COME AGISCONO I CAMPI ELETTROMAGNETICI SULL’ORGANISMO UMANO

come agiscono i campi elettromagnetici sull'organismo umano

I campi elettromagnetici sono dei campi tensoriali costituiti dalla combinazione di un campo elettrico e di un campo magnetico, che si propaga nell’aria sotto forma di onde elettromagnetiche. Ogni campo elettromagnetico è caratterizzato da due fattori fondamentali: intensità e frequenza delle onde trasmesse. Sono queste due variabili che ci possono aiutare a capire quali sono i campi elettromagnetici più pericolosi e quali invece quelli trascurabili per quanto riguarda l’effetto sulla salute umana.

INTENSITÀ E FREQUENZA DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI

L’intensità di un campo elettromagnetico corrisponde all’ampiezza dell’onda prodotta, mentre la frequenza al numero di oscillazioni al secondo. Questi due parametri variano a seconda della sorgente e del vettore, ma sono fondamentali perché ci permettono di distinguere i campi elettromagnetici potenzialmente dannosi da quelli innocui per la nostra salute.

Nel corpo umano esistono correnti elettriche molto piccole, ad esempio gli impulsi nervosi si basano sulla trasmissione di impulsi elettrici, o alcune reazioni biochimiche come quelle impiegate nella digestione.

LE CARICHE ELETTRICHE DEL NOSTRO CORPO

Il nostro corpo, e tutti i suoi organi, è ricco di cariche elettriche che, con la loro distribuzione e il loro movimento, regolano moltissimi processi fisiologici.

Ad esempio, l’addensamento di cariche alle estremità delle cellule nervose dà luogo a una scarica che, a sua volta, determina la stimolazione nervosa. Come altro esempio, il passaggio di cariche elettriche, sotto forma di ioni, attraverso la membrana cellulare costituisce il veicolo per la trasmissione di segnali tra la cellula e l’ambiente che la circonda. Correnti elettriche interne sono anche create dal flusso del sangue, che è molto ricco di ioni e quindi trasporta con sé un gran numero di cariche.

LE CARICHE ELETTRICHE INDOTTE

Le cariche elettriche libere possono essere messe in moto da un campo elettrico o magnetico esterno. Si creano in tal modo delle correnti elettriche indotte, che si sovrappongono a quelle endogene, cioè generate dallo stesso organismo umano.

Esistono anche coppie di cariche strettamente legate, di uguale intensità ma di segno opposto, chiamate dipoli elettrici.

Sotto l’azione di un campo elettrico alternato a bassa frequenza (la frequenza rappresenta il numero di oscillazioni al secondo) questi dipoli vengono messi in oscillazione, in sincronia con il campo esterno. Ad alta frequenza, il movimento delle cariche viene però ostacolato dall’attrito con le molecole circostanti e l’energia ceduta dal campo esterno viene così trasformata in un moto disordinato delle molecole, cioè in calore. Per questo motivo, i relativi effetti vengono detti effetti termici.

GLI EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SUL CORPO UMANO

Per valutare gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana, dobbiamo distinguere i diversi livelli di frequenza delle onde prodotte.

Gli effetti dei campi elettromagnetici sul corpo umano dipendono dalla frequenza e dall’intensità delle loro onde (frequenza = numero di oscillazioni al secondo, intensità = ampiezza dell’onda).

  • Campi a frequenza estremamente bassa (fino a 300 Hertz), ad esempio i dispositivi elettrici presenti nelle nostre case; i campi elettrici influenzano la distribuzione di carica sui tessuti e inducono un flusso di corrente elettrica nel corpo; i campi magnetici inducono la circolazione di correnti magnetiche le quali, se sufficientemente alte, possono stimolare muscoli e nervi, creando una differenza di potenziale attraverso la membrana della singola cellula. Il campo passa quindi attraverso il corpo. All’aumentare della frequenza, i campi tendono a penetrare sempre più all’interno delle cellule, impedendo di creare differenze di potenziale aggiuntive attraverso le membrane cellulari e rendendo così sempre più improbabile il verificarsi di questi effetti (che quindi sono praticamente impossibili alle radiofrequenze e microonde).

Attualmente l’OMS ha dichiarato che non esistono prove scientifiche che attestino effetti sulla salute dovuti all’esposizione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza. Tuttavia, alcuni soggetti hanno manifestato dei sintomi quali mal di testa, nausea, stanchezza, perdita della libido. Queste manifestazioni però potrebbero dipendere da altri fattori ambientali e/o fisiologici.

  • Campi a frequenza intermedia sono quelli compresi tra i 300 Hertz e i 10 Mega Hertz. ad esempio i computer; agiscono sia i meccanismi di stimolazione sia quelli di riscaldamento Non esistono prove scientifiche che attestino una loro pericolosità sulla salute a lungo termine.

Anche questi campi sono in grado di penetrare nel corpo solo fino ad una certa profondità e sembra che non abbiano effetti a lungo termine sulla salute umana.

  • Campi a radiofrequenza e microonde (da 10 Mega Hertz a 30 Giga Hertz), come radio, televisione, antenne per la telefonia e forni a microonde; i campi penetrano solo per una certa profondità nel corpo. L’energia dei campi si trasforma in energia cinetica nelle molecole, le quali sfregando tra loro generano un innalzamento di temperatura. Questo è l’effetto sfruttato ad esempio nel microonde.
  • Recentemente si stanno compiendo numerose ricerche sugli effetti a lungo termine dei campi elettro-magnetici sulla salute umana e in particolare sulla loro possibilità di causare il cancro. Le prove scientifiche ad oggi sono però ancora inutili e poco significative.

RIASSUMENDO

riassumendo i campi elettrici

Riassumendo, i campi elettrici e magnetici a bassa frequenza creano nel corpo umano delle correnti indotte, mentre nel caso dei campi ad alta frequenza l’energia elettromagnetica viene assorbita dai tessuti e dissipata come calore, con un aumento della temperatura generale o locale, secondo ché venga esposto l’intero corpo o solo alcuni organi.

L’ELETTROMAGNETISMO NATURALE ED ARTIFICIALE

Il pianeta Terra ha un campo elettromagnetico naturale prodotto dalle onde elettromagnetiche del sole, delle stelle, dai fenomeni metereologici e dal sottosuolo. La terra stessa genera un campo elettromagnetico che interagisce con il cielo da milioni di anni, ed è alla base di tutti i processi cellulari e molecolari dell’uomo.

Un essere umano ha il proprio campo elettromagnetico, l’aura, che i sensitivi possono vedere.

Negli ultimi anni si sono aggiunte le diverse fonti di elettromagnetismo artificiale, cellulari e computer.

Il computer e il cellulare emettonole onde elettromagnetiche, che all’uso prolungato possono non solo creare stanchezza cronica, abbassare la vista e le tue capacità uditive, ma pure avere le conseguenze gravi per la salute.

Se aggiungiamo altri dispositivi tecnologiche e tecniche di cui facciamo l’uso costante, come WI FI, televisore, il forno a microonde, antenne e gps, siamoimmersi completamente in uno smog elettromagnetico, che oramai è diventato la realtà dell’era tecnologica in cui viviamo.

Siamo sottoposti alle frequenze di onde elettromagnetiche che il nostro corpo non ha mai subito in passato, quindi il nostro corpo non riesce ad adattarsi ad esse così velocemente.

LA PERICOLOSITÀ DELLE ONDE ELTTROMAGNETICHE AD ALTA FREQUENZA

la pericolosità delle onde elttromagnetiche ad alta frequenza

Già i campi elettromagnetici di potenza a millesimi di watt di elevata frequenza per una persona risultano pericolosi, perché l’intensità dei campi coincide con l’intensità della radiazione del corpo umano. Come risultato di questa interazione, il campo elettromagnetico umano si distorge, causando lo sviluppo di varie malattie, soprattutto nei parti dell’organismo più deboli.

Possiamo osservare questo effetto, come un cambiamento nella struttura delle cellule nervose, composizione del sangue, deformazione del sistema circolatorio, malattie del sistema endocrino, ridotta funzione sessuale e l’abbassamento delle difese immunitari.

Le radiazioni interagiscono con i tessuti biologici danneggiando i costituenti cellulari in genere e tra essi il DNA.

Già nel 2009 gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno confermato la connessione tra l’uso della comunicazione cellulare e lo sviluppo dell’oncologia negli esseri umani.

L’USO DEL TELEFONO CELLULARE

l’uso del telefono cellulare

I giovani che iniziano da piccoli ad usare telefoni cellulari aumentano di 5 volte le possibilità di cancro al cervello. Le donne in gravidanza che fanno un utilizzo minimo, di due o tre volte al giorno del cellulare alza del 54% il rischio nei futuri bambini di iperattività e difficoltà emozionali.

Due dei sette studi sul tumore neuronale benigno (neurinoma) hanno confermato l’aumento del rischio di svilupparlo nelle persone che utilizzano telefoni per più di 10 anni.

L’USO DEL COMPUTER

I computer sono utilizzati nelle attività quotidiane da milioni di persone in tutto il mondo. L’informatizzazione ha un’ampia scala, e molte centinaia di migliaia di persone trascorrono la maggior parte del giorno lavorativo e del tempo libero davanti allo schermo.

I monitor dei personal computer sono potenziali fonti di emissione a raggi X, ultravioletti, infrarossi, luce visibile, onde radio di alta e bassa frequenza.

Gli scienziati del Centro per la Sicurezza Elettromagnetica hanno condotto uno studio indipendente su un certo numero di computer, i più comuni nel mercato, e hanno scoperto che “il livello dei campi elettromagnetici nella posizione dell’utente supera il livello ammissibile“.

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