiche al fine di evidenziare e risolvere eventuali criticità e rischi. Gli elementi fondamentali per la riduzione dei rischi durante le attività manutentive sono quindi:

  • Adeguatezza delle attrezzature e degli impianti.
  • Approntamento di procedure operative di sicurezza.
  • Formazione ed addestramento del personale.
  • Responsabilizzazione e controllo.

RISCHI SPECIFICI DOVUTI ALLA MANUTENZIONE

  • Oltre ai rischi specifici riscontrabili in qualsiasi ambiente di lavoro, le operazioni di manutenzione comportano anche diversi rischi specifici.
    Innanzitutto c’è il fatto di lavorare accanto a un processo in corso e a stretto contatto con i macchinari. Il contatto diretto del lavoratore con la macchina non può essere evitato. La manutenzione è infatti un’attività in cui i lavoratori devono stare a stretto contatto con i processi.
  • Inoltre spesso la manutenzione riguarda lavori inconsueti, compiti non di routine e può venire eseguita in condizioni eccezionali, come ad esempio il fatto di lavorare in spazi ristretti.
  • Generalmente, le operazioni di manutenzione prevedono sia lo smontaggio sia il rimontaggio, spesso di macchinari complicati. Ciò può comportare un maggiore rischio di errore umano che accresce il rischio di incidenti.

FATTORI SUBENTRANTI

La manutenzione comporta compiti mutevoli e ambienti di lavoro diversi.

Come fattori subentranti si possono citare come esempi:

  • La funzionalità, l‘efficienza e il funzionamento dei sistemi antincendio che sono requisiti essenziali per assicurare la salvaguardia e la tutela delle persone, dei beni e dell’ambiente.
  • Come sia sbagliato e controproducente tagliare i costi della sicurezza per “risparmiare” nell’ambito della manutenzione di estintori, idranti, attrezzature e sistemi antincendio.
  • Il caso dei lavoratori con contratto a tempo determinato. Il subappalto è un fattore aggravante in termini di sicurezza e salute. E numerosi incidenti e infortuni sono infatti legati alla manutenzione in subappalto.
  • Un altro elemento di cui tener conto è il lavoro sotto pressione, tipico delle operazioni di manutenzione, specialmente quando si deve intervenire per arresti o riparazioni molto urgenti.

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